Blue Origin punta a incrementare la disponibilità di razzi New Shepard

Blue Origin ha annunciato di voler incrementare la cadenza dei voli suborbitali grazie al vettore New Shepard. Secondo quanto dichiarato dal CEO della società ci sarebbe una forte richiesta che è necessario soddisfare.
di Mattia Speroni pubblicata il 22 Febbraio 2022, alle 15:08 nel canale Scienza e tecnologiaBlue Origin
Recentemente si è parlato molto di turismo spaziale. Due esempi arrivano da SpaceX con l'annuncio delle missioni Polaris (voli orbitali) volute dal miliardario e dalla ripresa della vendita dei biglietti per volare con Virgin Galactic (voli suborbitali). A questi si aggiunge anche Blue Origin che sembrerebbe avere una lunga lista di futuri clienti da soddisfare.
La società di Jeff Bezos è impegnata su più fronti per quanto riguarda lo Spazio. Da un lato c'è la costruzione del grande razzo New Glenn (che potrebbe volare nel 2023), poi c'è la costruzione della stazione spaziale commerciale Orbital Reef, la realizzazione di una costellazione di satelliti simile a Starlink e infine i lanci suborbitali con New Shepard. Questi ultimi sono già una realtà consolidata con alcuni voli all'attivo.
Blue Origin e i nuovi voli di New Shepard
Secondo quanto riportato, durante la conferenza tenuta dalla FAA per il trasporto spaziale commerciale il CEO di Blue Origin, Bob Smith, ha dichiarato che la richiesta di voli a bordo di New Shepard è elevata e la società farà in modo di soddisfare la domanda.
Bob Smith ha dichiarato "il mercato è solido. È molto robusto. La sfida per Blue Origin a questo punto è che in realtà abbiamo un'offerta limitata. Nessuna azienda vuole mai essere limitata dall'offerta quando c'è una forte domanda. Spetta a noi costruire nuovi veicoli, prepararli e volare in sicurezza, e anche aumentare in sicurezza la nostra cadenza di lancio".
Pur non avendo dati precisi sulla quantità di clienti interessati a compiere il volo a bordo del razzo suborbitale, sembra ci siano molte persone disposte a spendere qualche centinaia di migliaia di dollari per un'esperienza di circa 15 minuti (che culmina con una quota di poco più di 100 km). Per cercare di rispondere alla richiesta sarà anche ridotto il tempo necessario tra due voli.
Sicuramente non si tratta di qualcosa di comparabile a quanto fatto con la missione Inspiration4 o da Yusaku Maezawa e Yozo Hirano a bordo della ISS ma anche il costo è decisamente inferiore. Secondo Audrey Powers (VP dei voli su New Shepard) anche chi non pensava a volare nello Spazio fino a poco tempo fa sembra particolarmente attratto dalle possibilità offerte da Blue Origin.
Prima di trasportare un equipaggio a bordo di New Shepard, Blue Origin ha eseguito una serie di voli senza persone a bordo per essere sicuri che i sistemi funzionassero correttamente. Il primo storico volo è avvenuto a luglio 2021 e ha portato a oltre 100 km di quota Jeff Bezos, Mark Bezos, Wally Funk e Oliver Daemen.
A ottobre 2021 c'è stata una nuova missione (NS-18) che ha visto tra l'equipaggio anche l'attore William Shatner. Infine a dicembre 2021 c'è stata la missione con il maggior numero di componenti (sei) che ha visto volare Michael Strahan, Laura Shepard Churchley, Dylan Taylor, Evan Dick, Lane Bess, e Cameron Bess. In totale sono 14 le persone che hanno provato l'esperienza a bordo del razzo di Blue Origin.
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