I razzi spaziali SpaceX Falcon 9 tornano a volare, nuove immagini del razzo distrutto

I razzi spaziali SpaceX Falcon 9 tornano a volare, nuove immagini del razzo distrutto

SpaceX ha ricevuto il via libera da parte dell'FAA per tornare a volare con i suoi razzi spaziali Falcon 9. Nella mattinata di oggi, ora italiana, sono avvenuti i primi due lanci che hanno messo in orbita 21 satelliti Starlink ciascuno.

di pubblicata il , alle 14:41 nel canale Scienza e tecnologia
SpaceXStarlink
 

Nella prima metà di luglio il secondo stadio di un razzo spaziale Falcon 9 di SpaceX aveva avuto un problema che aveva portato al blocco dei lanci per circa due settimane così che la società potesse individuare e correggere la causa del guasto. Una volta trovata la motivazione i razzi spaziali della società statunitense sono tornati a "solcare i cieli" con nuove missioni. Un nuovo problema si è presentato però negli scorsi giorni, portando alla distruzione del primo stadio sulla droneship ASOG (A Shortfall of Gravitas).

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Il primo stadio distrutto sulla droneship ASOG, foto di Jenny Hautmann (fonte)

Le cause non sono state ancora rese note ma una delle ipotesi più probabili è che il primo stadio sia arrivato leggermente troppo veloce e lievemente inclinato verso la droneship. Questo ha portato il primo stadio del razzo spaziale Falcon 9 a colpire il ponte con uno solo dei supporti causandone la rottura. Il cedimento ha poi portato a far impattare gli ugelli dei motori generando anche un incendio a bordo. Infine il supporto danneggiato è collassato distruggendo così completamente il primo stadio.

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Il primo stadio distrutto sulla droneship ASOG, foto di Jenny Hautmann (fonte)

Un appontaggio non corretto su una droneship era avvenuto l'ultima volta a febbraio 2021 con la distruzione del primo stadio B1059. Nel frattempo SpaceX ha aumentato la cadenza di lancio in maniera sensibile senza particolari problemi oltre a quelli già segnalati. Il booster B1062 era inoltre alla sua ventitreesima missione, un vero record. Questo numero di lanci e recuperi è superiore alle aspettative iniziali che parlavano di dieci tentativi e anche all'aggiornamento successivo che aveva portato la stima a 20 tentativi. Solo recentemente la società aveva dichiarato di poter recuperare i primi stadi fino a 40 volte.

L'FAA appresa la notizia ha aperto (insieme a SpaceX) un'indagine sull'incidente bloccando le operazioni di lancio e recupero. Sul sito dell'agenzia è stato scritto che "l'FAA è a conoscenza di un'anomalia verificatasi durante la missione SpaceX Starlink Gruppo 8-6, partita dalla Cape Canaveral Space Force Station in Florida il 28 agosto. L'incidente ha compreso il danneggiamento del razzo Falcon 9 durante l'atterraggio su una droneship in mare. Non sono stati segnalati feriti o danni a proprietà pubbliche. L'FAA ha richiesto un'indagine".

I razzi SpaceX Falcon 9 tornano a volare

Ricordiamo che la Federal Aviation Administration richiede un'indagine ogni qualvolta un evento modifica i piani stabiliti dall'operatore e dall'agenzia stessa. Questo significa che anche il mancato recupero di un booster orbitale per il suo riutilizzo (caratteristica che attualmente è in grado di portare a termine solo SpaceX) è vista come una problematica anche se la concorrenza effettivamente non recupera i propri primi stadi distruggendoli nell'oceano.

La buona notizia è che i Falcon 9 sono tornati a volare a distanza di pochi giorni. In un messaggio dell'FAA si legge infatti che "il veicolo SpaceX Falcon 9 potrebbe tornare alle operazioni di volo mentre l'indagine complessiva sull'anomalia durante la missione Starlink Gruppo 8-6 rimane aperta, a condizione che tutti gli altri requisiti di licenza siano soddisfatti. SpaceX ha inoltrato la richiesta di ritorno al volo il 29 agosto e la FAA ha dato l'approvazione il 30 agosto".

Al messaggio sono seguiti ben due lanci spaziali per missioni Starlink effettuati dalla Florida e dalla California. Il primo lancio di un razzo spaziale Falcon 9 di SpaceX è avvenuto alle 9:43 di oggi (ora italiana) dallo Space Launch Complex 40 (SLC-40) della Cape Canaveral Space Force Station in Florida. In questo caso sono stati portati in orbita 21 satelliti Starlink dei quali 13 con capacità di connettività Direct to Cell. Il booster impiegato (codice B1069) è arrivato così alla sua diciottesima missione con CRS-24, OneWeb 1, SES 18 & 19, Eutelsat HOTBIRD-F1 e 14 Starlink. L'atterraggio del primo stadio è avvenuto correttamente sulla droneship JRTI (Just Read The Instructions).

Alle 10:48 (or italiana) invece è decollato un altro razzo spaziale SpaceX Falcon 9 dallo Space Launch Complex 4 East (SLC-4E) della Vandenberg Space Force Base in California. Il codice di questo razzo è B1081. Anche in questo caso sono stati lanciati 21 satelliti Starlink dei quali 13 con supporto alla funzionalità Direct to Cell. Complessivamente il primo stadio ha lanciato nove missioni con Crew-7, CRS-29, NROL-186, EarthCARE, Transporter 10, PACE e tre missioni Starlink. Anche questo primo stadio è atterrato correttamente, questa volta su OCISLY (Of Course I Still Love You).

Infine, per quanto riguarda la missione Polaris Dawn, con partenza prevista lunedì scorso, i rinvii sono stati dovuti inizialmente a una perdita di elio nella parte dei sistemi di terra. Successivamente il maltempo ha colpito a zona di recupero della capsula. Come spiegato da Isaacman, non avendo un luogo dove attraccare e avendo risorse limitate, la navicella deve necessariamente rispettare le tempistiche stabilite. Questo significa anche dover rientrare nel periodo previsto.

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