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#1 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
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In che modo il ritiro degli italiani dall'Iraq favorisce la pace?
Preciso prima di cosa NON si parla in questo thread.
Se volete parlare degli argomenti sottostanti, apritene uno, o usate uno di quelli già aperti. -è giusta/non è giusta la guerra in Iraq -sono giusti/non sono giusti gli americani -Bush, Blair, Berlusconi -armi di distruzione di massa -terrorismo -petrolio Dopo la premessa, che invito a rispettare seriamente, dico di cosa vorrei discutere in questo thread. Vi chiedo, a chi ritiene che sia opportuno farlo: in che modo ritirare i soldati italiani dall'Iraq, contribuisce alla pace? Lo chiedo perchè non lo capisco. Mi sforzo di cercare qualche opinione che lo spieghi, ma non lo trovo. Sui giornali, trovo discussioni sul voto in Parlamento, si, no, astensione, non voto, non astensione, scheda bianca. Trovo chi dice "no" e dice "per favorire la pace". Ma non trovo mai una spiegazione: in che modo? Per quale meccanismo? Come? Per questo la chiedo qui. Perchè per quanto mi sforzo, non riesco a capirlo. Una sola richiesta: rispondete -praticamente-. Soprattutto tu Cerbert. Vorrei capire -praticamente-, in termini di luoghi che diventano più sicuri, elezioni che diventano più vicine, attentati che non avvengono più, integralisti che diventano più moderati, come il ritiro delle truppe italiane in Iraq aiuti la pace. |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2003
Città: latina
Messaggi: 2363
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per quanto mi riguarda il ritiro delle truppe italiane tutto farebbe tranne favorire la pace,dopo le elezioni del governo in iraq allora si che se ne potranno andare senza problemi.
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Roma
Messaggi: 1944
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forse si pensa che se li si lascia risolvere la situazione internamente le cose si possano aggiustare prima.
Ma si dovrebbero ritirare anche gli altri, per avere questo effetto (sempre se ammettiamo che la situazione in Iraq è critica perchè gli autoctoni sentono il peso dell'invasore, e non per altri motivi)
__________________
"Oggi è una di quelle giornate in cui il sole sorge veramente per umiliarti" Chuck Palahniuk Io c'ero |
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2001
Città: DAJE ROMA DAJE
Messaggi: 1508
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In che modo la presenza degli italiani in Iraq favorisce la pace ??
con la differenza che lo stato italiano risparmierebbe un bel pò di soldi...che potrebbero andare che so...alla ricerca..
__________________
Non devo avere paura.La paura uccide la mente.La paura è la piccola morte che porta con sè l'annullamento. Guarderò in faccia la mia paura e la affronterò; e quando sarà passata non ci sarà più nulla.Soltanto io ci sarò. --->www.chebios.it <--- |
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2003
Città: latina
Messaggi: 2363
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amico mio se li si lascia soli inizierà un tale regolamento di conti e di tutti contro tutti che i morti che ci son stati fino ad ora sembreranno una bagatella,con le truppe straniere anche se percepite come invasori almeno la polizia avra un sufficente appoggio per mantenere una parvenza di ordine e consentire lo svolgimento delle elezioni trà qualche mese.
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#6 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2003
Città: Ehi ehi ehiiiii...
Messaggi: 1927
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perkè se l'italia esce, gli inglesi rimangono da soli (gli amerikani nemmeno li konsidero), e Blair, x nn perdere DI NUOVO la faccia dopo le ultime figure di merda sulla sua presunta guerra preventiva, probabilmente ritirerebbe anke le sue.
al ke gli amerikani rimarrebbero da soli, anke e soprattutto politikamente, e ciò favorirebbe un ingresso in pianta stabile dell' ONU forse è kuesto ke intendono... |
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#7 |
Member
Iscritto dal: Jan 2004
Messaggi: 68
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Beh girando la frittata si potrebbe dire 100 o 1000 carabinieri in iraq favoriscono la pace? Chiaramente noi non li abbiamo mandati lì per la pace o per la guerra,(o almeno non solo per quello) li abbiamo mandati lì anche nella speranza di spartire la torta...
