Intel, nel 2005 il CEO Otellini voleva acquisire NVIDIA, ma il CdA rispose picche

Nel 2005 il CEO di Intel Otellini chiese al Consiglio di amministrazione l'ok per acquisire NVIDIA per una cifra intorno ai 20 miliardi di dollari. Il CdA, spaventato dall'entità dell'operazione e altri possibili problemi, disse di no. Oggi NVIDIA è la regina dell'intelligenza artificiale.
di Manolo De Agostini pubblicata il 25 Ottobre 2024, alle 07:01 nel canale Schede VideoIntelNVIDIA
Nel 2005 il CEO di Intel di allora, Paul Otellini, purtroppo deceduto nel 2017, propose al Consiglio di amministrazione della società di acquistare NVIDIA per una cifra intorno ai 20 miliardi di dollari. Oggi NVIDIA ha sfondato la valutazione di mercato di 3000 miliardi e 20 miliardi li fattura piuttosto facilmente ogni trimestre.
A raccontare questo aneddoto è il New York Times, citando due persone a conoscenza dei fatti. Oltre a Otellini, anche alcuni dirigenti di Intel ritenevano che le soluzioni di NVIDIA avrebbero dato ulteriore linfa al business dei datacenter. Tuttavia, il Consiglio di amministrazione si oppose, per diverse ragioni: si sarebbe trattata dell'acquisizione più costosa della storia di Intel e c'erano preoccupazioni sull'integrazione con il resto dell'azienda. Otellini non calcò la mano e la discussione sull'operazione terminò.
Per la serie "decisioni invecchiate male", oggi NVIDIA è il motore del boom dell'intelligenza artificiale, ambito che vede Intel in chiara difficoltà, con poche armi al momento con cui controbattere, se non Gaudi 3 come offerta a basso costo per chi non si può permettere gli acceleratori NVIDIA.
Chiaramente il CdA non poteva sapere cosa sarebbe successo una ventina di anni più tardi. Riteniamo poi che i timori sull'integrazione tra le due società non fossero campati per aria, o anche solo che Jensen Huang avrebbe accettato di farsi da parte. In secondo luogo, sappiamo cosa ha fatto NVIDIA da allora a oggi operando da sola, siamo sicuri che avrebbe compiuto lo stesso percorso sotto il controllo di Intel? Dubitiamo.
Il Consiglio di amministrazione di Intel ha invece appoggiò un progetto grafico interno, Larabee, di cui era responsabile l'attuale CEO Pat Gelsinger. Il progetto utilizzava l'ISA x86, in una sorta di ibrido tra CPU e GPU. Come noto, Larrabee fu poi cancellato dopo ritardi e problemi, e alcune delle sue tecnologie applicate in altri progetti. Oggi Intel è tornata nel settore grafico con l'architettura Xe e le proposte Arc, sebbene con poche fortune - se non le iGPU molto migliorate negli ultimi progetti.
NVIDIA domina nell'IA per pura fortuna? La sparata del CEO di Intel
Il mancato tentativo di acquisire NVIDIA non è l'unico treno perso - sempre con il senno di poi - da Intel sul cammino per l'IA. Nel 2017 e nel 2018, Intel ha avuto l'opportunità di acquistare una quota di OpenAI quando era ancora una piccola società di ricerca senza scopo di lucro. L'AD di allora, Bob Swan, scartò l'opzione ritenendo che i modelli di IA fossero ancora lontani dal raggiungere un mercato ampio e remunerativo.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoconsiderando il management di intel e le scelte fatte negli ultimi anni, ora avremmo gpu con la potenza di una 980 (forse) e/o nvidia fallita
bio
Se intel tira fuori un po di infrastruttura ben fatta, stabile e di facile utilizzo per l'IA basata sulle sue GPU, potrebbe facilmente mangiare parecchio spazio a nvidia
Faceva prima Huang a comprarsi Via
Detto questo, di quei tempi (più o meno) si rimpiango il numero di players:
PowerVR, Xgi, Matrox, Via...
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