Apple etichetta le app con pagamenti alternativi nell'UE

Dopo la multa di 500 milioni di euro dalla Commissione Europea, Apple introduce avvisi evidenti con triangoli rossi per le app che utilizzano sistemi di pagamento alternativi
di Andrea Bai pubblicata il 15 Maggio 2025, alle 16:41 nel canale AppleAppleiOS
Apple ha iniziato ad etichettare in maniera particolarmente evidente quelle applicazioni, all'interno dell'App Store in Unione Europea, che utilizzano metodi di pagamento alternativi rispetto ai meccanismi integrati del suo negozio virtuale.
L'etichetta è costituita da un punto esclamativo rosso all'interno di un triangolo che, nella tradizionale iconografia delle notifiche che Apple utilizza in tutti i suoi sistemi e servizi, spesso rappresenta un problema critico e/o particolarmente grave. Nella segnalazione si legge "L'app non supporta il sistema di pagamento privato e sicuro di App Store e utilizza acquisti esterni". Uno dei primi casi è stato osservato con Instacar, una popolare app ungherese per la valutazione di automobili ampiamente utilizzata nel Paese e che si classifica tra le prime cinque app nella categoria Business. Instacar vanta anche numerosissime recensioni favorevoli, risultando quindi essere un'applicazione affidabile e legittima, che fanno apparire eccessiva l'etichetta applicata dalla Mela.
first time seeing this. Apple will punish the apps with external payment system pic.twitter.com/MBeqi8huW5
— Viktor Maric (@maric_viktor) May 12, 2025
Una pagina di supporto collegata all'avviso, recita: "Quando crei un account sul sito web esterno di uno sviluppatore, potresti dover fornire informazioni personali, incluse informazioni di pagamento, direttamente allo sviluppatore o a partner terzi. Ti affiderai allo sviluppatore, così come a qualsiasi partner e fornitore di pagamenti con cui collaborano, per gestire le tue informazioni in base ai loro controlli sulla privacy e sulla sicurezza".
Se da un lato Apple sembra voler proteggere gli utenti meno esperti da possibili truffe, dall'altro è lecito pensare che l'etichetta così evidente serva anche a scoraggiare indirettamente gli acquisti esterni all'App Store.

Qualche settimana fa la Commissione Europea ha inflitto una multa di 500 milioni di euro alla Mela per violazione del Digital Markets Act con la limitazione della possibilità degli sviluppatori ad informare gli utenti su opzioni pagamento alternative. A corredo della sanzione, la Commissione ha disposto la rimozione di "restrizioni tecniche e commerciali" entro 60 giorni poiché secondo la Commissione, e sulla base del DMA, Apple ha messo in atto una serie azioni che hanno impedito agli "sviluppatori di app che distribuiscono le loro app tramite l'App Store di Apple" di "poter informare i clienti, gratuitamente, di offerte alternative al di fuori dell'App Store, indirizzarli verso tali offerte e consentire loro di effettuare acquisti".
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