18 sono morti, vale la pena rischiare vite (e spendere denaro, tanto) per dare respiro all'amministrazione americana (che cerca la collaborazione di altri paesi per via dei costi di manutenzione di un eserecito fuori dai confini nazionali), nella speranza che poi se ne riconrdino e ci ricambino il favore? |
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#8 | |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2001
Messaggi: 1910
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#9 | |
Member
Iscritto dal: Oct 1999
Messaggi: 247
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L'ingresso...in pianta stabile...dell'ONU??? ah, beh! appena c'è scappato il suo primo morto, l'ONU è stata la prima a ritirarsi, figurarsi se ci rimette piede se gli amerikani,come li definite voi, se ne vanno lasciando le cose come stanno! La verità è che l'ONU non ha nessun potere se non ci sono gli americani o un alleanza che possa fare uso delle armi, se ce ne fosse bisogno, per separare i contendenti o ristabilire una situazione di tregua! altrimenti le loro risoluzioni servono solo a dare aria ai denti! |
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#10 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
Città: Padova
Messaggi: 1638
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Il discorso non è se i nostri soldati aiutino o meno il processo di pace, ma IN CHE AMBITO OPERANO, IN CHE CONDIZIONI (SICUREZZA), A CHI RISPONDONO, E CON CHE PROGRAMMA.
E tanto difficile sapere ciò?
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#11 |
Senior Member
Iscritto dal: Mar 2002
Città: hinterland nord milano
Messaggi: 779
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in nessun modo.
ritornerebbe il caos + totale e la gente sarebbe ancora di + vittima del terrorismo. |
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#12 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: Torino
Messaggi: 11769
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Temo che ci sia una confusione di fondo:
Il ritiro degli Italiani NON ACCELERA NE' RALLENTA di una virgola, nell'idea di chi propone il non rifinanziamento della missione, il processo di pace in Iraq. Come la loro permanenza. Detta in altri termini, la missione italiana è, per i presupposti falsati di partenza, per l'aleatorietà del mandato, per l'ambiguità del suo posizionamento tra le autorità militari della zona, TOTALMENTE INESSENZIALE per qualsiasi progresso o regresso della situazione irakena. Sono, i soldati italiani in Irak, fondamentalmente INUTILI, e non per loro volontà ma per volontà di chi, frettolosamente, ha voluto piazzare come tanti altri "un piede nella porta". Per i limiti, un po' arbitrari, mi permetto di dire, posti alla discussione, è impossibile spiegare esattamente quali sono le cause concorrenti di questa fondamentale INUTILITA' della loro presenza. Quello che posso dire, e che non ho visto detto, è che NESSUNO di coloro che premono per il "NO" al rifinanziamento dice "andiamocene e basta" ma TUTTI dicono "andiamocene affinchè si possa ritornare per essere finalmente utili". Si può poi discutere nel merito delle proposte relative a questo ritorno, ma è certamente falsa e anche un po' disonesta la propaganda di chi, politici e giornalisti, affermano che chi vota "NO" si vuole "lavare le mani" dei guai irakeni.
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Eroi da non dimenticare: Nicola Calipari (04/03/2005) e Vittorio Arrigoni (14/04/2011) e Bradley Manning. Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia... |
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#13 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
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Sei sicuro che tutti (il maiuscolo le prendo da te ![]() Onestamente questo desiderio di rimandarli al più presto, non l'ho visto molte volte. Però se tu lo esprimi, registro che tra quelli che dicono "ritiriamoli" c'è anche chi intende "per rimandarli più utili". Ti seguo nel discorso allora, e ti chiedo: in che modo, saranno più utili? E' un semplice cambio di berretto, oppure cambia qualcos'altro? Dal momento in cui se ne vanno, al momento in cui ritorneranno più utili, che succede in Iraq? |
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#14 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Città: To e prov.
Messaggi: 202
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Le molte acque non possono spegnere l'amore, né travolgerlo i fiumi .::. le mie foto .::. |
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#15 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: Torino
Messaggi: 11769
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Sono assolutamente sicuro che lo schieramento per il NO ritiene che non si possa abbandonare al suo destino l'Iraq (come qualsiasi altro paese in tali difficoltà) più di quanto si possa continuare a starci in maniera così inutile. Che queste stesse persone promuovano piani per la pacificazione dell'Iraq di cui l'Italia sia parte responsabile e attiva (contrariamente ad ora, se volete la mia impressione) è fuori di dubbio.
Come il ritiro delle truppe italiane e i successivi piani di pacificazione possano essere "praticamente" più utili non mi è possibile spiegarlo se non parlando APPROFONDITAMENTE dell'impatto che hanno sul processo di pacificazione la presenza di truppe occupanti ostili con fini percepibili come diversi da quelli dichiarati e tutti i problemi conseguenti in termini di iniziale DRAMMATICA sottostima del pericolo di infiltrazione terrorista, di non riconoscimento delle necessità di base della popolazione, di sradicamento indifferenziato delle residue istituzioni con conseguente perdita di contatto e di informazione sul territorio. Ma, dal momento che questi temi sono INDISSOLUBILMENTE legati con quelli non accettati dal thread, mi risparmio la fatica di parlarne (ripetendo, peraltro, cose già dette). Infine, essendo la loro presenta INESSENZIALE per qualsiasi processo di pace, ritengo che il ritiro non solo delle truppe italiane ma di praticamente ogni truppa stante alle condizioni attuali e con gli attuali mandati, non migliorerebbe nè peggiorerebbe di una virgola una situazione totalmente deteriorata.
