Elon Musk mostra un video del sistema di recupero del razzo Super Heavy di Starship
Elon Musk ha mostrato un video di una simulazione di quello che sarà il sistema di recupero del grande razzo Super Heavy del sistema Starship che permetterà di lanciare in orbita la navicella Ship. Forse potrà essere in funzione dal 2022.
di Mattia Speroni pubblicata il 23 Gennaio 2022, alle 15:08 nel canale Scienza e tecnologiaSpaceX
Recentemente abbiamo scritto dei lavori in corso a Boca Chica (Texas) per completare la torre di lancio e recupero del sistema Starship. In particolare gli operai e gli ingegneri stanno lavorando sulla parte dei grandi bracci che permettono da un lato di aiutare l'assemblaggio di Ship e Super Heavy mentre dall'altro consentono di "catturare" al volo il grande razzo.

Lo scopo, come scritto più volte, è quello di avere un sistema completamente riutilizzabile (sia primo che secondo stadio). Inoltre sarà possibile avere una cadenza di lancio molto elevata. Se il progetto avrà successo nei termini descritti da Elon Musk, potrebbe essere un sistema rivoluzionario per l'esplorazione spaziale e la movimentazione di merci. Chiaramente attualmente siamo di fronte a soluzioni prototipali e mai sperimentate. Questo significa che nessuno sa se effettivamente manterranno le promesse.
La torre di lancio e recupero per Starship in un video di Elon Musk
Qualche giorno fa è stato lo stesso Elon Musk a caricare un video dove è mostrata una simulazione di quello che vedremo "dal vivo" entro il 2022. Si tratta del rientro del grande razzo Super Heavy alto 70 metri dopo il lancio di Starship. Si può notare come il razzo si posizioni quasi lateralmente rispetto alla torre di lancio con i motori centrali (Raptor atmosferici) che possono muoversi (gimbal) e quindi far atterrare con precisione il primo stadio.
Maybe something like this pic.twitter.com/PUBLdaewt8
— Elon Musk (@elonmusk) January 20, 2022
La prima parte della procedura ha alcune similitudini con quanto avviene attualmente con i Falcon 9 dove il motore centrale consente di rallentare la discesa verso la zona di atterraggio e le alette superiori aiutano a gestirne aerodinamica e direzione. La differenza è che Super Heavy sarà decisamente più grande e più pesante. Inoltre saranno anche molti di più i motori da gestire (nella versione definitiva dovrebbero essere 33 mentre il Falcon 9 ne ha 9).
La torre di lancio e recupero del sistema Starship avrà poi due "bacchette" (chopstick) che possono muoversi sia lateralmente che verticalmente. Nel video si può vedere come per l'atterraggio siano posizionate leggermente lateralmente permettendo così di non direzionare il getto dei motori direttamente sulle strutture di lancio. Super Heavy sarà poi bloccato "al volo" attraverso le grandi alette superiori che non saranno solamente superfici aerodinamiche ma anche strutturali.

In ultimo, per chi si chiedesse come mai Elon Musk non offra il servizio Starlink agli abitanti di Tonga colpiti dall'eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha'apai, la risposta è arrivata da Musk stesso. L'attuale flotta di satelliti non copre quelle aree mentre sono ancora pochi i satelliti Starlink con connettività inter-satellitare che sfruttano i laser. Questo prevederebbe la presenza in zona di basi terrestri in grado di raccogliere i segnali, cosa attualmente non prevista. Per questo Musk ha aggiunto che sono comunque presenti servizi che sfruttano satelliti geostazionari che possono coprire quella zona.
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5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAl di là della sua persona, che quantomeno va riconosciuto essere un visionario e abbastanza spregiudicato, quello che stupisce è come questi in pochi anni hanno ripreso un settore praticamente abbandonato per 30 anni e lo hanno rivoluzionato con idee che altri avevano bollato come irrealizzabili.
Per intenderci sto elogiando il lavoro degli ingegneri e della capacità umana a realizzare certe soluzioni.
Questo sono effettivamente le basi che potrebbero permetterci di colonizzare il sistema solare, ammesso si trovino le soluzioni per vivere su Marte o qualche luna dei grandi giganti.
Per lo spazio profondo non dico sia impossibile, ma forse è più facile che ci estinguiamo prima…
Se per caso non funziona qualcosa non va perso solo il modulo, ma anche la torre (che credo costi un po' di più
Però magri sono così bravi che non lo faranno mai schiantare. Sperem.
Se per caso non funziona qualcosa non va perso solo il modulo, ma anche la torre (che credo costi un po' di più
Però magri sono così bravi che non lo faranno mai schiantare. Sperem.
C'è da dire che continua a fare esperienza e raccogliere dati con i Falcon
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