Microsoft, Nadella rompe il silenzio: perché abbiamo tagliato 15.000 posti in un anno da record

Microsoft si trova nel mezzo di una contraddizione solo apparente: da un lato, risultati finanziari eccellenti e investimenti record nell'intelligenza artificiale; dall'altro, oltre 15.000 licenziamenti nel solo 2025. Una situazione che lo stesso CEO Satya Nadella definisce "l'enigma del successo".

In un lungo e sentito messaggio rivolto ai dipendenti, Nadella ha riconosciuto l'impatto umano dei recenti tagli al personale, sottolineando quanto siano difficili queste decisioni, che coinvolgono colleghi, amici e collaboratori di lunga data. I ringraziamenti rivolti ai dipendenti in uscita si inseriscono in un contesto in cui, nonostante i numeri positivi, Microsoft sta ristrutturando profondamente le sue attività interne.

I risultati dell'anno fiscale, chiuso lo scorso 30 giugno, parlano di un'azienda in piena salute: 245 miliardi di dollari di ricavi (+16%) e 109 miliardi di utili operativi (+24%). Nonostante questo, la necessità di ridisegnare l'organizzazione alla luce delle nuove priorità strategiche ha portato a un'ondata di licenziamenti che ha suscitato malumori anche tra i dipendenti rimasti, secondo quanto emerso sui social network.

Nadella ha tentato di spiegare il paradosso: il settore tecnologico, ha detto, "non ha un valore di franchising" nel senso tradizionale. Nadella vuole dire che il settore tecnologico - e in particolare quello del software e dell'intelligenza artificiale - non garantisce continuità o rendite automatiche nel tempo. Il progresso non è lineare, e la capacità di reinventarsi è oggi essenziale.

L'elefante nella stanza si chiama intelligenza artificiale, ambito in cui Microsoft sta investendo con forza. Per il solo 2025, l'azienda prevede un'esplosione della spesa in conto capitale (CapEx), con circa 80 miliardi di dollari destinati all'infrastruttura per l'AI. Una cifra che supera di gran lunga i risparmi ottenuti dai licenziamenti - stimati in circa 2,25 miliardi annui, secondo calcoli basati su stipendi medi e benefit.

La nuova missione, secondo Nadella, è passare da una "fabbrica di software" a un vero e proprio "motore di intelligenza", capace di offrire a ogni individuo e organizzazione gli strumenti per creare i propri strumenti. Non più solo produttività, ma capacità autonoma di innovazione. Sono tre, oggi, le priorità aziendali: sicurezza, qualità e trasformazione AI, tutte considerate non negoziabili.

L'invito del CEO è quello di affrontare il cambiamento con una "mentalità di crescita", rimanendo aperti a imparare e ad adattarsi. Nadella ha paragonato il momento attuale all'inizio degli anni '90, quando l'arrivo dei PC e del software da ufficio cambiò il mondo del lavoro: una nuova rivoluzione è in corso, e Microsoft intende guidarla.

"Tra qualche anno, quando ripenserai al tuo periodo qui, spero che dirai: 'È stato allora che ho imparato di più. È stato allora che ho avuto il mio impatto maggiore. È stato allora che ho preso parte a qualcosa di trasformativo'", sostiene Nadella.

"Ciò che abbiamo imparato negli ultimi cinquant'anni è che il successo non è questione di longevità. È questione di rilevanza. Il nostro futuro non sarà definito da ciò che abbiamo costruito in passato, ma da ciò che permettiamo agli altri di costruire ora. E so che con la vostra dedizione, la vostra determinazione e il vostro duro lavoro possiamo vincere insieme e cambiare il mondo".