Linux non ha copiato Unix: lo dice SCO

Su alcuni siti inglesi e d'oltreoceano si è diffusa la notizia secondo cui SCO stessa sia consapevole del fatto che in Linux non vi siano parti di codice copiato.
di Fabio Boneschi pubblicata il 18 Luglio 2005, alle 08:49 nel canale Programmi
23 Commenti
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guarda caso l' "al fuoco al fuoco" lo ha gridato proprio SCO, nessuna intromissione di terzi ...
che io sappia l' http non l'ha inventato la microsoft.
Ora Linux potrà portare avanti la sua avanzata senza questa "catena" che aveva offuscato il suo movimento!
Viva Linux, ma soprattutto Gentoo!
per progetti complessi tenere traccia delle modifiche ai singoli sottoelementi dell' "albero" dei sorgenti,(cosa aggiunge cosa, migliora cos' altro, rompe eventualmente -sì, capita anche quello- cos' altro ancora) non è un problema da poco, a maggior ragione quando su uno stesso progetto SW ci possono mettere le mani in tanti, di cui sostanzialmente ... ci si fida, come ci si fida che codice scritto, funzioni e non sia vincolato...
infatti una prassi in uso fino a poco tempo fa in ambito opensource era se non erro, proprio che chi intedeva far accettare del proprio SW come patch del kernel (o comunque aggiunta al source tree di qualche progetto), garantisse la liceità (oltre che il buon funzionamento) del codice che sottoponeva
ora mi pare i controlli siano un tantino più stretti...
difatti, come spesso fek e cdimauro hanno scritto molte volte, leggere sorgenti altrui non è come leggere un 'romanzo'.
Sono rimasto invece piacevolissimevolmente sorpreso che su debian per gli aggiornamenti dai repository, abbiano iniziato ad utilizzare il pgp, in modo da dare la possibilità all'utente se scegliere di aggiornare solo da repository 'certificati' oppure no.
Comincio a credere anche io che al mondo ci siano troppi avvocati...
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