La Stazione Spaziale Internazionale sarà fatta deorbitare nel 2031

La vita utile della Stazione Spaziale Internazionale è attualmente prevista fino al 2025. Ma la NASA e altre agenzie spaziali stanno puntando a prolungarla fino al 2030. Nel 2031 sarà invece fatta deorbitare nell'Oceano Pacifico.
di Mattia Speroni pubblicata il 03 Febbraio 2022, alle 07:41 nel canale Scienza e tecnologiaNASAJAXARoscosmosESA
24 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infola struttura della stazione non è pensata per certi stress, semplicemente si spezzerebbe.
Ora li chiamo subito.
purtroppo al momento attuale non è possibile fare di meglio, ma considerato che di stazioni spaziali ce ne sono state pochissime è un inquinamento molto ridotto.
probabilmente produce più spazzatura in un solo giorno una qualunque piccola cittadina con qualche migliaio di abitanti.
questo è un progetto scientifico di altissimo livello durato 30 anni, tutto sommato è un impatto ambientale più che accettabile.
niente o quasi di quello che produce l'uomo può essere definito ad impatto nullo, tutto sta nel valutare attentamente benefici e danni.
cambiarne destinazione d'uso migliorandola con l'aggiunta di altri moduli?
quello sarebbe fattibile
sprecare quel grosso quantitativo di moduli già lanciati non ha senso alcuno, lo rivendono dallo stato a soluzioni commerciali fatti per sfruttarli
anche solo come destinazione turistica, un hotel spaziale con una camera aggiuntiva fatta dai moduli della iss, guardate questa era la ISS
sarebbe un attrazione turistica vera e propria
oltre al fatto che credo che nessuno stato possa imporre il deorbitare tutta la iss, a sto giro i vari paesi es giappone, italia & co potrebbero reclamare i moduli uno ad uno per farne l'uso che più gli aggrada
no, purtroppo non sarebbe fattibile, la stazione è vecchia e non sarà più sicura a lungo. i materiali sottoposti alle condizione estreme dello spazio si deteriorano.
purtroppo non è riciclabile altrimenti ci avrebbero già pensato.
ed infatti per il turismo ci sono già aziende private che progettano nuove apposite stazioni, che forse in futuro verranno sfruttate anche dalla NASA.
gli altri paesi potrebbero anche reclamare l'uso dei propri moduli, ma purtroppo non essendoci alcun modo sensato di riportarli a terra non servirebbe a molto.
meglio farla cadere e distruggere nell'atmosfera che lasciarla priva di controllo a girare incontrollata in orbita terrestre con tutti i possibili problemi del caso.
non sono stati progettati per potersi staccare e muovere autonomamente, per farlo bisognerebbe progettare un nuovo shuttle ed inviarlo in orbita a catturare i moduli e poi spostarli uno per uno.
manovra molto costosa e complessa mai tentata dall'umanità prima d'ora.
purtroppo tutto quello che siamo abituati a considerare semplice e fattibile nella nostra quotidianetà sulla terra diventa enormemente più complesso nello spazio, anche se parliamo semplicemente dell'orbita bassa.
per tornare sulla terra qualcosa che è stata inviata nello spazio deve esser stata costruita appositamente, e questo la rende molto più costosa, pesante e difficile da lanciare. se avessimo voluto costruire una stazione con quelle caratteristiche non saremmo stati in grado d'inviarla nello spazio a causa del suo peso troppo elevato.
Le sollecitazioni continue provocano deterioramento strutturale che porterebbe a rotture impreviste tanto più frequenti quanto la durata di esposizione agli agenti deterioranti persiste.
Per chi volesse approfondire:
http://tesi.cab.unipd.it/28243/1/Te..._definitiva.pdf
Per i più pigri (tipo me
https://it.wikipedia.org/wiki/Fatica_(scienza_dei_materiali)
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