Provare i vestiti senza mai uscire di casa: presto sarà possibile grazie all'IA

Provare i vestiti senza mai uscire di casa: presto sarà possibile grazie all'IA

Google sta introducendo nuovi strumenti per la prova virtuale degli abiti e migliorando gli alert dei prezzi su Shopping. Le tecnologie di corrispondenza visiva e machine learning trasformeranno l'esperienza d'acquisto online con funzioni più precise e personalizzate.

di pubblicata il , alle 16:31 nel canale Web
Google
 

Google sta investendo come non mai in IA e datacenter, e sta per implementare nuove funzionalità di shopping supportate da intelligenza artificiale. L'azienda californiana ha implementato una serie di strumenti destinati a modificare il modo in cui gli utenti esplorano e acquistano prodotti online, concentrandosi principalmente su tre aree specifiche: la prova virtuale di abbigliamento, la gestione degli alert sui prezzi e la generazione di contenuti ispiratori per outfit e arredamento.

Strumenti AI per lo shopping Google

La funzione di prova virtuale, precedentemente disponibile come esperimento limitato attraverso Search Labs, ora è funzionante negli Stati Uniti su scala nazionale. Gli utenti possono caricare una fotografia a figura intera e utilizzare algoritmi di machine learning per visualizzare come appariranno indossando specifici capi di abbigliamento. Il sistema opera attraverso Google Search, Google Shopping e Google Immagini, accedendo a miliardi di articoli presenti nello Shopping Graph dell'azienda.

Google annuncia tanti miglioramenti nell'esperienza di acquisto

L'aggiornamento del sistema di notifiche sui prezzi rappresenta un elemento significativo dell'espansione. Gli utenti americani possono specificare parametri dettagliati come taglia, colore e fascia di prezzo desiderata quando attivano la funzione "traccia prezzo". Lo Shopping Graph, che contiene prodotti e prezzi provenienti da tutto il web, monitora costantemente le variazioni e invia notifiche quando vengono rilevate offerte corrispondenti ai criteri impostati.

L'implementazione di tecnologie di corrispondenza visiva rappresenta un ulteriore sviluppo programmato per l'autunno: gli utenti potranno generare ispirazioni per abbigliamento e arredamento direttamente attraverso la modalità AI, specificando query come "vestito verde per festa in giardino" o "idee design camera da letto". Il sistema utilizzerà i 50 miliardi di prodotti presenti nel database per mostrare inserzioni corrispondenti alle ricerche visive.

Le nuove funzionalità si basano su architetture di deep learning capaci di analizzare caratteristiche visive complesse e di elaborare corrispondenze tra immagini caricate dagli utenti e prodotti disponibili nel catalogo. L'integrazione tra diversi servizi Google permette un'esperienza d'uso uniforme attraverso piattaforme multiple, dalla ricerca tradizionale alle immagini fino agli strumenti di shopping dedicati, espandendo l'affidabilità dei risultati proposti.

Al momento, l'espansione territoriale di queste tecnologie è limitata agli Stati Uniti. Una cosa, però, è chiara: Google vuole consolidare la propria posizione nel settore dell'e-commerce, offrendo strumenti che riducono l'incertezza tipica degli acquisti online, soprattutto nel settore dell'abbigliamento dove la prova fisica risulta determinante per le decisioni d'acquisto.

7 Commenti
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Cappej24 Luglio 2025, 16:36 #1
BOIA... che batosta per il settore dell'indotto moda e arredamento.
Fotografi, ritoccatori ecc...
quello che scoccia è che le aziende non spenderanno meno ma semplicemente incasserà Google al posto del fotografi o altri player locali...
Peccato altro lavoro che sparisce, soprattutto di piccoli
IMHO
Ripper8924 Luglio 2025, 16:55 #2
il problema nel provare i vestiti è la "vestibilità" sul proprio corpo.
Quella puoi simularla ben poco, senza contare poi il feedback che ti dà.
Alodesign24 Luglio 2025, 17:14 #3
Originariamente inviato da: Ripper89
il problema nel provare i vestiti è la "vestibilità" sul proprio corpo.
Quella puoi simularla ben poco, senza contare poi il feedback che ti dà.


Diciamo che puoi capire se ti piace o meno sul tuo corpo.
Poi un giro in negozio per vedere se non fa le pieghe.
Mo4224 Luglio 2025, 18:01 #4
Originariamente inviato da: Ripper89
il problema nel provare i vestiti è la "vestibilità" sul proprio corpo.
Quella puoi simularla ben poco, senza contare poi il feedback che ti dà.


Sottovaluti la pigrizia. Al massimo faranno un reso e cambieranno capo.
agonauta7824 Luglio 2025, 19:35 #5
Fosse così semplice basterebbe prendere sempre la stessa taglia
Scarpe e vestiti o li provi di persona o perdi tempo
D4N!3L324 Luglio 2025, 22:09 #6
Originariamente inviato da: Ripper89
il problema nel provare i vestiti è la "vestibilità" sul proprio corpo.
Quella puoi simularla ben poco, senza contare poi il feedback che ti dà.


Infatti, l'IA tende sempre a far sembrare tutto perfetto. Anche piccole modifiche a cui non fai caso ma che fanno sembrare il prodotto molto diverso da come sarà nella realtà.

Al massimo per provare delle pettinature può andare ma dei vestiti la vedo più difficile. Da tutte le prove che ho fatto/tutorial che ho visto il risultato non è mai sufficiente a dare un valida risposta.
Cappej25 Luglio 2025, 07:34 #7
Originariamente inviato da: Mo42
Sottovaluti la pigrizia. Al massimo faranno un reso e cambieranno capo.


Pigrizia, consumismo spinto, facilità di acquisto/reso, prezzi da fame del pronto moda cinese, esperienza ludica (passo un pomeriggio a provarmi roba sdraiato/a sul letto in camera... alla fine qualcosa compro di sicuro)
Purtroppo le variabili sono tante e a loro favore.
Io credo che nel lungo, purtroppo, la pagheremo
I marchi del lusso non hanno bisogno di un softwaraccio del genere, ma chi vende online robaccia a 2 lire, si...
IMHO

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