La Germania si oppone alla normativa Chat Control: la privacy degli utenti non è negoziabile
La Germania ha annunciato la sua opposizione al regolamento europeo noto come Chat Control, che prevedeva la scansione automatica dei messaggi privati per contrastare l’abuso sui minori. La decisione di Berlino fa crollare la maggioranza necessaria al Consiglio UE e rende l'approvazione della manovra quasi impossibile
di Vittorio Rienzo pubblicata il 08 Ottobre 2025, alle 19:54 nel canale TelefoniaSignalWhatsApp
Berlino ha ufficialmente annunciato che si opporrà al controverso regolamento europeo Chat Control che avrebbe imposto ai servizi di comunicazione come WhatsApp, Signal, Telegram e Tuta Mail la scansione automatica dei messaggi privati per individuare contenuti legati all’abuso su minori.
Solo ieri, la manovra aveva già scatenato le reazioni di diversi provider di servizi di messagistica. Signal, ha addirittura minacciato di abbandonare il suo business in Europa e ha definito la proposta "un rischio catastrofico esistenziale per la fornitura dei nostri servizi".
La Germania, quindi, ha immediatamente posto il suo veto attraverso il deputato Jens Spahn della CDU/CSU, raggiunta dopo numerose pressioni di associazioni, esperti di sicurezza e piattaforme.
Hier das Statement von Jens Spahn, über das @eckstein.bsky.social berichtet hat, als Video. Spahn sagt: "Wir als CDU/CSU-Bundestagsfraktion sind gegen die anlasslose Kontrolle von Chats" Was das jetzt für die Einigung der Ministerien zur #Chatkontrolle heißt, ist noch unklar.
— Markus Reuter (@markus.reuter.netzpolitik.org) 7 ottobre 2025 alle ore 16:51
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"Siamo contrari al controllo preventivo delle chat. Sarebbe come aprire tutte le lettere dei cittadini per verificare se contengono qualcosa di illecito. Non lo permetteremo" ha spiegato Spahn.
La posizione tedesca ha un impatto immediato sul processo legislativo europeo. Per approvare il regolamento, il Consiglio dell’Unione Europea necessita di una maggioranza qualificata, ossia il 55% degli Stati membri e che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell’UE. Con i suoi 83 milioni di abitanti, la Germania vale da sola quasi un quinto della popolazione del blocco. Questo significa che senza l'approvazione tedesca, è quasi impossibile raggiungere la soglia necessaria.
Il piano Chat Control prevede l’introduzione di sistemi di scansione automatica e intelligenza artificiale per individuare immagini e testi sospetti, anche all’interno di servizi che utilizzano crittografia end-to-end (E2EE). Una misura che, secondo i critici, avrebbe compromesso la sicurezza informatica e la riservatezza di milioni di utenti europei.

Anche l’organizzazione European Digital Rights (EDRi) aveva definito il regolamento "inefficace e pericoloso", sottolineando il rischio di trasformare la lotta all’abuso in una forma di sorveglianza di massa.
L’ex eurodeputato Patrick Breyer, volto storico del Partito dei Pirati, ha accolto la decisione come "una vittoria per la libertà digitale" ed ha aggiunto che "senza la mobilitazione di cittadini e scienziati, l’UE avrebbe approvato una legge che minava la democrazia e la privacy online".
Secondo diversi esperti di sicurezza, il contrasto ai crimini digitali deve basarsi su tecnologie di "sicurezza by design", ovvero sistemi capaci di tutelare la sicurezza dei minori senza la necessità di scansioni o backdoor che si estendano a tutti gli utenti dei servizi.
Restano ora da chiarire le posizioni di Italia, Belgio e Svezia, che non hanno ancora annunciato come voteranno nella prossima riunione del Consiglio. Tuttavia, con il veto posto dalla Germania, ormai il destino di Chat Control appare già segnato. Di conseguenza, l'Unione dovrà tornare al tavolo e formulare una nuova proposta che garantisca un equilibrio tra tutela dei minori e diritto alla privacy.










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25 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoConcordo, bisogna stare sempre vigili e farsi sentire.
Io sono con la proposta invece, la sicurezza prima di tutto della privacy non mi faccio nulla se manca la prima
Estendere la schedatura dei cittadini in base ad opinioni su altri temi cari al mainstream come eutanasia, aborto, LGBT ecc è solo un attimo.
...e vero lo fanno per i bambini.....
.......peccato che poi ti ritrovi in Camera a Gas, perchè non sei allineato con le idee di partito.....
anche io sono per la sicurezza e la tutela dei minori, però questa modalità, oltre ad essere "leggermente" invasiva, è anche fallibile. pensa ad un banale messaggio mandato ad un amico "dai non fare il bambino, mi sta sul ca22o quando fai così" o, più semplicemente, una foto di una statua magari nuda....potrebbero essere interpretati come "pericolosi" dal motore di AI e magari mi trovo la polizia sotto casa...e poi, siamo sicuri che chi commette certi reati non troverà sistemi per bypassare i controlli magari mandano un link ad una pagina con contenuti vietati, ma per aprire quel link serve una sorta di PIN che diventerebbe difficile da intercettare? IMHO, la strada da percorrere per evitare certi tipi di reati, deve essere un'altra.
per il bene della comunità, faccio da cavia...
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tenete a portata di mano una scorta di arance, per piacere :*)
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non avevo dubbi
"Chi è pronto a dar via le proprie libertà fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza." (Benjamin Franklin)
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".