VMware Player: approccio semplice alla virtualizzazione

VMware ha recentemente distribuito VMware Player: un applicativo gratuito che permette di eseguire su un qualsiasi pc una macchina virtuale preconfigurata. Questo tool può essere l'occasione per avvicinarsi al complicato ambito delle vrtual machine, soluzioni che in futuro saranno sempre più comuni
di Fabio Boneschi pubblicato il 10 Aprile 2006 nel canale ProgrammiConsiderazioni
I vantaggi legati all'utilizzo di una Browser Appliance sono notevoli: la sicurezza offerta da un ambiente virtuale non è certo una novità, ma l'estensione di tali potenzialità ad un sistema desktop è decisamente interessante. Spyware e ogni altro malware resterà confnato al solo ambiente emulato Ubuntu, quindi possibili pericoli sono scongiurati proprio dall'ambiente Linux. Una breccia a questa sicurezza potrebbe derivare dalla condivisione di una risorsa con il sistema operativo Windows; come già accennato sarà necessario prevedere le opportune protezioni.
La Browser Appliance è solo una possibile applicazione del VMplayer. La possibilità di creare immagini ad hoc con i famosi tool di VMware e la successiva esecuzione su un player gratuito aprono nuove possibilità alla distribuzione di software. Le operazioni di beta testing, ma anche la comune fruizione di un applicativo potranno beneficiare dell'utilizzo di un ambiente emulato appositamente.
Abbiamo voluto simulare un possibile impiego client di una virtual machine su un sistema creando due macchine virtuali con Windows XP. Il sistema operativo scelto per ospitare tali istanze virtuali è lo stesso Windows XP. Una delle duemacchine virtuali è stata destinata agli impieghi online (con Thunderbird, Firefox e software di messaggistica varia), mentre nella seconda istanza abbiamo installato Photoshop 7.0 e altri applicativi di produttività.
Le immagini create da VMware Workstation sono state mandate in esecuzione utilizzando VMplayer. I risultati sono stati interessanti, infatti sia il gravoso Adobe Photoshop sia i software di navigazione e messaggistica non hanno mostrato particolari rallentamenti e il loro uso è risultato sufficientemente fluido. Per effettuare le prove abbiamo utilizzato un notebook Acer TM8002 WLMI; tale notebook è equipaggiato con cpu Pentium M 750 e 1GByte di memoria ram.
I requisiti hardware legati all'esecuzione di una Virtual Machine sono elevati, in particolare per quel che riguarda la memoria ram. Nella creazione di un ambiente virtuale viene infatti definito quanta ram assegnare ad esso e per incarichi gravosi è bene che tale quantitativo sia almeno pari alla ram installata su un comune sistema. Ipotizzando di avviare pù istanze del sistema operativo sullo stesso pc è facile immaginare quali requisiti hardware servano per impieghi simili: alle risorse assorbite dai vari ambienti virtuali bisogna poi aggiungere le esigenze del sistema operativo principale.
Una criticità legata alla virtualizzazione su sistemi pc è relativa alle licenze del sistema operativo Microsoft; pare infatti che sia necessaria una licenza operativa per ogni istanza virtuale avviata. Questo aspetto merita approfondimenti successivi e, probabilmente, anche la creazione di prodotti ad hoc. Considerando invece le tante possibilità offerte dall'ambiente open source il problema non si pone.
Un grosso problema attuale del passato era legato all'incompatibilità tra i vari formati di Virtual Machine: ambienti creati con la soluzione VMware risultavano incompatibili ad esempio con Virtual PC di Microsoft e viceversa. Al recente LinuxWorld sono stati fatti interessanti annunci in merito: sembra infatti che sia VMware, sia Microsoft vogliano rendere disponibili i propri formati anche ai competitor. Questa manovra intende ovviamente promuovere la diffusione dei concetti legati alla virtualizzazione.
42 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infomi sembra molto utile la browser appliance per minimizzare i rischi quando si usa internet, anzichè installare daccapo una distribuzione linux e ogni volta fare il reboot.
Ma non riesco a trovare un link per provare la versione pre-compilata della Red Hat (sono già registrato al sito).....qualcuno mi dà una mano?
Piccola osservazione
Da utente attento alle sfruttamento ottimale delle risorse di sistema mi chiedo perchè un utente qualsiasi debba installare una virtual machine sul proprio pc all'interno della quale installare un altro s.o. per poi navigare. Mi sembra francamente eccessivo.Ritengo siano altri (pur non essendo io un esperto) gli ambiti di utilizzo di una virtual machine.
Se proprio si vuole navigare "estraniandosi" dal s.o. fisicamente installato sulla macchina non sarebe meglio utilizzare questo programma? http://www.sandboxie.com/
Piccolo stralcio di presentazione, in italiano, del programma:
"Sandboxie consente di eseguire qualsiasi applicazione, mantenendo i cambiamenti apportati al sistema in una "sandbox" - una sessione protetta - cosicché, terminata l'esecuzione, il sistema risulti esattamente come all'inizio. Dunque niente più tracce di attività internet, e pure i file scaricati saranno cancellati.
Per iniziare una sessione protetta basterà chiamare il programma che si vuole dall'icona di Sandbox nell'area di notifica (Tray, in basso a destra)."
Le cose piú pericolose e piú dannose che possono colpire un navigatore sono il furto delle carte di credito, dei codici bancari, delle password per le e-mail e altri login importanti.
Beh, in tutti questi casi andremo ad inserire proprio questi dati nella macchina virtuale, non certo nel sistema principale, quindi saranno soggetti agli stessi attacchi di virus, spyware o quant´altro.
Virtual machine - all you want
In effetti uso già virtual machine per testare software senza intaccare l'installazione principale. Ad esempio provare sitemi operativi (Media Center, Vista, Server 2003) senza creare pc diversi. Poi si fanno interagire tra loro via rete. Tutto su un unico desktop e in piena sicurezza sia da virus, sia per eventuali errori e test che potrebbero rischiare il crash dei sitemi.Devi effettuare il login per poter commentare
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