L'ISRO prosegue lo sviluppo di Pushpak, lo spazioplano riutilizzabile senza equipaggio

L'ISRO prosegue lo sviluppo di Pushpak, lo spazioplano riutilizzabile senza equipaggio

L'agenzia spaziale indiana ISRO sta proseguendo lo sviluppo di Pushpak, uno spazioplano riutilizzabile senza equipaggio che sarà impiegato in futuro per test nello Spazio seguendo quanto fatto da USA e Cina.

di pubblicata il , alle 20:39 nel canale Scienza e tecnologia
ISRO
 

L'India si vuole imporre come terza forza nel campo aerospaziale e lo ha dimostrato con la missione lunare Chandrayaan-3, che è stata un completo successo. Anche il progresso nello sviluppo della capsula Gaganyaan e la scelta degli astronauti indiani che la collauderanno l'anno prossimo è un segno importante (e ci potrebbe essere una collaborazione con la NASA). Il satellite XPoSat è stato anche il primo lancio del 2024, battendo sul tempo SpaceX e altre agenzie/società. Ma non è finita qui. L'ISRO sta sviluppando uno spazioplano senza equipaggio, Reusable Launch Vehicle o RLV, chiamato Pushpak che sarà impiegato per futuri test nello Spazio.

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Spazioplani come questo sono già realtà, come nel caso di Boeing X-37B (per gli USA) o un modello similare sviluppato dalla Cina in tempi più recenti. L'India punta ad avere nei prossimi anni un veicolo simile che possa fornire un mezzo riutilizzabile e meno complesso dell'orbiter di uno Space Shuttle, non dovendo trasportare persone e riducendone le dimensioni complessive.

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Secondo quanto riportato negli scorsi giorni il test conosciuto come LEX-03 (Landing EXperiment) che ha fatto seguito a LEX-01 e LEX-02, è stato un successo. Lo spazioplano senza equipaggio Pushpak è stato rilasciato da un elicottero militare a una quota di 4,5 km nella zona di Chitradurga. Lo scopo era provare questo veicolo in condizioni più complesse rispetto a quelle precedenti per conoscere i suoi limiti e testare i sistemi di bordo.

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Lo spazioplano ha effettuato in autonomia le manovre di allineamento con la pista di atterraggio, nonostante fossero presenti venti più forti in quota. L'atterraggio orizzontale è avvenuto con successo con una velocità di circa 320 km/h, che poi è stata ridotta grazie all'utilizzo prima di un paracadute, che l'ha ridotta a circa 100 km/h, per poi far entrare in funzione i freni completando la decelerazione. Durante LEX-03 è stata toccata una velocità prossima a quella di un rientro orbitale dallo Spazio ed è il test conclusivo di questo tipo. In futuro ci sarà una versione più grande che sarà utilizzata come secondo stadio del nuovo razzo spaziale riutilizzabile indiano (a due stadi) per ridurre ulteriormente i costi e migliorando la cadenza di lancio.

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