Intel Core i7 Clarksfield: Nehalem anche nei notebook

In concomitanza con l'IDF 2009 Intel presenta la prima generazione di processori quad core per sistemi notebook, basati su architettura Nehalem. 3 modelli della famiglia Core i7, destinati a sistemi desktop replacement e per gaming nei quali la potenza di elaborazione debba essere sempre al massimo
di Paolo Corsini pubblicato il 24 Settembre 2009 nel canale ProcessoriIntel
Considerazioni
Con il debutto delle prime 3 cpu della famiglia Clarksfield Intel intende promuovere le soluzioni quad core anche in sistemi notebook, sfruttando le potenzialità dell'architettura di processore Nehalem. Non è questa propriamente una novità in quanto Intel aveva già reso disponibili processori Core 2 Quad specificamente rivolti all'utilizzo in sistemi portatili; l'innovazione è rappresentata piuttosto dalla disponibilità dell'architettura Nehalem, con tutte le sue peculiarità, anche in notebook.
Alla luce del TDP dichiarato per questi processori, variabile da 45 Watt per i due modelli di clock più basso sino ai 55 Watt della soluzione Core i7 920XM, l'ambito di utilizzo delle nuove piattaforme è circoscritto ai cosiddetti desktop replacement e ai notebook per videogiocatori. Si tratta di sistemi di dimensioni non contenute, con un'autonomia di funzionamento a batteria non elevata, capaci di elevate prestazioni velocistiche sia in ambito gaming, quando abbinate a GPU di adeguata potenza, sia con applicazioni particolarmente esigenti quali quelle multimediali. L'appassionato di editing video che necessiti di un PC portatile per le proprie conversioni troverà sicuramente nei sistemi basati su processori Clarksfield prodotti più che validi.
Il processore Core i7 920XM, proposta top di gamma appartenente alla famiglia Extreme, merita alcune note specifiche. La sua frequenza di clock di default, pari a 2 GHz, è la più elevata tra le 3 proposte Clarksfield ma questo si accompagna anche ad una gestione della tecnologia Turbo Mode molto spinta: se sono occupati a pieno carico tutti e 4 i core, infatti, la tecnologia incrementa la frequenza di 2 moltiplicatori, raggiungendo quindi la soglia di 2,26 GHz. Qualora sia uno solo il core utilizzato a pieno carico la frequenza di clock massima sale a 3,2 GHz, mentre con 2 core occupati viene mantenuta la frequenza di clock di ben 3,06 GHz. E' evidente come con questi livelli di intervento della tecnologia Turbo Mode le prestazioni velocistiche di questa cpu siano sempre molto elevate, a parziale compensazione del costo d'acquisto che supera i 1.000 dollari.
Tali caratteristiche giustificano anche la scelta di dichiarare per questo processore un TDP massimo pari a 55 Watt, decisamente non contenuto per una soluzione destinata all'utilizzo in notebook. D'altro canto l'autonomia di funzionamento ridotta di un notebook è il rovescio della medaglia dell'avere a disposizione una capacità di elaborazione così elevata come quella che possono mettere a disposizione i processori Core i7.
Se è difficile giustificare l'investimento in un processore quad core in ambito mobile, a meno di non rientrare in quella categoria di utilizzatori che eseguono applicazioni capaci di stressare sempre al massimo il processore sfruttando tutti e 8 i threads che queste cpu mettono a disposizione, l'analisi delle cpu Clarksfield non fa che aumentare l'interesse per quelle che saranno le future cpu Intel con architettura Nehalem costruite con tecnologia a 32 nanometri, dotate di video integrato nel processore e attese al debutto proprio in sistemi netbook.
Ci riferiamo ai processori noti con il nome in codice di Arrandale, architetture che abbineranno sullo stesso package un processore dual core a 32 nanometri e una GPU costruita con tecnologia a 45 nanometri. La risultante sarà quella di ottenere una ulteriore semplificazione nel design dei sistemi notebook, fornendo i vantaggi dell'architettura Nehalem ad un livello di consumo particolarmente contenuto. L'integrazione della GPU nel processore permetterà inoltre non solo un incremento delle prestazioni di questo componente ma anche un migliore contenimento dei consumi: Turbo Mode continuerà ad essere sempre presente, operando sia su CPU come su GPU con un overclock dinamico a seconda del carico di lavoro e dei consumi istantanei del sistema nel suo complesso. Per le soluzioni Arrandale dovremo tuttavia ancora attendere i primi mesi del 2010: per la stagione natalizia, quindi, la novità Intel nel settore notebook è rappresentata dalle cpu Clarksfield.
36 Commenti
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Tra tre anni...a 45 euro...sara' mio!!!Non è che potreste....
Serve un notebook con hardware del genere ?
sono interessanti entrambi... l'una per capire dove si posiziona rispetto alle altre cpu mobile, l'altro per capire rispetto al desktop a che punto è... Certo che la frequenza di 1,73 è un po' bassina rispetto ai C2D ma in linea coi C2Q
Cmq è in ogni caso una bella bestiolina... inutile nel 90% dei casi, ma cmq davvero potente...
Serve un notebook con hardware del genere ?
dipende dall'utilizo, io uso sempre notebook perchè la workstation sarebbe un pelino difficle portarsela a casa per finire certi lavori la sera tarda oppure se per caso vado a lavorare da un cliente per fare gli affinamenti!
concordo e secondo me non ne sarebbe ro venuti fuori bene!
in linea con i c2q assolutamente no il qx9300 ha un 2.56GHz rispetto ai 2 GHz del 920!
ma nessuno di voi si è accorto che nella rece nel bench cinebench10 non hanno usato il turbo boost?
la cpu ha totalizzato solo 3137 in single thread mentre i5 750 fa 4335 epure dovrebbero avere la stessa frequenza in single thread per cui avrei previsto almeno 4000!
sarebbe interessante deicare un articolo solo a questo e capire quando veramente aiuta!
no perchè?
ovviamente se parli del 750!
solo che un X4 965 ha 3200 e si ferma a 3900 mentre un i5 750 ha 2660 e arriva oltre i 4000!
Non sono d'accordo. Questo è un computer, non una televisione. Hanno rotto le scatole con i portatili "Full HD" acchiappautonti, che a parte vedere i video non servono a nulla. Una risoluzione 1366x768 è piu' che sufficiente (e auspicabile) per usare il computer "come computer", perchè qualsiasi cosa abbia una risoluzione superiore richiederebbe schede grafiche disumane per usare la macchina a scopo ludico. La GPU montata è una bella bestiolina a questa risoluzione e garantisce la longevità della macchina. Non si poteva dire lo stesso se avessero messo risoluzioni superiori.
I computer servono per fare i computer, si smettesse di guardare i film su tali macchine. I portatili, poi...
Inoltre lo dite anche voi che il target è il "videogiocatore". Come poteva essere una macchina in grado di eseguire giochi se avesse avuto una risoluzione superiore... E poi c'è la display port per far uscire contenuti full hd nel caso lo si voglia usare come media center attaccato a una televisione...
Direi invece che è proprio una scelta attenta, non un'incongruenza come l'avete etichettata.
Già aborro i formati 16:9 sui 15"/16", che, a parte vedere i film, rendono l'uso del computer abominevole...
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