Linux, scoperto bug critico in attività da 9 anni
Un bug che consente l'escalation dei privilegi è stato scoperto di recente su Linux, ma sarebbe in attività da ben nove anni. La patch ufficiale è già stata rilasciata
di Nino Grasso pubblicata il 21 Ottobre 2016, alle 15:31 nel canale SicurezzaLinux
Quasi tutte le distribuzioni Linux sono state vulnerabili ad un bug critico negli ultimi nove anni ed è caldamente consigliabile l'installazione di un fix. L'exploit viene identificato come CVE-2016-5195, con il bug che permette un'escalation dei privilegi all'interno del sistema operativo. La gravità è inferiore rispetto a vulnerabilità che consentono l'esecuzione di codice da remoto, tuttavia il bug è stato contrassegnato come critico e non è consigliabile prenderlo troppo alla leggera.
Questo perché principalmente risiede su una parte del kernel Linux utilizzata dalla maggior parte di distribuzioni, e anche e soprattutto perché l'exploit è stato utilizzato fattivamente da vari cyber-aggressori nel corso del tempo. Secondo Dan Rosenberg, ricercatore di Azimuth Security: "È probabilmente il più grande caso di privilege escalation locale su Linux di sempre. La vulnerabilità è presente da nove anni, un periodo di tempo lunghissimo in queste circostanze".
Al momento in cui scriviamo molte distribuzioni di Linux sono in varie fasi delle procedure di distribuzione delle patch, dopo che una patch generica è stata rilasciata ufficialmente. L'exploit in questione può consentire ad un utente malintenzionato di ottenere maggiori livelli di controllo su uno specifico sistema. Ad esempio un utente con accesso limitato su un server web-hosting può utilizzare l'exploit per ottenere l'accesso alla shell principale e più profonda.
Da qui l'aggressore può attaccare i vari utenti del server o addirittura anche i suoi amministratori. Le vulnerabilità di escalation dei privilegi possono essere combinate anche con altri exploit, come ad esempio bug SQL injection per eseguire codice malevolo che senza i permessi più elevati non potrebbe essere sfruttato. Lo sviluppatore Linux Phil Oester è stato il primo a scoprire la vulnerabilità, che è stata poi trattata diffusamente dal sito tecnologico Ars Technica.










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159 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDieci anni fa non era così. Le prime Ubuntu erano competitive con XP.
Poi la crisi economica. I miglioramenti di Windows.
E un kernel BLOATED, come ammesso dallo stesso Torvalds.
https://access.redhat.com/security/cve/cve-2016-5195
Ma meglio soffermarsi al titolone bomba...
Sono curioso sul quanto sia inteso tuo rapporto con il mondo opensource per sparare ste svirgolate anche sui thread linux.
Cioè vuoi il mio curriculum?
Anzitutto dietro a questa etichetta c'è tutto e il contrario di tutto, quindi dire una cosa del genere è un po' come fare di tutta l'erba un fascio, in secondo luogo a me pare invece esattamente l'opposto.
Mai come in questi anni si sta assistendo a una migliore organizzazione del lavoro nel mondo open, il che va di pari passo con l'importanza e la criticità che tanti progetti open stanno assumendo nel mondo dell'IT; pensiamo a progetti supercritici come i vari orchestrator (Ansigle, Puppet, Chef, giusto per citare i principali), intere suite IaaS (es OpenStack) ma anche ai tanti progetti storici su cui si basa l'ossatura stessa delle architetture applicative da quasi vent'anni (pensiamo ai millemila progetti dell'Apache software foundation, HTTPD e Tomcat in primis).
Suggerisco (ma non auguro) a coloro che affermano il contrario di farsi un giro su qualche progetto basato sui blasonati polpettoni proprietari su cui purtroppo le aziende spesso decidono di buttare palate di soldi (scegliete voi, IBM, Oracle, SAP, Microsoft), tra requisiti fantasmagorici rispetto alle performance, ticket interminabili, workaround imbarazzanti, fatures indietro di almeno 10 anni rispetto alle controparti non commerciali... e auguri.
Stiamo parlando di cose serie (es instabilità del kernel, problemi su I/O, gestione risorse) o di quisquilie (tipo "ho installato l'ultima Ubuntu e Amule non parte"
Ma del resto Linus Torvalds una volta se lo fece scappare che lui delle vulnerabilità di sicurezza se ne sbatte la fava quindi...
http://article.gmane.org/gmane.linux.kernel/706950
"scimmie masturbanti" ma va là
Se poi contiamo che su sistemi mission critical te lo scordi di aggiornare il kernel (noi abbiamo 50 sistemi in produzione con CentOs 5.4 e chissà quale versione di kernel? Boh 2.6 qualcosa?) che fai le aggiorni e ricompili tutti gli applicativi? E sì perché se speri che il nuovo kernel col bug fixato di 9 anni faccia girare gli applicativi senza ricompilare o crash random vivi nel mondo delle fiabe
Per sistemi tremendamente importanti ci si riduce al "back porting" che tristezza
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