Acrobat Reader 7 per Linux e Remote Approach

Dopo un lungo periodo di latitanza Adobe è tornata ad occuparsi degli utenti Linux rilasciando la versione 7 di Acrobat Reader che al momento pare molto apprezzata dagli utenti. Alcune funzionalità integrate preoccupano i "soliti" utenti assillati dal problema sicurezza, ma in questo caso forse i dubbi sono leciti.
di Fabio Boneschi pubblicata il 12 Maggio 2005, alle 17:37 nel canale ProgrammiAdobe
Dopo un lungo periodo di latitanza Adobe è tornata ad occuparsi degli utenti Linux rilasciando la versione 7 di Acrobat Reader che al momento pare molto apprezzata dagli utenti.
Alcune funzionalità integrate preoccupano i "soliti" utenti assillati dal problema sicurezza, ma in questo caso forse i dubbi sono leciti.
Una società definita Remote Approach ha presentato un'omonima tecnologia che permetterebbe di fatto di conoscere quanti e quali utenti hanno visionato un certo documento PDF.
Remote Approach non utilizza alcuna innovativa tecnologia ma sfrutta particolari "tag" e le tecnologie JavaScript comunemente utilizzate per la compilazioni di form in formato pdf.
Sono state condotte alcune prove con Acrobat 5, con alcuni software per sistemi Mac ed ovviamente con Acrobat Reader 7 ma solo con quest'ultimo le tecnologie Remote Approach hanno funzionato, ovvero hanno fornito al creatore del pdf un report completo sulle visualizzazioni del suo documento.
Acrobat Reader 7 viene fornito con le tecnologie JavaScript abilitate, l'utente quindi suo malgrato potrebbe ritrovarsi "tracciato" qualora sul suo sistema visualizzasse documenti pdf contenti i tag Remote Approach.
Disabilitando le funzionalità JavaScript si può ovviare al problema rinunciando però ad altri benefici disponibili; in alternativa a tutto ciò è possibile utilizzare software alternativi come ad esempio Kpdf, Xpdf.
Fonte: Lwm.net
Una società definita Remote Approach ha presentato un'omonima tecnologia che permetterebbe di fatto di conoscere quanti e quali utenti hanno visionato un certo documento PDF.
Remote Approach non utilizza alcuna innovativa tecnologia ma sfrutta particolari "tag" e le tecnologie JavaScript comunemente utilizzate per la compilazioni di form in formato pdf.
Sono state condotte alcune prove con Acrobat 5, con alcuni software per sistemi Mac ed ovviamente con Acrobat Reader 7 ma solo con quest'ultimo le tecnologie Remote Approach hanno funzionato, ovvero hanno fornito al creatore del pdf un report completo sulle visualizzazioni del suo documento.
Acrobat Reader 7 viene fornito con le tecnologie JavaScript abilitate, l'utente quindi suo malgrato potrebbe ritrovarsi "tracciato" qualora sul suo sistema visualizzasse documenti pdf contenti i tag Remote Approach.
Disabilitando le funzionalità JavaScript si può ovviare al problema rinunciando però ad altri benefici disponibili; in alternativa a tutto ciò è possibile utilizzare software alternativi come ad esempio Kpdf, Xpdf.
Fonte: Lwm.net
10 Commenti
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Boneschi è un mito!Cmq....
VOGLIAMO IL CANALE DI LINUX NEL MENU' DI SINISTRA!!!
Non mi piace la politica di suse di usare software commerciale closed di default.
Sottoscrivo la richiesta del canale linux nel menu di sinistra!
Ciaoo
poppler
freedesktop sta sviluppando poppler che dovrebbe essere un backend condivisio tra xpdf gpdf e kpdf per il rendering dei documenti pdf, in modo da unificare gli sforzi e per una possibile futura reinderizzazione del rendering su cairo.tempo fa avevo provato anche evince che non era male, ora son tornato a xpdf per quello che ho bisogno va piu che bene
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