IDF Fall 2007, dall'Open Source ai mondi virtuali

Sempre più forte il legame fra Intel ed Open Source, sancito da numerose iniziative rivolte a sviluppare il software del futuro. Il keynote di chiusura, quello dedicato al futuro della tecnologia, ha inoltre indicato una direzione certa, che porta ai mondi virtuali e alla sempre maggiore interazione fra gli utenti del web
di Alessandro Bordin , Andrea Bai pubblicato il 21 Settembre 2007 nel canale ProgrammiIntel
15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPoi venne Windows 1.0 (esatto, 1.0) in bianco e nero e con lo schermo che poteva essere suddiviso in soli quattro riquadri (definiti appunto "Finestre" ), ma non flottanti. Quando presentarono Windows 3.0 (esatto, 3.0) con finestre flottanti dissi "Mah, tutto sommato se le finestre restavano all'interno di un riquadro non era poi così drammatico".
Da quel momento, per stroncare sul nascere brutte figure, ogni volta che vedo un'innovazione, dico "Finalmente, speriamo che abbia una diffusione massiccia."
Commento bellissimo...
vorrei che i miei movimenti potessero essere interpretati come comandi
vorrei delle utility fog che ricreino gli oggetti di uso comune e straordinario
.....
"l'erba voglio non esiste neanche nel giardino del re"
Vero.. magari l'erba voglio prima o poi crescerà in quello di Bill..
Poi venne Windows 1.0 (esatto, 1.0) in bianco e nero e con lo schermo che poteva essere suddiviso in soli quattro riquadri (definiti appunto "Finestre" ), ma non flottanti. Quando presentarono Windows 3.0 (esatto, 3.0) con finestre flottanti dissi "Mah, tutto sommato se le finestre restavano all'interno di un riquadro non era poi così drammatico".
Da quel momento, per stroncare sul nascere brutte figure, ogni volta che vedo un'innovazione, dico "Finalmente, speriamo che abbia una diffusione massiccia."
Macche' innovazione... le finestre flottanti le aveva gia' il OS/2.
E poi un conto e' rendere piu' accessibile e semplice l'esperienza con il computer e con internet, un altro e' renderla inutilmente appariscente e confusionaria.
speriamo, chi nasce oggi certo se la godrà
vorrei che i miei movimenti potessero essere interpretati come comandi
vorrei delle utility fog che ricreino gli oggetti di uso comune e straordinario
Nessuno di voi ha mai letto "Fahrenheit 451" di Ray Bradbury? Leggetelo (lasciate perdere i film).
Nessuno di voi da ragazzo ha visto i telefilm di Max Headroom?
Si spera che la diffusione di una realtà virtuale sempre più complessa non sia parallela a un decadimento della realtà "reale" come descritto sopra...
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