Adobe: entro 10 anni la migrazione a software web-based

Il CEO di Adobe afferma che per completare il processo di transizione verso le soluzioni web-based, che per Adobe sono Photoshop Express e Premiere Express, ci vorranno dieci anni
di Fabio Boneschi pubblicata il 19 Ottobre 2007, alle 15:34 nel canale SoftwareAdobe
I grandi nomi del panorama informatico attuale stanno dando sempre maggior importanza alle applicazioni definite web-based, cioè fruibili attraverso il browser web e connessione internet. Questo modello è già stato in parte proposto con le iniziative software-as-a-service proposte alla clientela aziendale ma, stando agli ultimi accadimenti, sta per essere pesantemente adottato anche nel settore end user.
Google è da tempo in prima fila nello sviluppo di queste soluzioni: Google Docs è da tempo disponibile e più recentemente tale servizio è stato anche reso accessibile anche da dispositivi mobile. Gli introiti per il colosso di Mountain View derivano dal mercato pubblicitario. Per Google questo era l'unico approccio praticabile poichè sin dalla sua nascita non ha mai affrontato il mercato con prodotti "fisici" destinati all'utente finale.
Ben differente è l'approccio manifestato da Microsoft, infatti, i recenti servizi presentati sono di fatto delle soluzioni ibride che, comunque, necessitano della presenza di Microsoft Office installato sul pc per creare un documento. Tale file potrà poi essere visualizzato e modificato anche utilizzando PC non dotati della suite di produttività personale di Microsoft.
Adobe si dimostra più coraggiosa e disposta a scommettere pesantemente in queste soluzioni "software-as-a-service". Recentemente la casa di San Jose ha siglato importanti accordi con alcuni sistemi di sharing video per offrire la propria soluzione Premiere Express: attraverso tali tecnologie e un browser connesso al web è possibile effettuare un sommario ed elementare editing video.
E' già stata preannunciata una simile iniziativa dedicata Photoshop in abbinamento a servizi web che offrono l'upload e la condivisione di immagini. La linea di prodotto Express di Adobe si pone, a livello di funzionalità disponibili, al di sotto delle soluzioni Elements che già offrono un approccio semplificato all'editing video e al fotoritocco.
Reuter.com riporta che secondo Bruce Chizen, CEO di Adobe, entro dieci anni le soluzioni web based avranno il sopravvento: ad oggi l'installazione dei software sul PC resta una delle soluzioni più pratiche e comode ma nel futuro prossimo tale scenario è destinato a mutare radicalmente. I nuovi prodotti Adobe intendo avvicinare il pubblico più giovane, maggiormente capace di destreggiarsi nei servizi e nelle opportunità offerte dal web, che, a detta di Bruce Chizen, sono poco propensi a spendere $400.00 per l'acquisto di software.
51 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info- se uno non vuole Internet non vedo perchè dovrebbe avere voglia di pc in primo luogo
- se uno nel 2017 ha problemi ad accedere ad Internet allora ha ben altri problemi a cui pensare
i SW on line potranno anche diventare improtanti motlo più di quello che sono adesso e sempre di più, questo si, ma che possano avere il sopravvento è proprio utopistico.
ad ogni modo di sicuro non in italia.
poi bisogna vedere se quelli della Adobe ci credono veramente o se è solo una sparata per verificare cosa dice il mercato...
Se il programma è residente sui server Adobe, quando applico un effetto a una foto saranno i computer adobe a fare tutti i calcoli e a mandarmi poi la foto ritoccata? che capacità elaborativa dovranno avere questi computer se ci saranno tanti utenti connessi?
e se invece i calcoli li deve fare il mio PC, significa che una parte (consistente) del programma è comunque sul mio computer, e allora tanto vale avere i software installati!
ma che cosa cavolo stai dicendo?
sai che il pc non serve solo per chattare e per il p2p?
questo potrebbe essere giusto...
la mia: l'idea non mi entusiasma proprio, preferisco lavorare e avere il software in locale.
sai che il pc non serve solo per chattare e per il p2p?
In un mondo in cui la cultura informatica tende ad essere sempre più "social" (software collaborativi, giochi online, informazione centralizzata stile Wikipedia, VoIP, iTunes che è ormai il terzo negozio di musica retail in USA), no, PC senza Internet equivale ad un fermacarte (solo un po' più ingombrante). Cercate di avere una visione un pò più ampia del mercato e delle tendenze, soprattutto per i prossimi anni (solo negli ultimi 3 anni abbiamo assistito al boom degli strumenti come Skype, Wikipedia, Web2.0, figuriamoci nei prox 10).
L'articolo parla anche di Premiere, quindi editor video.
Se i pc continuano al tasso di sviluppo degli ultimi 10 anni, fra altri 10 tutti i video saranno HDTV o roba simile.
Ti immagini che quantità di banda dovremmo avere noi, ma soprattutto la Adobe, per farci un dvd con i filmati dei bambini?
Una roba da paura, della serie "Dammi 2 minuti, mi scarico IL WEB e lo consulto offline"
E poi, una soluzione web-based mi può anche andar bene a casa, ma in ufficio? Chi mi garantisce che i miei dati non sono visibili al primo bischero che passa?
in certi ambiti lavorativi un bel wordprocessor sul quale si preparano anche solo "appunti" che però sono di improtanza strategica per l'azienda, non sarebbe disicuro accettabile far circolare queste info avanti e indietro per internet col rischio che se le runito tutti, o anche solo che se le rubi e rivenda il fornitore del SW che si sta usando.
perche se è vero che avanti e indietro se lo fa criptato, il lato server deve cmq vederlo inchiaro epr elaborarlo, e li chi lo dice che non se lo salvi da una parte...
materiale coperto da copy che viene trafugato prima di essere pubblicato, codice sorgente di sw commerciale, foto personali etc...
sta roba va bene solo per fare cazzatine da salotto.
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