Blue Origin e Sierra Space presentano la stazione spaziale commerciale Orbital Reef

Blue Origin e Sierra Space presentano la stazione spaziale commerciale Orbital Reef

Orbital Reef è la nuova stazione spaziale commerciale presentata da Blue Origin e Sierra Space in queste ore. Si tratta di un progetto che farà concorrenza a soluzioni come quella di Axiom Space per sostituire la ISS entro la fine degli anni '20.

di pubblicata il , alle 07:41 nel canale Scienza e tecnologia
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L'orbita bassa terrestre (LEO) sarà sempre più affollata nei prossimi anni, se tutte le promesse saranno mantenute. Come sappiamo si sta puntando a far continuare la vita operativa della ISS fino al 2030 mentre prosegue la costruzione della stazione spaziale cinese (CSS). In futuro ci sarà poi la stazione spaziale commerciale di Axiom Space e quella di Nanoracks, Voyager Space e Lockheed Martin chiamata Starlab. Non mancherà anche la possibilità anche per la Russia di costruirsi la propria stazione spaziale. Ora arriva anche la proposta di Blue Origin e altri partner per Orbital Reef.

La società di Jeff Bezos punta a realizzare una struttura in grado di ospitare diversi astronauti nei prossimi anni così da fornire una stazione spaziale commerciale alternativa a quella di Axiom Space o a quella delle agenzie spaziali governative. Chiaramente la presentazione di un progetto "sulla carta" è una cosa e i piani potrebbero subire cambiamenti visto che si parla di un impegno che andrà avanti per diversi anni. L'economia spaziale non guarderà solo alla Luna (o Marte), ma anche alla Terra.

Orbital Reef: la stazione spaziale commerciale di Blue Origin

Questa stazione spaziale commerciale è voluta principalmente da Blue Origin e Sierra Space ma al progetto collaborano anche realtà come Boeing, Redwire Space, Genesis Engineering Solutions, e l'Arizona State University, secondo quanto riportato nella nota stampa ufficiale.

orbital reef

Il progetto si dovrebbe concretizzare entro la fine degli anni '20 così da seguire il volere della NASA di sostituire una realtà come la ISS, portata avanti dalle agenzie spaziali, con i più economici appalti a società private. Ovviamente questo non escluderà che la stazione spaziale sarà visitabile anche come turisti spaziali e non come astronauti di carriera.

Orbital Reef sarà realizzata grazie al supporto diretto di Blue Origin che realizzerà alcuni dei moduli e potrà impiegare il grande razzo riutilizzabile New Glenn per portarli in orbita. Attualmente quest'ultimo potrebbe fare il suo volo inaugurale entro la fine del 2022, anche se ben poco si sa sull'avanzamento dei lavori.

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Sierra Space, seconda società coinvolta per importanza, fornirà il modulo abitativo chiamato LIFE (Large Integrated Flexible Environment), il modulo nodale e potrà rifornire la stazione con il suo spazioplano Dream Chaser che è in corso di sviluppo. Per quanto riguarda invece Boeing, la società potrà far arrivare astronauti grazie alla capsula Starliner (che attualmente deve completare il suo test OFT-2). Sempre la società fornirà anche i moduli scientifici e supervisionerà il funzionamento della stazione spaziale.

I pannelli solari per l'alimentazione saranno forniti da Redwire Space che effettuerà anche sperimentazione in microgravità e si occuperà dei carichi utili. Genesis Engineering Solutions invece fornirà una navicella a posto singolo in grado di far effettuare ai turisti spaziali delle "escursioni". Infine l'Arizona State University guiderà un consorzio di università che guideranno la parte di ricerca scientifica.

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La configurazione iniziale di Orbital Reef

Inizialmente la nuova stazione spaziale commerciale si baserà su un modulo principale, sul modulo LIFE, su un modulo scientifico, sulla navicella di Genesis e sulla sezione di alimentazione da 100 kW. Questo consentirà di avere un volume interno iniziale di 830 m3 (l'ISS arriva a circa 916 m3) e di ospitare fino a dieci persone. Questo però è solo l'inizio perché la modularità della configurazione potrebbe permettere di espanderne la capacità.

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Blue Origin ha dichiarato che Orbital Reef dovrebbe orbitare a circa 500 km di quota (un po' più in alto della ISS) con un'inclinazione media. I render degli interni lasciano presagire grandi spazi e un'ottima vista sul pianeta, ma prima di tutto bisognerà capire se il progetto avrà basi solide a partire dai vettori che saranno impiegati per realizzarla.

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1 Commenti
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sidewinder26 Ottobre 2021, 12:37 #1
Non hanno ancora un vettore orbitale, e sono in forte ritardo con la formitura dei motori per la concorrente ULA ( i BE-4 per il Vulcan )....

Sono bravi solo a fare animazioni in CGI e a fare cause alla NASA.

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