Agenzia Spaziale Europea ESA: un viaggio da Frascati al cielo

Visita all'ESA, Agenzia Spaziale Europea, alla scoperta di alcuni progetti molto interessanti per il monitoraggio ambientale, per la gestione delle emergenze ed anche riconducibili all'esplorazione spaziale. Un'occasione inoltre per conoscere meglio il ruolo che assume il calcolo in strutture di questa importanza.
di Alessandro Bordin pubblicato il 16 Aprile 2009 nel canale SistemiESA e l'osservazione della Terra - parte 2
Questi studi non sono puri e semplici esercizi teorici, ma si propongono di allargare la conoscenza dell'ambiente che ci circonda al fine di trovare risposte concrete a problemi reali. Qui in ESA di parla di vere e proprie sfide, finalizzate a sensibilizzare opinione pubblica, aziende e governi su pericoli reali, sulla base di dati concreti e non di belle o brutte parole. Un caso che ogni tanto balza agli onori delle cronache è la previsione di innalzamento della temperatura media del globo.
Allo stato attuale delle cose, le previsioni parlano di una temperatura media in rialzo da +2,4°C a +6,4°C nel 2100, le cui conseguenze potrebbero portare a sensibili cambiamenti della Terra per come la conosciamo ora. Lo scioglimento dei ghiacci, la variazione a livello di precipitazioni e forti cambiamenti nella Corrente de Golfo sono conseguenze dirette di questa previsione, che apre interrogativi a cui serve dare risposte al più presto.
Ad alcuni il passaggio a Nord-Est evoca un'impresa epica, che consiste nel percorrere la rotta marittima che parte dal Mare del Nord, prosegue lungo la costa settentrionale asiatica e, passato lo stretto di Bering e il mare di Bering, giunge fino all'oceano Pacifico. In ESA tutto questo si sveste del fascino quasi poetico dell'impresa, per vestire i panni del problema. Lo scioglimento anomalo dei ghiacci, non certo in linea con la naturale armonia della Terra, ha portato all'apertura del passaggio a Nord Est nel 2007-2008, fatto registrato proprio dai satelliti.