Bitcoin e criptovalute, qualche osservazione su sicurezza e implicazioni legali

Nel 2014 le criptovalute hanno catalizzato l'attenzione del grande pubblico e i Bitcoin sono diventati la moneta digitale più conosciuta anche al di fuori del mondo degli addetti ai lavori. Il Clusit, all'interno del Rapporto 2015, offre un approfondimento su questo fenomeno che vuole osservare più da vicino gli aspetti legati alla loro sicurezza e ai risvolti legali
di Andrea Bai pubblicato il 23 Giugno 2015 nel canale SicurezzaAltri risvolti giuridici, in attesa di una regolamentazione
A livello internazionale le criptovalute non hanno ancora ricevuto un preciso inquadramento giuridico. Le uniche eccezioni significative sono la Germania, che le riconosce come unità di scambio per transazioni private, e paesi come Cina, Thailandia e Corea del Sud dove sono espressamente vietate. In tutto il resto del mondo le criptovalute vengono tollerate in attesa di una disciplina specifica. Il processo di regolamentazione che i legislatori si troveranno ad affrontare verterà principalmente sull'analisi di due elementi peculiari dei Bitcoin e delle criptovalute in genere, ovvero la loro immaterialità e l'anonimato che sono in grado di fornire.
L'immaterialità delle criptovalute pone sin da subito interessanti interrogativi sulla possibilità di configurare l'eventuale reato di furto di Bitcoin. Per sua natura, il furto, implica la presenza di una cosa mobile altrui, tra le quali non è possibile far rientrare una moneta virtuale. Sulla base di quanto già detto nelle pagine precedenti, il furto di criptovaluta, che è comunque una transazione tra due wallet, implica necessariamente la sottrazione della chiave privata affinché con essa sia possibile scrivere la "transazione dolosa" nella blockchain.
Alla luce di questa considerazione diventa più semplice delineare l'eventuale reato di furto di bitcoin, che può essere riconducibile in realtà ad altre tipologie di reato come la truffa, la frode informatica o l'accesso abusivo al sistema telematico. L'attuale ordinamento giuridico è, pertanto, già in grado di dare una risposta al problema.
Anche l'anonimato rappresenta un elemento importante di considerazione poiché può fungere da presupposto al reato di riciclaggio. E' comunque opportuno precisare che l'anonimato non è una caratteristica strettamente intrinseca del sistema bitcoin, in quanto l'analisi della blockchain consente di tracciare tranquillamente tutti i trasferimenti della criptovaluta. Il problema è invece di ordine pratico, in quanto spesso lo scambio di valute digitali avviene mediante l'utilizzo di strumenti informatici (Tor, ad esempio) pensati appositamente per anonimizzare le attività compiute sulla rete.
A livello nazionale le normative antiriciclaggio non sono sufficienti quando si pone l'attenzione sulle criptovalute. Il Decreto Legislativo 231/07 impone una serie di obblighi a determinate categorie di soggetti ben delineate in vari articoli della norma, in nessuna delle quali però riesce a rientrare alcuno dei soggetti che attualmente operano nel mondo delle criptovalute.
Già nel corso del 2012 la Banca Centrare Europea ha espresso preoccupazione verso l'incertezza legale e giuridica che circonda le criptovalute e come, proprio a causa di questa incertezza, esse possano essere sfruttate a scopi illeciti. Sin da allora, pur a fronte di una impressionante crescita del fenomeno, poco o nulla è stato fatto. A fronte delle osservazioni espresse nell'approfondimento del Clusit è senza dubbio auspicabile che le attività di regolamentazione possano prendere il via il prima possibile allo scopo di non frenare o ostacolare la crescita del fenomeno e di, contemporaneamente, limitare il potenziale di utilizzo illecito.
136 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAl di la che se non funzionasse negli ambienti criminali (che criminale non vuol dire che sia poi presente una vittima, come nel fumarsi una canna o prostituirsi), allora vorrebbe dire che non funziona, ma appunto al di la di questo:
- Zero o quasi costi di transazione
- Nessuna barriera (basta connessione internet)
- Nessuna burocrazia
- Nessun controllo e blocchi di conti da parte di terzi
- Nessuna creazione di soldi dal nulla da passare ad amici/stati corrotti
- Inflazione controllata, prestabilità, e tendente a zero.
Questo considerandola semplicemente come moneta, e come tale servirà ad essere un alternativa per fare a meno delle banche e magari anche degli stati.
- Zero o quasi costi di transazione
- Nessuna barriera (basta connessione internet)
- Nessuna burocrazia
- Nessun controllo e blocchi di conti da parte di terzi
- Nessuna creazione di soldi dal nulla da passare ad amici/stati corrotti
- Inflazione controllata, prestabilità, e tendente a zero.
Questo considerandola semplicemente come moneta, e come tale servirà ad essere un alternativa per fare a meno delle banche e magari anche degli stati.
Aspetti positivi un po' tirati per i capelli. Poi ci sono quelli negativi.
Ma anche se non ce ne fossero, continuo a non vedere perche' preferire pagamenti in bitcoin a quelli in altre forme certamente piu' comode, diffuse e sicure. Tu mi pare sia un sostenitore di queste valute elettroniche. Perche'? Cioe' a parte gli aspetti filosofici, che vantaggi ne hai tratto concretamente?
