Bitcoin e criptovalute, qualche osservazione su sicurezza e implicazioni legali

Bitcoin e criptovalute, qualche osservazione su sicurezza e implicazioni legali

Nel 2014 le criptovalute hanno catalizzato l'attenzione del grande pubblico e i Bitcoin sono diventati la moneta digitale più conosciuta anche al di fuori del mondo degli addetti ai lavori. Il Clusit, all'interno del Rapporto 2015, offre un approfondimento su questo fenomeno che vuole osservare più da vicino gli aspetti legati alla loro sicurezza e ai risvolti legali

di pubblicato il nel canale Sicurezza
 

Bitcoin, la moneta del Dark Web?

Una serie di episodi criminosi accaduti lo scorso anno e che hanno visto, a vario titolo, il coinvolgimento dei Bitcoin ha portato spesso ad associare le criptovalute al mondo del cybercrime e alle sinistre pieghe del Dark Web.

Sebbene per la loro natura (decentralizzazione, anonimato, impossibilità fattiva di sequestrare un wallet fin quando la sua chiave viene mantenuta al sicuro) le criptovalute possano rappresentare un mezzo di pagamento particolarmente ideale per la commissione di illeciti, è comunque opportuno evitare di demonizzare la moneta elettronica a prescindere, in quanto racchiude potenzialità interessanti nel futuro dei pagamenti digitali.

E' pur vero, però, che i Bitcoin sono attualmente particolarmente amati dal mondo criminale, anche per via della elevata facilità con cui permettono di riciclare denaro sporco. In questo caso non si parla solamente degli immancabili servizi di riciclaggio presenti nel Dark Web o di siti di gioco d'azzardo online, ma anche di funzioni che vengono offerte direttamente dai servizi di cambio Bitcoin.

Questo è possibile per via di un meccanismo previsto dal sistema Bitcoin e chiamato shared coin o coinjoin: si tratta di una modalità di trasferimento che permette di mescolare ripetutamente la propria transazione con quella di altri utenti affinché si perdano le tracce della transazione anche a seguito di un'attenta analisi della correlazione tra indirizzi Bitcoin.

Ma in termini di attività illecite i Bitcoin hanno visto, specie nell'ultimo anno, anche un altro tipo di impiego. Recentemente si è infatti verificato un aspro intensificarsi delle ondate dei cosiddetti Ransomware, ovvero malware il cui scopo è quello di cifrare tutti i dati contenuti nel PC dell'utente e chiedere un riscatto (ransom) proprio in Bitcoin, in cambio della chiave per decifrare i dati in "ostaggio".

 
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