Nuove informazioni sulla costellazione di seconda generazione dei satelliti SpaceX Starlink

In un documento inviato alla FCC statunitense, un alto dirigente di SpaceX ha fatto il punto sulla costellazione di seconda generazione di SpaceX Starlink mostrando numero di unità, piani orbitali e altre informazioni.
di Mattia Speroni pubblicata il 06 Agosto 2021, alle 17:20 nel canale Scienza e tecnologiaSpaceX
Mentre a Boca Chica si sta lavorando duramente per l'assemblaggio del sistema Starship, emergono nuove informazioni sulla costellazione di seconda generazione dei satelliti SpaceX Starlink. Come sappiamo, l'obiettivo è quello di arrivare a una copertura globale a partire da questo mese (o poco dopo), secondo Elon Musk.
Ma con l'aumentare degli utenti e la mancata copertura di alcune aree, SpaceX non si fermerà qui, nonostante abbia messo in orbita quasi 1800 satelliti allo stato attuale. Per questo è in corso lo sviluppo della costellazione di seconda generazione. Questo consentirà di accogliere sempre più utenti e terminare nel prossimo futuro il programma di test chiamato "Better Than Nothing Beta".
SpaceX Starlink e la costellazione di seconda generazione
In una lettera inviata alla fine dello scorso mese e indirizzata alla FCC (Federal Communications Commission) da parte di David Goldman di SpaceX sono stati chiariti alcuni punti riguardanti la nuova costellazione di satelliti per la connessione Internet.
Secondo quanto riportato, la società di Elon Musk ha dichiarato di aver lanciato 1740 satelliti SpaceX Starlink fino a questo momento. Questo ha permesso di far connettere circa 90 mila utenti da 12 nazioni in tutto il Mondo (a fine Giugno erano 70 mila) con 500 mila dispositivi per la connessione che sono stati già ordinati.
Ma, come detto, lo scopo è quello di raggiungere ancora più utenti mantenendo le prestazioni elevate. Per questo la nuova generazione sarà più veloce e con minore latenza. Questo sarà possibile anche grazie all'utilizzo di un sistema come Starship che ha capacità di carico utile ben più elevate di un Falcon 9.
Due le configurazioni in via di sviluppo
La costellazione di seconda generazione di SpaceX Starlink potrà essere realizzata sulla base di due configurazioni che comprenderanno quasi 30 mila satelliti. La prima proposta vede l'utilizzo di 29.988 unità mentre la seconda toccherà le 29.996.
Ci sono alcune differenze sul numero di satelliti in base ai piani orbitali con la prima che prevederà meno piani orbitali ma che saranno "più affollati" con al massimo 120 unità. La seconda configurazione invece sarà più "granulare" occupando più piani orbitali complessivi ma con meno satelliti per piano orbitale (al massimo 50 unità).
La quota minima della prima configurazione toccherà i 340 km mentre nella seconda si arriverà fino a 328 km. L'altitudine massima invece sarà pari rispettivamente a 614 km per entrambe. La configurazione considerata "primaria" è la configurazione 1.
Per avere le concessioni necessarie, la società ha anche dovuto assicurare il deorbiting sicuro per i nuovi SpaceX Starlink. In generale, il deorbiting passivo (nel caso il satellite non dovesse più rispondere completamente) è mediamente inferiore a quattro anni. Ovviamente in base all'altitudine e all'inclinazione orbitale ci sono grandi differenze: si va dalle due settimane ai 3,43 anni per la configurazione 1 agli 11 giorni fino ai 3,43 anni per la configurazione 2.
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21 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoE Galileo ?
Ovvero una delle più grandi "spese matte" autorizzate dalla EU come "rimedio da tutti i mali del GPS" ??
E Galileo ?
Ovvero una delle più grandi "spese matte" autorizzate dalla EU come "rimedio da tutti i mali del GPS" ??
spese folli... sai dipendere da sistemi di mappatura di altri stati non è proprio
una mossa strategica
E Galileo ?
Ovvero una delle più grandi "spese matte" autorizzate dalla EU come "rimedio da tutti i mali del GPS" ??
Come paragonare un'auto con una betoniera.
Una rete satellitare (32.000 satelliti) a max 614Km di quota per la connessione internet con una rete satellitare (30 satelliti) a 24.000 Km di quota per la geolocalizzazione.
Uguale.
sono piccoli, si dovrebbero tranquillamente disintegrare in atmosfera
non so perchè ma la sensazione che qualcosa prima o poi andrà storto mi resta
È ovvio che prima o poi qualcosa va storto, proprio per questo hanno preso adeguate contromisure per mitigare i danni.
Tutti i satelliti deorbitano comunque in tempi relativamente brevi, sono sufficientemente piccoli e costruiti per garantire che si distruggano e brucino completamente in volo durante il rientro (incluse le parti metalliche).
Semmai i veri problemi sono geopolitici/geostrategici visto che Starlink permette di trapanare in modo massiccio i firewall di Cina, Russia e chiunque altro pensi di poter isolare o "spegnere" la propria infrastruttura internet nazionale.
E non parliamo di tutte le possibilità di attacco e difesa che apre.
Se Musk dimostrerà che Starlink è anche solo "quasi" economicamente sostenibile, la Cina metterà in orbita una costellazione analoga (il resto del "quasi" lo metteranno finanziamenti/contratti delle F.A. della RPC).
La fine dell'era astronomica
Per quanto mi riguarda, bastavano una manciata di satelliti per offrire internet ad una velocità accettabile a tutti... Nessuno considera che la nuova space economy ci costerà la bellezza naturale del cielo notturno, dopotutto era l'ultima cosa quasi incontaminata rimasta al pianeta, ma la sublime intelligenza" umanaLa fine dell'era astronomica
Per quanto mi riguarda, bastavano una manciata di satelliti per offrire internet ad una velocità accettabile a tutti... Nessuno considera che la nuova space economy ci costerà la bellezza naturale del cielo notturno, dopotutto era l'ultima cosa quasi incontaminata rimasta al pianeta, ma la sublime "intelligenza" umana ora arriverà a distruggere anche questo....Devi effettuare il login per poter commentare
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