Ma anche se non ce ne fossero, continuo a non vedere perche' preferire pagamenti in bitcoin a quelli in altre forme certamente piu' comode, diffuse e sicure. Tu mi pare sia un sostenitore di queste valute elettroniche. Perche'? Cioe' a parte gli aspetti filosofici, che vantaggi ne hai tratto concretamente?
è come chiedere perchè preferire l'opensource al closed source.
bitcoin è opensource e decentralizzato
le valute fiat sono "closed source" e centralizzate.
dubbi
Quante panzane sento sui bitcoin. Non voglio demonizzarli avranno i loro aspetti positivi, ma giusto per chiarire alcune cosette:-segretezza: decidetevi, un giorno apro un articolo sull'ipotetica eliminazione del contante e vedo decine di commenti stile "sì,tutto tracciabile, eliminiamo definitivamente l'evasione!". Il giorno dopo leggo un articolo sui bitcoin "sì, evviva, tutto segreto eliminiamo le banche e lo stato!". Decidetevi vi prego.
-inflazione: dire che i bitcoin eliminano l'inflazione significa non avere idea di come funziona la vita economica di una società (non importa che sia capitalistica o meno, l'inflazione esisteva anche 2000 anni fa). Fermo restando che è assodato che un minimo di inflazione fa bene ad un sistema economico, pensateci: guardate quel grafico, dove in un anno il valore dei bitcoin oscilla da 100 a 1000 a 200 dollari. Questa non è inflazione/deflazione? Significa che un giorno con un bitcoin posso comprare 1 uovo, poi 10, poi di nuovo 2. Se non vi basta, immaginate: inondazione nel sudest asiatico come qualche anno fa, la produzione di hard disk crolla. La domanda è eccessiva, quindi il prezzo degli hdd sale. Non è inflazione? Altro esempio. L'opec decide di chiudere i rubinetti per aumentare il prezzo del petrolio. Il prezzo quindi sale. Non è inflazione? Tra l'altro la BCE ha come missione primaria il contenimento dell'inflazione regolando la quantità di moneta esistente per tenerla su un 2-3% o giù di lì, difatti da quando esiste l'€ l'inflazione è sempre stata su un 1-5% il che si traduce in grande stabilità (guardate la storia della Lira dell'ultimo secolo in confronto, nel 1974 era al 20% ad esempio). Non esistendo un'autorità centrale nei bitcoin, perdi la possibilità di regolare la quantità di circolante esistente.
Poi il discorso inflazione e sovranita' monetaria aprirebbe ulteriori scenari poco attinenti a questo forum. Diciamo pure che quelli che vengono spacciati per vantaggi in realta' spesso non lo sono affatto, anzi.
Infatti chiedevo non tanto questo, ma le ragioni per cui una persona dovrebbe preferire l'utilizzo di queste monete (che poi anche questa definizione e' un po' tirata), rispetto ad altri strumenti di pagamento in qualsivoglia valuta. Ecco, questo non riesco proprio a capirlo, al di la delle lotte ideologiche.
adesso che molti hanno smesso, l'interesse andra' a calare.
mi possono dire "segretezza, opensource, liberta'", ma il vero motivo per il cui il bitcoin e le altre "valute" sono andate avanti, e' la possibilita', molto teorica, di arricchirsi.
Quindi non esiste che perchè il dollaro è forte e l'euro è debole allora mi spariscono dei soldi se compro all'estero.
Poi non c'è inflazione artificiale e costante come nelle monete normali, dove gli stati generano inflazione apposta per fare giochini con i debiti. Inflazione, quella cosa che si mangia i risparmi, detta anche svalutazione.
Sono solo soggetti a fluttuazioni di valore in base a quanti la usano, quindi a parte il picco enorme di valore all'inizio di tutto il valore non dovrebbe cambiare in modo drastico una volta che si è stabilizzato tutto.
Se mancano regolamentazioni non è colpa dei bitcoin ma degli stati che se ne stanno strafregando.
Se per esempio mettessero come fuorilegge quel giochino che usano per far perdere le tracce della transazione (portafogli condiviso o giù di lì
I registri sono pubblici, sono la block chain.
E addio bitcoin per la criminalità.
Se vedi l'andamento generale dall'inizio, c'è stato UN picco iniziale (causa gold rush) e ora si sta stabilizzando.
L'inflazione è cambiamento del valore della moneta, non del prezzo del prodotto.
E la RAM... senza la BCE adesso i prezzi sarebbero assurdi... aspetta che guardo... ehi ma sono assurdi! Cosa fa la BCE?
L'inflazione è artificiale, causata dagli stati stessi che stampano più moneta per compensare le falle del sistema economico capitalista e fare giochini (ne hanno fatti tanti in passato).
La BCE li costringe a stare buoni. Per stati come l'italia dove l'inflazione parava il didietro a molti, non è un bene, ma è un bene per la germania invece.
Nel caso dei bitcoin l'inflazione come concepita tradizionalmente non esiste. Il valore dei bitcoin è dato da quanti li usano. Quindi se una quantità molto rilevante di gente smette di usarli il valore cala, se il contrario aumenta.
Le cose non sono cosi' semplici come credi. Purtroppo questo e' il bello ed il brutto dell'oceano di informazioni che offre il web, spesso costituito da fregnacce colossali. Facile che in futuro cio' causera' danni economici anche rilevanti.
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Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".