Intel rispolvera Ice Lake per l'edge computing: ecco i nuovi Xeon D sino a 20 core

Intel rispolvera Ice Lake per l'edge computing: ecco i nuovi Xeon D sino a 20 core

Intel ha presentato i nuovi microprocessori Xeon D (D-1700 e D-2700) per l'edge computing e le "software-defined network. I nuovi SoC si basano sul progetto Ice Lake già visto in ambito server e mobile per aumentare le prestazioni e offre un ampio set di funzionalità a svariati settori industriali.

di pubblicata il , alle 07:01 nel canale Processori
IntelIce LakeXeon
 

Nei giorni precedente al Mobile World Congress 2022 di Barcellona, Intel ha annunciato i nuovi microprocessori Xeon D pensati per l'edge computing e le "software-defined network", ambiti dove serve un'elaborazione dei dati il più vicino alla fonte di origine, al contrario di quanto avviene nel caso del cloud computing.

Intel ha creato due famiglie di microprocessori chiamate Xeon D-2700 e Xeon D-1700. Questi SoC sono a tutti gli effetti delle soluzioni "Ice Lake" (Ice Lake-D in questa accezione), già viste nel settore server (Ice Lake-SP) e in quello mobile (Ice Lake-U/Y), basati sull'architettura Sunny Cove e prodotti con processo Intel 7 (10 nm).

La famiglia Xeon D-1700 scala fino a 10 core, mentre quella Xeon D-2700 si spinge fino a 20 core. Questo è possibile in quanto, nel primo caso, Intel si avvale di un die LLC (Low Core Count), il quale porta in dote anche tre canali di memoria DDR4 fino a 2933 Mbps rispetto ai due dei precedenti Xeon D-1600. Di conseguenza la capacità di memoria supportata sale fino a 384 GB.

Per quanto concerne lo Xeon D-2700, Intel sfrutta un die HCC (High Core Count) con interfaccia di memoria quad-channel DDR4 fino a 3200 Mbps. Nel migliore dei casi, è possibile indirizzare fino a 1 TB di RAM, mentre la precedente gamma D-2100 si fermava a 512 GB.

Le due nuove serie prendono il posto delle CPU "Hewitt Lake" presentate al Mobile World Congress di tre anni fa e, di conseguenza, basate su un'iterazione dell'architettura Skylake. L'aumento delle prestazioni che ne consegue è decisamente importante: Intel assicura miglioramenti medi superiori al 50% in diversi ambiti rispetto alla precedente generazione Xeon D. Per quanto riguarda il TDP, le soluzioni presentate vanno da 25 a 129 watt.

Al fine di rispondere alle specifiche necessità dei settori a cui si rivolgono, come quello dell'industria 4.0 o le reti vRAN, le nuove CPU integrano unità e istruzioni specializzate per l'accelerazione dei calcoli legati all'IA (AVX-512 e VNNI), della crittografia (Intel QuickAssist), offrono connettività Ethernet integrata e funzionalità come Intel Time Coordinated Computing (Intel TCC) e Time Sensitive Networking (TSN). Per quanto riguarda la sicurezza, i processori possono supportare anche Intel SGX (Intel Software Guard Extensions). In totale il sito Intel indica ben 36 modelli (SKU) differenti per caratteristiche tecniche, istruzioni supportate e funzionalità.

"Mentre l'industria entra in un mondo in cui tutto è definito dal software, Intel offre piattaforme programmabili per il networking e l'edge in modo da sostenere una delle trasformazioni più significative che il nostro settore abbia mai visto. Il nuovo processore Intel Xeon D è progettato per questo. Basato sulla collaudata e affidabile architettura Intel, questo processore è progettato per una vasta gamma di casi d'uso per liberare l'innovazione attraverso la rete e l'edge", ha dichiarato Dan Rodriguez, vicepresidente corporate del Network & Edge Group e general manager del Network Platforms Group.

I nuovi Xeon D nascono quindi per permettere a Intel di rafforzarsi ulteriormente in un ambito - quello delle infrastrutture di rete ed edge - che si stima raggiungerà un giro d'affari pari a 77 miliardi di dollari entro il 2026. Si reputa infatti che "oltre il 50% dei dati saranno creati e processati al di fuori dei datacenter tradizionali entro il 2025". A detta di Intel più di 70 aziende stanno lavorando su progetti che usano i più recenti processori Intel Xeon D, tra cui Cisco, Juniper Networks e Rakuten Symphony.

1 Commenti
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CrapaDiLegno25 Febbraio 2022, 12:18 #1
Arriva Grace, ragazzi, e questi stanno cercando di rispolverare la precedente architettura in grado di fare calcoli AI in maniera patetica per prendere un posticino prima dell'invasione delle soluzioni ARM.

Senza una architettura dedicata al calcolo delle AI la vedo dura, molto dura, sopratutto se si parla di soluzioni che non devono consumare 1000W per decidere se accendere i meno una lampadina.

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