Batterie con virus: più efficienti e pulite?

Batterie con virus: più efficienti e pulite?

Il MIT ha messo a punto una tecnica che prevede l'impiego di virus per la costruzione degli elettrodi delle batterie. Il processo di produzione pare essere a bassissimo impatto, ma quanto è sicura una batteria di questo tipo?

di pubblicata il , alle 16:52 nel canale Sistemi
 
47 Commenti
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Pier220406 Aprile 2009, 19:11 #21
Originariamente inviato da: El Bombastico
Io ci starei un attimino attento: i virus non ci mettono nulla a mutare ( è vero che nel 99% dei casi non succede nulla, ma...). Da agronomo posso dirvi che una pianta infettata da batteri (molto + vulnerabili dei virus) non viene trattata con antibiotici perchè si ha paura che questi mutino diventando resistenti al farmaco (che diverrebbe inutile, anche x l'uomo); i virus sono molto più fetenti (mutano molto velocemente e di antivirali non ce ne sono).

P.S. Il virus E' il filamento di DNA/RNA, il rivestimento serve per proteggere il contenuto e da ligando per i recettori della membrana cellulare delle cellule. (scusatemi, ma a me 'sta roba piace un sacco :-)


Io penso ancora che chi fa queste ricerche conosce la materia profondamente,
voglio pensare ancora che il buon senso di questi ricercatori abbiano
messo in conto eventuali pericoli potenziali dovuti a microorganismi da comportamenti incontrollati.

Va bene che oggi in nome del dio denaro non si guarda tanto per il sottile,
gente senza scrupoli il mondo è pieno, ma non credo che per delle batterie non si sia preso in considerazione rischi.

Penso che sono molto più pericolosi i tanti siti disseminati nella ex Unione sovietica che contengono vere e proprie bombe battereologiche,
create apposta come strumento di distruzione di massa, piuttosto che una batteria che dura un'ora di più.

Speriamo...
federico.iacovelli06 Aprile 2009, 19:22 #22
Attenzione, nell'articolo c'è scritto che i virus in questione sono dei batteriofagi, ovvero virus che hanno come spettro d'ospite i batteri e non gli esseri umani !!! La notizia è di svariati giorni fa, comunque ragazzi state tranquilli si tratta di virus che per quanto possano mutare non hanno la capacità di infettare le nostre cellule proprio perchè non possono riconoscere alcuno dei nostri recettori!
Tornando all'idea delle batterie, credo sia una soluzione più che giusta per risolvere il problema dell'inquinamento, tutto sta nel capire se il metodo per produrle non sia più inquinante delle batterie stesse!
Pier220406 Aprile 2009, 19:37 #23
Originariamente inviato da: federico.iacovelli
Attenzione, nell'articolo c'è scritto che i virus in questione sono dei batteriofagi, ovvero virus che hanno come spettro d'ospite i batteri e non gli esseri umani !!!





Chissà se Symantek sta già preparando un vaccino antivirus...

Così dovremmo rinnovare l'abbonamento a vita pena il decesso
nudo_conlemani_inTasca06 Aprile 2009, 22:00 #24
Originariamente inviato da: dannzorra
I virus sono organismi composti da serie di peptidi (proteine amminacidi chiamateli come volete) diventano infettivi se e solo se al loro interno contengono filamenti di RNA o DNA. Nel caso in cui invece rimangano "vuoti" non costituiscono alcun pericolo.


Ma si sa niente se questa tecnologia diventerà una realtà commerciale..
non c'erano già le batterie Boston Power ad essere molto efficienti,
forse quest' ultime avevano come punto di forza la possibilità di ricaricarsi molto rapidamente, e non di avere una maggiore capacità di accumulazione.

già già..
nudo_conlemani_inTasca06 Aprile 2009, 22:01 #25

Boston Power cosa offer di diverso..??

edit
weseven06 Aprile 2009, 22:13 #26
Batterie con virus

...i Batteri inferociti hanno già presentato istanza per il divorzio.
che non sia l'ora di cambiare qualche accento
za8706 Aprile 2009, 22:41 #27
bah fino ad ora di storie su nuove batterie ne ho sentite fin troppe, finche non vedo non credo!
Mantis-8906 Aprile 2009, 22:42 #28
mmm... da quel che mi ricordo i virus non hanno una vita molto lunga fuori dal loro habitat, e a meno che la batteria non vada ricaricata di culture batteriche regolarmente, credo vengano utilizzati solo per la produzione delle batterie (sperando di non dire troppe ca...te cmq).
leolas06 Aprile 2009, 23:41 #29
Originariamente inviato da: Mantis-89
mmm... da quel che mi ricordo i virus non hanno una vita molto lunga fuori dal loro habitat, e a meno che la batteria non vada ricaricata di culture batteriche regolarmente, credo vengano utilizzati solo per la produzione delle batterie (sperando di non dire troppe ca...te cmq).


sì infatti, l'aids ad esempio si trasmette per vie veneree perchè deve stare in ambienti con temperature simili a quelle corporee: dubito che dei virus sopravvivrebbero al di fuori del loro habitat, a meno di mutazioni che cambino il loro habitat.. e di mutazioni che li rendano nocivi all'uomo... Però azzo, ce ne vorrebbe di sfiga
E' più probabile trovare un orso polare nell'armadio, come dice david thompson riguardo alle stelle e le esplosioni......
Mazzokan06 Aprile 2009, 23:48 #30
I virus (biologici e non informatici) sono costituiti dall'informazione genetica sotto forma di filamenti di DNA o RNA e da una serie di proteine che hanno la funzione di rivestire e proteggere questa informazione genetica ed altre proteine (recettori) che li fanno legare alle cellule (animali, vegetali ma anche batteri).
Non hanno altre funzioni e di fatto non sono vitali. Possono riprodursi solo grazie al lavoro fatto dalla cellule che attaccano. La cellula infetta "processa" come propria l'informazione genetica presente nel virus e produce molte copie degli stessi virus assemblando al posto loro le proteine che servono e tante copie del DNA o RNA.
Al di fuori della cellula la struttura virale si presenta con forme geometriche molto varie (a secondo del tipo di virus) ed inoltre tendono a cristallizzare in reticoli molto precisi.
In questo caso i virus vengono usati come mattoni per costruire strutture tridimensionali ben precise eventualmente "dograte" da altre sostanza (es nanotubi di carbonio).
Le loro capacità biologiche non c'entrano. Verranno usati virus innocui per le cellule animali (come già detto batteriofagi).
Le possibilità che possano mutare e trasformarsi in pericolosi per l'uomo sono infinitesimali sarebbe come pensare che un erbivoro come la pecora si trasformasse in carnivoro come un lupo.
A maggiore sicurezza si potrebbero trattare eventualmente con sostanze capaci di denaturare la parte nobile (DNA o RNA) lasciando integra la parte proteica (che è quella che serve).
Chiaramente il tutto può lasciare perplessi ma IMHO i margini di sicurezza sono molto ampi.

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