Questo è il più grosso problema di Twitter

A dieci anni di distanza Twitter affronta numerosi problemi di gioventù e di approccio con gli utenti. A sottolineare, forse involontariamente, il suo più grosso problema è la stessa società
di Nino Grasso pubblicata il 26 Luglio 2016, alle 12:31 nel canale WebTwitter è entrato nelle nostre vite nel 2006 e dopo circa 10 anni dalla sua nascita molti utenti che conoscono bene il brand non hanno ancora ben capito a cosa serva. Ad ammettere candidamente questo curioso aspetto, di certo non positivo a nostro avviso, è la stessa società all'interno di un post sul blog ufficiale. Leslie Berland, Chief Marketing Officer di Twitter, sottolinea come il 90% dei partecipanti di un questionario abbiano ammesso di conoscere il brand, ma molti fra questi risultano spaesati quando si chiede loro a quali problematiche della vita quotidiane possa rispondere il servizio.
See what's happening: https://t.co/ChbWRrSJyKhttps://t.co/r9AZd9rzI3
— Twitter (@twitter) 25 luglio 2016
Ed è a nostro avviso questo il più grosso problema di Twitter, servizio nato quasi come alternativa a Facebook ma in grado di muovere un numero di utenti (e un giro di soldi) molto più basso. Una volta effettuato il sondaggio la società si è trovata costretta a "dover chiarire alcuni aspetti". Se da una parte ci sono gli utenti che utilizzano e conoscono il servizio, dall'altra chi conosce il brand e non lo usa "non sa o semplicemente ha frainteso il motivo per cui è nato Twitter". Per chi lo usa Twitter è il "modo migliore e più rapido di sapere cosa sta succedendo" nel mondo, scrive Berland all'interno del post pubblicato lunedì.
E chi non lo usa? Molti pensano, erroneamente, che Twitter sia "principalmente un social network", un posto in cui scoprire e connettersi con amici e familiari. Altri invece pensano che sia un posto per utenti loquaci, che usano il servizio per scrivere qualcosa ogni giorno e, non avendo cosa scrivere, semplicemente passano avanti e si affidano ad altri servizi disponibili sul web. Proprio per la confusione che aleggia fra i potenziali nuovi fruitori del servizio, Twitter ha iniziato a rilasciare una serie di contenuti in cui spiegherà progressivamente a cosa serve e cosa lo rende unico.
Nel frattempo la stessa CMO dà una sua definizione: "Twitter è dove puoi andare a vedere cosa sta succedendo nel mondo nell'immediato. Dalle breaking news e dall'intrattenimento, allo sport e alla politica - dai grandi eventi agli interessi di tutti i giorni con i commenti in diretta che rendono il servizio unico". La divisione marketing della piattaforma ha quindi indetto una nuova campagna promozionale per sottolineare questo aspetto del servizio annunciando anche un nuovo look and feel che si respirerà all'interno di questi contenuti. Il nuovo linguaggio sottolineerà "la diversità e l'espressività in tutti i suoi colori e vibrazioni", dando il senso di eterogeneità che permea l'intera piattaforma.
Certo è che c'è da chiedersi un'ultima cosa: e se gli utenti non fossero semplicemente interessati a quello che Twitter ha da offrire? In quel caso il futuro diverrebbe indubbiamente più difficile per la società di Jack Dorsey.
20 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoil problema è che sia da web che da app lo trovo inutilmente incasinato a livello di user experience
sicuramente è questione di abitudine però non lo trovo così immediato, e per una piattaforma social che fa dell'immediatezza il suo cavallo di battaglia non è il massimo...
"Twitter è dove puoi andare a vedere cosa sta succedendo nel mondo nell'immediato"
Questo invece è quello che è realmente :
"Altri invece pensano che sia un posto per utenti loquaci, che usano il servizio per scrivere qualcosa ogni giorno"
Non basta voler essere qualcosa per diventarlo, andare in cerca di notizie su Twitter è come cercare articoli di alta finanza monetaria su Novella 2000
Per una persona normale (non giornalisti né personaggi pubblici) è molto difficile fare la stessa cosa su Facebook.
La vera forza (e debolezza) di Twitter sono i retweet, mettono in comunicazione con il mondo intero in due tap/click; di contro l'interfaccia e l'ambiente è un po' caotico e non è facile entrare nell'ordine di idee giusto.
Personalmente lo vedo come un buon sostituto della vecchia SPA qui sul forum.
Non è vero, bisogna solo scegliere bene chi seguire.
beh, facebook è molto più "chiuso" ma molto più facile da fruire per l'utente medio.. poi sui difetti di facebook e similari si potrebbe discutere una giornata intera ma non è questo il punto
Ebbe per questo una rapida diffusione per fornire aggiornamenti in tempo reale per persone con molti follower (giornalisti, politici, dirigenti, ...)
Con l'estendersi di Facebook su piattaforme mobile e l'aumentare di piani dati per i cellulari (oltre che coperture decenti), Twitter ha perso sempre più appeal.
Ora come ora lo vedo bene solo in ambito giornalistico per seguire le notizie ufficiali di personaggi di rilievo.
Assolutamente no, sono due strumenti non sovrapponibili e che si rivolgono a persone/esigenze diverse.
Il crescere di Facebook non corrisponde ad un calare di Twitter e viceversa.
PS: differenze in due parole:
http://www.socialmedialife.it/socia...diamo-i-numeri/
http://republicandqueen.com/faceboo...nze-strategia/#
Ormai non si controllano neanche titoli e sottotitoli
Forse perché non risponde ad alcuna?
Il discorso è che il 99.99% è fuffa, e definire un servizio per quello 0,01% di buono che ha è molto difficile.
Il discorso è che il 99.99% è fuffa, e definire un servizio per quello 0,01% di buono che ha è molto difficile.
Quindi questo vale anche per YouTube, ad esempio.
A me Twitter sembra molto più sensato di Facebook, proprio concettualmente, poi chi se ne frega...
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