Tethering gratuito su Android? Possibile grazie ad un'app

Tethering gratuito su Android? Possibile grazie ad un'app

Grazie a ClockworkMod Tether è possibile sfruttare il proprio piano dati mobile per navigare anche con il PC in modalità tethering, a patto che il telefono sia collegato via USB al sistema. L'applicazione, al momento ancora in fase beta, sembra aprire interessanti scenari di utilizzo, oltre a portare qualche grattacapo agli operatori telefonici

di , pubblicato il nel canale Programmi
Android
 
125 Commenti
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magicken04 Gennaio 2012, 16:08 #11
ma come fanno a dire "con questa tariffa puoi navigare solo dal cellulare" ?!?
E che significa?? E se metto allora quella stessa scheda in un portatile con modulo 3G? Che succede? E' assurdo! Se mi dai la possibilita' di navigare a X euro non te ne deve fregare ( tu compagnia telefonica) dove diavolo la metto!
niciz04 Gennaio 2012, 16:12 #12
credo di non aver capito..
quando io collego il mio smartphone al pc mi chiede il telefono stesso se voglio condividere la connessione 3G con il pc quindi è un operazione che fa gia di default android no?

domanda da ignorante: se dovessi avere il telefono connesso al wi-fi potrei collegare il telefono al pc con USB e connetterlo tramite questo metodo?
MetalKnight04 Gennaio 2012, 16:20 #13

boh...

da felice possessore di htc, ho sempre usato il loro programma di sync che mi ha sempre permesso di fare tethering per il pc, in barba alla mobile internet di vodafone...

pensavo fosse la normalità anche per gli altri terminali android!!
Yrrah04 Gennaio 2012, 16:21 #14
Non capisco il senso di questa applicazione... il tethering USB e wifi su Android lo faccio da una vita (e con cellulari di varie marche) senza costi aggiuntivi sul mio piano dati...
Cico the SSJ04 Gennaio 2012, 16:25 #15
mi sa che questa cosa funziona solo se hai un contratto che ti da traffico su apn wap.vodafone o simili.

con apn che prevedono il normale utilizzo web il tethering standard di android dovrebbe andare senza problema alcuno. giusto?


non sapevo che ci fosse questo blocco. per fortuna ho lasciato vodafone tempo fa.. e wind per ora non sembra voler fare porcate simili
Dave8304 Gennaio 2012, 16:37 #16
Originariamente inviato da: Cico the SSJ
mi sa che questa cosa funziona solo se hai un contratto che ti da traffico su apn wap.vodafone o simili.

con apn che prevedono il normale utilizzo web il tethering standard di android dovrebbe andare senza problema alcuno. giusto?


non sapevo che ci fosse questo blocco. per fortuna ho lasciato vodafone tempo fa.. e wind per ora non sembra voler fare porcate simili


Pure io tempo fa ho abbandonato Vodafone per provare Wind, nonostante sia sempre stato bene in Vodafone. Tuttavia con Wind mi sono trovato malissimo con la navigazione, ogni volta che entravo in un locale era un incubo. Pochi mesi e sono tornato a Vodafone.
frankie04 Gennaio 2012, 16:49 #17
Da quel che ho capito per gli operatori i dati non son sempre dati, e il mio O1 me lo conferma:
APN:
Accesso internet da cellulare
mobile.vodafone.it
Tethering internet
web.ominitel.it

Poi ci son tariffe e tariffe.

quello che mi chiedo, non basterebbe per gli operatori considerare dati i dati?
E iPhone, anche con esso è possibile fare tethering?

Mi sa che la soluzione migliore rimane ancora il wifi dove possibile e un AP 3G con piano apposito.
Tasslehoff04 Gennaio 2012, 16:57 #18
Premetto che in fatto di smartphone la mia ignoranza è sterminata e ancora oggi ritengo che il mio vetusto Nokia N70 sia fin troppo avanzato per il mio utilizzo.

Detto questo non capisco la distinzione tra NAT e proxy che viene citata nell'articolo.
Da come viene descritto sembra che se l'applicazione utilizzasse il NAT (e quindi di fatto usasse lo smartphone come router) allora il traffico verrebbe rilevato come tethering (quindi bloccato o sottoposto a nuova tariffa), invece agendo da proxy il traffico viene rilevato come proveniente dallo smartphone e quindi incluso nel monte traffico dell'offerta per smartphone.

In linea teorica se il dispositivo funzionasse da router e utilizzasse il NAT l'operatore come potrebbe mai distinguerlo dal normale traffico smartphone?
Voglio dire che questo utilizzo dello smartphone come proxy a me sembra una inutile complicazione, anche perchè potrebbe generare qualche problema con tutte quelle applicazioni che non digeriscono molto i proxy o che usano protocolli che il proxy non gestisce.

