IBM investe su Linux ottimizzato per PowerPC

IBM ha deciso di investire nello sviluppo Linux in modo assai importante. Al Linux Technology Center di IBM, gli specialisti impiegati sono passati da 250 unità ad oltre 300
di Fabio Boneschi pubblicata il 16 Luglio 2003, alle 08:40 nel canale ProgrammiIBM
38 Commenti
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Allora sei concorde con me nel dire che ai piani alti di IBM hanno preso una decisione non facile abbracciando il mondo open-source e finanziandolo cospicuamente, certo che ne ha anche un ritorno economico, ma donare alla comunity gran parte delle conoscenze oltre che molti $ non può essere che visto bene.Molte aziende di software ad oggi, stanno facendo o lo hanno già fatto, il porting di programmi che prima giravano su piattaforme proprietarie (Windows Unix) e nessuno dice che non ci guadagnano, si può guadagnare e bene con l'open source vendendo prodotti e servizi molto + personalizzabili per i clienti.
Taglio un discorso che potrebbe essere ben + lungo e comunque viva IBM quando prende decisioni di questo calibro.
x the_joe
Assolutamente d'accordo.Aggiungo solo che hanno preso quella decisione consci del fatto che se vuoi investire seriamente nell'Open Source non puoi considerarlo un carrozzone da puoi salire o scendere a piacere.
E sono stra-convinto che abbiano cominciato ad avere ricavi importanti già da un po', tant'è che ci stanno investendo ancora di più non solo come soldi ma anche come immagine.
Anche il ramo 2.4 "puro" (chiamato Vanilla) del kernel non e' mantenuto da Linus, ma da un brasiliano diciannovenne (l'ottimo Marcelo Tosatti).
Non so quanti anni ha ma visto in foto ne dimostrava di più...
rikyxxx
Boh, forse si!
Sara' perche' perde il sonno dietro al kernel....
Comunque per continuare il discorso di Nicgalla, io ho paura che nelle scuole dove vengono installate aule informatiche completamente windows, i bambini non imparino ad utilizzare web e posta elettronica, ma IE ed outlook........
Ottimizzazione e algoritmi
Ultimamente nelle news, spesso si da enfasi all'ottimizzazione del kernel di linux. Eppure c'e' gente che continua a considerare questa caratteristica trascurabile. Forse hanno ragione loro. Se il software fosse ottimizzato saremmo costretti a tenerci il solito computer per molto tempo. Invece e' piu' bello cambiare macchina ogni anno. Ci viene incontro windows che contribuisce a fare in modo che la cpu del momento non possa essere sfruttata appieno.
Uffaa...ma che vuol dire per voi software ottimizzato? o un kernel ottimizzato? C'è sempre questa diatriba 'Windows non ottimizzato' vs 'Linux ottimizzato'. Ora, nessuno di noi può esprimere il benchè minimo parere a riguardo perchè nessuno ha mai visto i codici di windows. Non credo affatto che i programmatori windows scrivano codice male apposta per renderlo più lento. Qui sembra che i programmatori linux per calcolare y = sin(x) usano "y = sin(x)" mentre quelli windows usano "y = log (exp(sin(x)))". A me windows va veloce e ad essere proprio onesto (con me stesso soprattutto) si carica prima XP di Kde 3.1.1.
Che macchina ho? un Athlon @ 700 MHz su Asus k7v e dopo che ho installato xp non mi è mai saltato in mente l'idea di cambiare alcunchè. Visto che crono alla mano devo aspettare solo 5 secondi in più del tempo che impiegava win 98se. Forse perchè non conta tanto l'ottimizzazione del codice ma la velocità di trasferimento dall'Hd e il suo tempo di accesso.
A dirla proprio tutta, l'ottimizzazione del codice è necessaria quando si ha a che fare con dei loop o algoritmi particolari (e per alcuni non c'è ottimizzazione) e si può essere costretti a scrivere tutto in Assembly. E te lo dice uno che ci ha passato le nottare a provare e ottimizzare. In ogni caso onore al merito (e al genio) di Ingo Molnar che è riuscito a creare uno scheduler o(1). Ma non ha ottimizzato il codice esistente che era e rimarrà sempre un o(N). Ha ideato un nuovo algoritmo.
x sheijtan
E' vero che alcuni compilatori generano codice più efficiente (non più ottimizzato), l'ho sperimentato verificando (sotto win) il compilatore borland e il gcc, ma i risultati sotto linux mostravano solo un lieve miglioramento della velocità e ciò non giustifica la migrazione verso un'altra piattaforma. Se l'algoritmo è o(n^3) resta tale per entrambi i sistemi.
secondo me tra poco anche Linux si pagherà
Non penso proprio.
E' un po' come con i tecnici UNIX dieci anni fa...praticamente impossibili da trovare.
Io ho paura che nelle scuole, anche elementari visto la nuova riforma, saranno approntate aule informatiche SOLO con Windows... e poi voglio vedere quanto imparano... I responsabili di laboratorio sono spesso degli incompetenti (se fossero bravi si sarebbero impegnati in un lavoro meglio retribuito e gratificante) e le maestre saranno preparate in tempo?
Basti solo dire che la famosa ECDL (che ho fatto tre anni fa) era ed è basata esclusivamente su nozioni di sistemi proprietari... bah...
Hai mai provato a dare un'occhiata al codice che generano i compilatori Intel? Non credo.
Non sono compilatori open source, ma generano quasi sempre il miglior codice per la piattaforma x86...
Comunque resto d'accordo con OninO: la differenza, poi, la vediamo cronometro alla mano. Se è poca, per quanto "ottimizzato" possa essere il codice per Linux, vale la pena muovere il mondo e cambiare tutto?
Se ci trovassimo davanti a cambiamenti SEMPRE consistenti, il discorso sarebbe diverso. Ma non è così...
Poi anche le distribuzioni Linux che IBM vende con il server si pagano (sia noi che IBM)
OninO: è proprio lì il punto...a parità di complessita (e soprattutto con complessità alte) la differenza fra un codice scritto male e uno scritto bene si amplifica enormemente... Se per fare il ciclo più inerno il programma A ci mette 1 ms meno del programma B...con 1000 dati in ingresso e una complessita O(n^3)...alla fine la differenza sarà di 1000000 secondi... Chiaramente dipende dalla durata se questa differenza si noterà o meno...
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