Roundup schede madri 875P Canterwood

Le prime 4 schede madri 875P giunte in redazione sottoposte ai tradizionali test prestazionali: Abit IT7-G, Asus P4C800, Chaintech 9CJS Zenith e Intel D875PBZ. Ottime prestazioni complessive, ricche dotazioni accessorie e grande solidità per il nuovo chipset Intel
di Paolo Corsini pubblicato il 12 Maggio 2003 nel canale Schede Madri e chipsetIntelASUS
Intel D875PBZ: bios
La scheda madre Intel utilizza bios Award e non prevede funzionalità per il tweaking del processore; ciò nonostante è possibile variare manualmente numerosi timings di accesso della memoria, segno di come anche Intel stia fornendo ai vari utenti più appassionati la possibilità di utilizzare in modo attivo le impostazioni del bios delle proprie schede madri di fascia alta.
Abilitando l'Extended Configuration è possibile impostare i timings di accesso della memoria, come si nota dalla schermata del bios qui sopra riportata. I timings disponibili sono sostanzialmente gli stessi messi a disposizione dalle altre schede madri basate su chipset 875P Canterwood.
Il pannello di hardware moinitoring riporta 3 temperature di sistema, la velocità di rotazione di 3 ventole collegate agli appositi connettori tachimetrici e i principali voltaggi di alimentazione. Le informazioni riportate sono complete ma in altre schede madri sono resi disponibili molti più dati.
Interessante notare come Intel permetta di variare manualmente la frequenza di lavoro della memoria DDR; quando on board è montata una cpu Pentium 4 con bus a 800 Mhz si possono selezionare i rapporti di funzionamento di 1:1 (400 Mhz), 5:4 (333 Mhz) e 3:2 (266 Mhz) così da adeguare la frequenza di lavoro della memoria ai moduli utilizzati. Il divisore 5:4, in abbinamento alla frequenza di bus Quad pumped di 800 Mhz, fa operare la memoria non a 333 Mhz ma a 320 Mhz; si tratta di una limitazione del chipset comune anche alle altre schede madri in prova in queste pagine.