Un razzo spaziale SpaceX Falcon Heavy ha lanciato il satellite meteorologico GOES-U della NOAA

Un razzo spaziale SpaceX Falcon Heavy ha lanciato il satellite meteorologico GOES-U della NOAA

Grazie a un razzo spaziale SpaceX Falcon Heavy è stato lanciato il satellite meteorologico GOES-U (o GOES-19) che servirà alla NOAA per monitorare il meteo di un'ampia zona della Terra grazie al posizionamento in orbita geostazionaria.

di pubblicata il , alle 23:37 nel canale Scienza e tecnologia
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Nella serata di oggi, alle 23:26 (ora italiana), è stato lanciato dal Launch Complex 39A (LC-39A) del Kennedy Space Center in Florida il nuovo satellite meteorologico GOES-U della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration). Essendo un satellite che si posizionerà in orbita geostazionaria e avendo una massa importante di circa 5 tonnellate, comprensive del propellente per la durata di tutta la missione, il lancio è avvenuto grazie a un razzo spaziale SpaceX Falcon Heavy.

Il satellite Geostationary Operational Environmental Satellite-U (o GOES-19) fa parte della famiglia di satelliti meteorologico che operano sin dal 1975, con il primo di questa famiglia. Il lancio di GOES-U era previsto per l'inizio dell'anno ma un problema dovuto a una perdita di ossigeno dal booster centrale del razzo spaziale Falcon Heavy ha posticipato la partenza di diverse settimane. Come per altre missioni di questo vettore, anche per questa non è stato previsto il recupero del booster centrale (B1087) mentre quelli laterali (B1086 e B1072) sono rientrati alle Landing Zone 1 e Landing Zone 2 alla Cape Canaveral Space Force Station. Tutti e tre i primi stadi non avevano ancora effettuato alcun lancio.

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Il satellite è stato pensato, costruito e provato da Lockheed Martin mentre L3Harris Technologies ha realizzato lo strumento principale (Advanced Baseline Imager) oltre ai sistemi di terra e parte delle strutture di comunicazione. Il Goddard Space Flight Center invece ha realizzato il magnetometro e si occuperà della gestione dei dati.

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Come spiegato dalla NOAA, grazie a GOES-U sarà possibile monitorare il meteo di zone come gli Stati Uniti continentali, il Messico ma anche l'America centrale e meridionale, i Caraibi e l'Oceano Atlantico fino alla costa occidentale dell'Africa. Particolare attenzione è data al monitoraggio della zona di formazione delle tempeste e degli uragani nell'Oceano Atlantico che poi imperversano sulle coste statunitensi e non solo. Avere immagini e dati in tempo reale permetterà di avere un preavviso su potenziali pericoli allertando la popolazione.

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Non solo acqua. Grazie a GOES-U sarà possibile rilevare gli incendi, come si spostano sul terreno cercando di indicare in anticipo come potrebbero evolversi e quali aree saranno interessate. Sarà possibile avere informazioni sulla formazione di fumi e sulla qualità dell'aria nelle zone interessate. Anche la rilevazione dei fulmini sarà tra le potenzialità di questo satellite. Il satellite potrà anche rilevare dati riguardanti le alterazioni dell'atmosfera legate a eventi spaziali, come le emissioni del Sole.

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Tra gli strumenti a bordo di questo satellite troviamo Advanced Baseline Imager (ABI) che serve per catturare immagini ad alta risoluzione della Terra. Geostationary Lightning Mapper (GLM) è invece il primo sistema di rilevazione dei fulmini in orbita geostazionaria. Solar Ultraviolet Imager (SUVI) e l'Extreme Ultraviolet and X-ray Irradiance Sensors (EXIS) permettono di rilevare brillamenti solari con il Compact Coronagraph-1 (CCOR-1) che cattura dati riguardanti la corona solare. Space Environment In-Situ Suite (SEISS) e un magnetometro rilevano invece le particelle energetiche e i cambiamenti del campo magnetico terrestre consentendo di segnalare potenziali problemi relativi a mezzi di comunicazione, satelliti e forniture elettriche dovute all'attività solare.

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