Controller EIDE RAID ATA-100

Analisi prestazione e comparazione tra i migliori controller EIDE RAID ATA-100
di Paolo Corsini pubblicato il 17 Ottobre 2000 nel canale StorageLa tecnologia RAID
Con il termine RAID (Redundant Array of Inexpensive Disks) si intende la configurazione di due o più hard disk, possibilmente identici quanto a capacità di memorizzazione e tecnologia, portati a lavorare in modo sincrono, cioè legato l'uno all'altro. Tale legame può essere di forme differenti, esemplificate dalle modalità di configurazione RAID disponibili:
- RAID 0: nota anche come
striping, è quella modalità che permette di "legare" tra di loro differenti
dischi, facendoli vedere dal sistema come un'unica unità anche se fisicamente composta da
due o più dischi. Si tratta del processo inverso rispetto al partizionare in modo
multiplo un'unità: mentre in quel caso si hanno differenti partizioni, quindi unità
magnetiche, utilizzando una sola unità fisica, con lo striping si ottiene un'unica unità
magnetica (anche se è sempre possibile crearne più di una, partizionando) congiungendo
differenti unità fisiche. Il vantaggio del RAID 0 è quello di permettere un aumento
delle capacità di memorizzazione, continuando a vedere i dispositivi di memorizzazione
come un'unica unità magnetica (cosa impossibile da ottenersi affiancando due hard disk
non in configurazione RAID). Utilizzando lo striping la capacità dei dischi utilizzati è
sempre pari a quella del più piccolo; se, ad esempio, si connettessero in striping RAID 0
tre hard disk, rispettivamente da 4, 5 e 7 Gbytes, si otterrebbe un'unica unità di
capacità pari a 12 Gbytes (3x4 Gbytes), perdendo pertando 4 Gbytes di spazio; vantaggio
di questa configurazione è però nel fatto che i trasferimenti in lettura sequenziale
(sustained data transfers) sono effettuati in modo più performante rispetto alla
configurazione non RAID.
Secondo tipo di configurazione RAID 0 è quella spanning, con la quale viene utilizzata tutta la capacità dei dischi collegati (nell'esempio precedente si ottiene un'unità di 16 Gbytes) ma perdendo i vantaggi prestazionali nei trasferimenti in lettura sequenziale di dati propri della modalità striping. - RAID 1: noto anche come mirroring, in questa modalità i dati vengono scritti su entrambi i dischi, così che uno sia copia speculare dell'altro; qualora dovesse esserci qualche problema e/o errore di scrittura-lettura, oppure ancora perdita di dati, il sistema andrà a ricuperare le informazioni sull'altro hard disk, così da garantire la continuità delle operazioni. Questa modalità massimizza la sicurezza dei dati ma porta quali inconvenienti prestazioni ridotte (sono pari a quelle di un singolo disco connesso al controller) e spreco di spazio (se sono configurati in mirroring due hard disk da 10 Gbytes ciascuno, il sistema vedrà il tutto come un'unica unità magnetica da 10 Gbytes).
- RAID 0+1: tale modalità unisce i vantaggi del mirroring con quelli dello striping; due hard disk sono connessi tra di loro in modalità striping, mentre altri due dischi ne formano il mirror. Questa soluzione permette di ottenere le elevate prestazioni proprie dello striping unitamente alla sicurezza per i dati propria della modalità mirroring.
- RAID 5: in questa configurazione due hard disk contengono i dati, mentre il controller calcola attraverso una specifica espressione matematica quella che è chiamata la copia di parity; quest'ultima contiene quelle informazioni necesarie a riscrivere le informazioni su uno dei due dischi qualora, per un qualsiasi motivo, dovessero essere danneggiate e/o perse. La copia di array viene distribuita su tutti i dischi che compongono la catena RAID.