Apple Mac OS X 10.6 "Snow Leopard" - Seconda parte

Apple Mac OS X 10.6 "Snow Leopard" - Seconda parte

Seconda parte della trattazione relativa a "Snow Leopard", il nuovo sistema operativo della Mela. In questa puntata andremo a dare una panoramica delle varie novità introdotte e dei piccoli cambiamenti dei vari applicativi

di pubblicato il nel canale Apple
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Introduzione

Dopo aver illustrato nello scorso articolo le principali novità tecnologiche alla base del nuovo sistema operativo Mac OS X 10.6 "Snow Leopard" di Apple, andremo oggi a fornire una panoramica sulle le più significative novità per quanto riguarda le applicazioni e le funzionalità del sistema operativo. Nel complesso si può constatare che si tratta di una serie di affinamenti e migliorie estetiche, accanto alle importanti introduzioni di QuickTime X, al supporto ad Exchange Server e alla riscrittura completa del Finder.

La stessa Apple, al momento dell'annuncio di Snow Leopard, dichiarò che il sistema operativo non avrebbe avuto alcuna funzionalità inedita (come fu, ad esempio, l'introduzione di Exposé da 10.2 a 10.3 o l'implementazione di Spotlight da 10.3 a 10.4, oppure ancora l'introduzione di Time Machine da 10.4 a 10.5) per concentrarsi maggiormente sull'ottimizzazione di tutte le applicazioni e le funzionalità già esistenti in Mac OS X 10.5 "Leopard". Anche il nome utilizzato per il sistema operativo, Snow Leopard, ha voluto riflettere questa precisa strategia, suggerendo di fatto quello che sembra essere più un corposo aggiornamento che un sistema operativo completamente nuovo.

Prima di procedere ad illustrare gli aggiornamenti più significativi apportati al sistema operativo di casa Apple è opportuno spendere qualche parola in merito alle operazioni di installazione. Come abbiamo già avuto modo di scrivere in occasione del precedente articolo dedicato a Mac OS X 10.6, il nuovo sistema operativo viene commercializzato come aggiornamento della precedente versione, ovvero Mac OS X 10.5 Leopard viene formalmente posto come requisito indispensabile per l'installazione di Snow Leopard. Diciamo "formalmente" poiché abbiamo potuto constatare, provando direttamente, che all'atto pratico Snow Leopard può essere installato su sistemi operativi precedenti a 10.5 e anche su un hard disk completamente vuoto. Sebbene dal punto di vista pratico ciò sia possibile, è importante tenere presente che si tratta di una violazione della licenza d'uso destinata all'utente finale: per questo motivo, nelle considerazioni conclusive, non terremo in considerazione la possibilità di installare Snow Leopard su una macchina provvista di sistemi operativi precedenti a 10.5.

Aggiornando da un sistema operativo Mac OS X 10.5 "Leopard" le operazioni di installazione hanno richiesto circa 38 minuti, mentre eseguendo la prova di installazione su disco vuoto abbiamo registrato un tempo di installazione inferiore pari a circa 30 minuti. La differenza è dovuta, principalmente, alla frammentazione e alla presenza di altri dati sul target disk sul quale abbiamo effettuato l'aggiornamento.

Non abbiamo rilevato nulla di particolare da dover segnalare per quanto concerne la fase di installazione ad eccezione del fatto che l'ambiente di emulazione "Rosetta", utilizzato dai sistemi Mac con processore Intel per consentire l'esecuzione dei programmi scritti con codice destinato ai processori PPC, non viene incluso tra gli elementi standard di installazione ma sarà necessario selezionarlo a mano od installarlo in un secondo momento qualora ci si trovasse nella condizione di dover impiegare un software PPC. Probabilmente non c'è una ragione tecnica dietro a questa scelta, quanto più un messaggio importante: con Snow Leopard si completa in maniera definitiva la grande transizione dalle piattaforme PowerPC alle piattaforme Intel x86, annunciata nel mese di Giugno 2005 e iniziata tangibilmente nel corso del mese di Gennaio 2006.

 
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