Samsung, stop alla fornitura di chip a Huawei con le nuove sanzioni USA

Huawei potrebbe avere sempre più problemi a ottenere i componenti necessari per sostenere il suo business degli smartphone. Secondo il giornale sudcoreano Chosun llbo (via UPI), Samsung e il produttore di memorie SK hynix hanno intenzione sospendere la vendita di componenti al colosso cinese a partire dal 15 settembre, giorno in cui entreranno in vigore le nuove restrizioni decise ad agosto dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti.

In base alle nuove restrizioni, le aziende estere non possono vendere a Huawei componenti che sono stati sviluppati usando macchinari o software creati negli Stati Uniti. Il "ban" ha già impattato sul business di Huawei, tanto che recentemente il CEO Richard Yu ha affermato che il Mate 40 dovrebbe avere l'ultimo processore mobile di fascia alta Kirin.

Le nuove decisioni dell'amministrazione Trump colpiscono Huawei in primis, ma di riflesso rappresentano un problema anche per tutte quelle realtà che facevano business con il colosso cinese, quindi anche Samsung e SK hynix ne risulteranno influenzate, con la seconda che nella prima metà dell'anno ha fatto segnare un fatturato di 13,3 miliardi, e di questa cifra ben il 40% era legato alle esportazioni verso la Cina (e probabilmente Huawei ne rappresentava una fetta).

Huawei ha provato a ridurre la sua dipendenza dai produttori di chip stranieri acquistando componenti da SMIC, la principale realtà produttiva di semiconduttori in Cina. Tuttavia, la guerra commerciale dell'amministrazione Trump contro la Cina potrebbe non renderla più un'opzione praticabile, in quanto SMIC potrebbe essere aggiunta alla "Entity List", cosa che impedirebbe alle società statunitensi di vendere tecnologia realizzata da SMIC senza una licenza, ma anche alla stessa SMIC di acquistare i macchinari statunitensi usati per produrre e testare i chip.

SMIC, dunque, potrebbe perdere di appeal per Huawei, fermo restando che comunque il produttore di chip cinese è tecnologicamente indietro di almeno due generazioni di processi produttivi alla taiwanese TSMC, quindi difficilmente Huawei potrebbe creare smartphone di fascia alta competitivi. Per Huawei l'opzione migliore è che Stati Uniti e Cina allentino la tensione, o che qualche produttore riesca a ottenere una licenza speciale dagli Stati Uniti per vendere componenti all'azienda cinese.