L'open-source costa troppo, e Pesaro torna al software a pagamento

L'amministrazione di Pesaro utilizza dal 2014 Office 365, dopo una breve parentesi di qualche anno avuta con OpenOffice. Il software proprietario ha permesso di risparmiare circa l'80% nei costi legati al software rispetto alla suite open-source
di Nino Grasso pubblicata il 19 Agosto 2015, alle 13:31 nel canale ProgrammiMicrosoft
159 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAvrebbero prima dovuto riscrivere i loro applicativi slegandosi dal pacchetto office.
Concordo, l'hanno gestita malissimo.
e
"Abbiamo incontrato diversi ostacoli e malfunzionamenti intorno all'uso di funzioni specifiche. Inoltre, vista l'impossibilità di sostituire Access e parzialmente Excel (varie macro usate su decine di file), abbiamo pensato di mantenere una soluzione ibrida, utilizzando i due sistemi al tempo stesso. Questo mix è stato devastante".
dimostrano che la colpa e' SOLO dell'incompetenza di chi ha gestito la cosa senza calcolare un diavolo di TCO fin dall'inizio. Trovandosi di fatto i costi del mantenimento di 2 infrastrutture.
Ho lavorato per un'azienda che produce software anche (e soprattutto) per le PA, azienda con diverse sedi in tutta Italia. Gran parte del lavoro era dare assistenza al software che ricevevamo dalla sede centrale, ed era tutto Java (abbastanza vecchio), tranne alcuni tool più vecchi scritti in VB6, e il tutto lavorava con SQL Server (2005), MySQL o Postgres a seconda del prodotto.
Nello specifico io mi sono occupato di sviluppare un applicativo per trasformare un file generato dal software [u]in COBOL[/u] per la gestione dell'acquedotto di un comune in un mega XPS contenente le bollette, per i più curiosi ho insistito per usare WPF e C# con il pattern MVVM dato che dalla sede centrale avevo ricevuto istruzioni per usare Java 6 o Windows Forms con VB.NET su .NET 2)
Prima di andarmene mi avevano messo per "aggiungere un paio di feature" in un grosso prodotto scritto in VB6 e ASP classico, progettato talmente bene che segnalava gli errori tramite un beep sull'altoparlante di sistema ([u]su server[/u])... Ecco in che mani è la PA.
Diverso discorso sarebbe se a livello governativo venisse fornito un software per tutte le amministrazioni manutenuto a livello centrale.
Credo che fino a quando ognuno dovrà fare da solo quindi appoggiarsi a supporti esterni il passaggio sarà complicato anche perché le S.H. di solito vendono software e guadagnano anche su quello oltre che coi contratti di assistenza.
Inoltre ogni volta che si passa da un database ad un altro il passaggio non è mai indolore specie se la struttura è complessa.
Per i documenti anche oggi vengono forniti in PDF quindi non c'è bisogno di acquistare niente.
Il problema più grosso sono i formati: se scegli formati aperti e liberi, puoi anche cambiare software senza incontrare problemi.
Come l'articolo mette in evidenza, i grossi problemi li hai quando vuoi abbandonare soluzione proprietarie e non riesci a convertire adeguatamente i tuoi file.
Office può anche essere di Microsoft ma i file sono i tuoi, ma non riesci a farci quello che ti pare perché sei imbrigliato da un formato proprietario.
In conclusione, il Comune di Pesaro è tornata a Microsoft perché non è riuscita a disfarsene.
Come l'articolo mette in evidenza, i grossi problemi li hai quando vuoi abbandonare soluzione proprietarie e non riesci a convertire adeguatamente i tuoi file.
Office può anche essere di Microsoft ma i file sono i tuoi, ma non riesci a farci quello che ti pare perché sei imbrigliato da un formato proprietario.
In conclusione, il Comune di Pesaro è tornata a Microsoft perché non è riuscita a disfarsene.
Come ripetuto più volte, ma sembra che qualcuno non voglia capirlo, il formato Office Open XML (per capirci quello con estensione .docx, ecc.) è un formato standardizzato (ECMA-376 e ISO/IEC 29500) e quindi non proprietario.
Per l'argomento specifico relativo alla conversione, riporto un elenco di programmi in grado, secondo Wikipedia inglese, di leggere e in alcuni casi scrivere i documenti OOXml: SoftMaker Office 2010, LibreOffice, OpenOffice.org, KOffice, Calligra Suite, TextEdit, iWork, IBM Lotus Notes, Abiword, WordPerfect, Kingsoft Office, Google Docs.
piccola osservazione: se pensavano che bastasse installare OpenOffice hanno sottovalutato, e di molto, il problema. Andava fatta un'analisi, dei test, delle valutazioni, magari dei confronti tra software (OpenOffice, LibreOffice, Kingsoft Office, ecc.), e poi si decideva. Mi sembra invece (da semplice lettore non conoscitore della situazione) che abbiano rimosso Office, installato OpenOffice, fatto un paio di ore di corso, et voilà tutto fatto. Non funziona così... Se così fosse non sarebbe colpa dell'open source ma dei tecnici, se avessero cambiato gestionale con la stessa superficialità si sarebbero fatti altrettanto male ma a quel punto, dato il costo del nuovo gestionale, non sarebbero tornati indietro ma si sarebbero adattati, situazione vissuta da me personalmente in alcune aziende.
alla Difesa avranno letto un po' di articoli su Windows 10 ed EULA, privacy, keylogger e robetta del genere ?
Sicuramente, ma dubito che c'entri qualcosa con la decisione di adottare LibreOffice visto che si parla della suite di software da ufficio e non del sistema operativo... In più la EULA di Windows parla solo di raccolta di dati telemetrici e diagnostici anonimi, gli stessi che raccoglievano XP, Vista, 7, 8, 8.1 e che raccolgono Mac OS, iOS, Android insieme a praticamente qualunque applicazione per smartphone...
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