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Eroi da non dimenticare: Nicola Calipari (04/03/2005) e Vittorio Arrigoni (14/04/2011) e Bradley Manning. Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia... |
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#16 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
Città: To e prov.
Messaggi: 202
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Ma quando mi parli di stato del kurdistan a nord capisco solo che sei ignorante. Non ti offendere, non è un insulto, è solo l'evidenza che ignori cos'è il Kurdistan, chi è il popolo kurdo, anche solo geograficamente dove è posto. Nulla di male in tutto ciò, mica tutti possiamo sapere tutto... però chi non sa farebbe meglio a tacere, questo sì IMHO.
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#17 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 991
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![]() ![]() Ti spiego come percepisco io la situazione. Gli attentati e gli agguati li fa chi non vuole che la situazione si stabilizzi, chi non vuole che ci sia sicurezza, si elegga un governo e si normalizzi il paese. Non a caso, i più colpiti da molto tempo ormai, non sono più i soldati stranieri, ma la nuova polizia irachena, i magistrati, i responsabili locali del governo provvisorio. Cioè quelli che dovrebbero garantire sicurezza e amministrazione provvisoria. Mi chiedo, ti chiedo: senza la forza multinazionale, la sicurezza nel paese aumenterebbe? Gli attentati e gli agguati cesserebbero? Se si, perchè? |
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#18 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: Torino
Messaggi: 11769
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Mi unisco a Buster per ricordare quello che affermo da anni.
L'ONU non è "caduta dal pero" nè si tratta di qualcosa fondato dall' "Impero della Cometa" e presieduta dal Supremo Desslock. La compongono i NOSTRI governi e, quando dico NOSTRI, dico proprio NOSTRI: a fondarla, regolarla e amministrarla sono state le potenze economiche e militari e non le Dittature delle Banane che puntualmente si tirano fuori quando si vuole parlare di "scarsa democrazia" dell'ONU. Non sono le "Dittature delle Banane" ad avere la maggioranza nel Consiglio di Sicurezza. Ogni "fallimento" dell'ONU è un fallimento che abbiamo VOLUTO, persino contro il desiderio degli operatori ONU di riuscire. Perchè in Rwanda, come poi tutti hanno ammesso, Stati Uniti compresi, l'ONU poteva "riuscire": la missione militare aveva la posizione di quasi tutti i depositi di armi ed era pronta a farli fuori PRIMA dell'inizio dei massacri. Ma ebbe l'ordine di "restare ferma". Perchè in Yugoslavia l'ONU intendeva agire con 32.000 uomini, una forza sufficiente a spazzare via Arkan e gli altri porci se solo si fossero azzardati a farsi vedere. Ma ne ebbe 7200! D'altro canto mai che si parla dello sforzo sovrumano fatto da ACNUR nelle aree di guerra, perdendo anche uomini di valore, per alleviare le sofferenze dei civili in fuga, mai che si dica che, ad esempio, in Etiopia ed Eritrea, gli stenti avrebbero fatto più morti della guerra se l'ACNUR non fosse intervenuta con l'aiuto di molte Associazioni. Facciamo tanta retorica sui "liberatori", ma di quelli che si fanno IL CULO per anni prima che i "liberatori" arrivino, non ne parliamo mai. Troppo comodo, così. Troppo comodo.
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Eroi da non dimenticare: Nicola Calipari (04/03/2005) e Vittorio Arrigoni (14/04/2011) e Bradley Manning. Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia... |
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#19 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Città: Torino
Messaggi: 11769
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Ma, comunque, continui a non prendere atto della risposta: la presenza di QUESTA forza multinazionale non aumenta la sicurezza del paese e la sua assenza non la diminuirebbe. Questa è la nostra risposta, può non piacerti, ma non puoi continuare a farci affermare, e a chiederci di spiegare, cose che non diciamo (ovvero che il ritiro favorisca, ipso-facto, la pace).
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Eroi da non dimenticare: Nicola Calipari (04/03/2005) e Vittorio Arrigoni (14/04/2011) e Bradley Manning. Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia... |
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#20 | |
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