Di fatto l'unico modo per permettere all'operatore di accorgersi di un uso improprio si verifica se si utilizza lo smartphone come interfaccia di rete, insomma come terminal adapter ne più ne meno come si faceva con i TA ISDN, o comunque concettualmente simile a quanto si faceva con i modem tramite linee analogiche.
Ma nel caso in cui si configuri una rete dove:
[LIST]
[*]smartphone e pc sono semplici host (tramite una interfaccia di rete virtuale via usb oppure tramite interfacce di rete wifi) della stessa rete
[*]lo smartphone dispone di due interfacce (interna wifi/usb ed esterna TA 3G/HSDPA)
[*]lo smartphone agisce da router, attivando ip forwarding/masquerading e NAT
[/LIST]non vedo come un operatore mobile possa rilevare la cosa e porre qualche restrizione, di fatto l'interfaccia esterna maschera ogni traffico generato sulla rete interna.
Trovo che questa sarebbe una soluzione molto più pulita, efficiente, chiara e che permetterebbe di usare uno smartphone come router per diversi host e non soltanto un unico pc.

Insomma io non conosco gli smartphone e francamente non so che farmene, però questa che descrivo non mi sembra una configurazione o una topologia di rete così complessa, pensavo che qualcosa del genere fosse già stato fatto da secoli...
gianni187904 Gennaio 2012, 16:58 #19
sinceramente non mi pare nulla di nuovo, a parte che da froyo in poi usi il thetering via usb senza problemi oltre che wi-fi.

Basta andare a modificare l'apn dal proprio smartphone mettendo quello mobile al posto di quello web, nel caso di vodafone.
Cosa che si è sempre fatta come vodafone come altri operatori.

Unica cosa che fa questo programma ti imposta l'apn in automatico su quello mobile, ma non mi pare grossa fatica farlo manualmente, se l'apn è impostato su quello web.
HexDEF604 Gennaio 2012, 17:14 #20
Originariamente inviato da: Tasslehoff
Premetto che in fatto di smartphone la mia ignoranza è sterminata e ancora oggi ritengo che il mio vetusto Nokia N70 sia fin troppo avanzato per il mio utilizzo.

Detto questo non capisco la distinzione tra NAT e proxy che viene citata nell'articolo.
Da come viene descritto sembra che se l'applicazione utilizzasse il NAT (e quindi di fatto usasse lo smartphone come router) allora il traffico verrebbe rilevato come tethering (quindi bloccato o sottoposto a nuova tariffa), invece agendo da proxy il traffico viene rilevato come proveniente dallo smartphone e quindi incluso nel monte traffico dell'offerta per smartphone.

In linea teorica se il dispositivo funzionasse da router e utilizzasse il NAT l'operatore come potrebbe mai distinguerlo dal normale traffico smartphone?
Voglio dire che questo utilizzo dello smartphone come proxy a me sembra una inutile complicazione, anche perchè potrebbe generare qualche problema con tutte quelle applicazioni che non digeriscono molto i proxy o che usano protocolli che il proxy non gestisce.

Di fatto l'unico modo per permettere all'operatore di accorgersi di un uso improprio si verifica se si utilizza lo smartphone come interfaccia di rete, insomma come terminal adapter ne più ne meno come si faceva con i TA ISDN, o comunque concettualmente simile a quanto si faceva con i modem tramite linee analogiche.
Ma nel caso in cui si configuri una rete dove:
[LIST]
[*]smartphone e pc sono semplici host (tramite una interfaccia di rete virtuale via usb oppure tramite interfacce di rete wifi) della stessa rete
[*]lo smartphone dispone di due interfacce (interna wifi/usb ed esterna TA 3G/HSDPA)
[*]lo smartphone agisce da router, attivando ip forwarding/masquerading e NAT
[/LIST]non vedo come un operatore mobile possa rilevare la cosa e porre qualche restrizione, di fatto l'interfaccia esterna maschera ogni traffico generato sulla rete interna.
Trovo che questa sarebbe una soluzione molto più pulita, efficiente, chiara e che permetterebbe di usare uno smartphone come router per diversi host e non soltanto un unico pc.

Insomma io non conosco gli smartphone e francamente non so che farmene, però questa che descrivo non mi sembra una configurazione o una topologia di rete così complessa, pensavo che qualcosa del genere fosse già stato fatto da secoli...

del resto android e' un linux... quindi per fare un nat pulito sono 2 regole di iptables...

quindi me lo sono chiesto pure io come un operatore possa capire che stai facendo tethering... al volo l'unica cosa che mi veniva in mente era un check sul TTL dei pacchetti.. se si fa nat il TTL viene resettatto al valore di default o viene decrementato (e quindi se mi trovo lato operatore 2 TTL diversi capisco che uno sta facendo cose strambe?)?

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