NVIDIA, sempre più probabile l'addio all'acquisizione di ARM [AGGIORNAMENTO: ufficiale]
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Dopo Bloomberg anche il Financial Times dà per "collassata" l'operazione di acquisizione di ARM da parte di NVIDIA. A distanza di quasi due anni l'accordo non è ancora andato a buon fine a causa dei forti dubbi sul potenziale distorsivo dell'operazione da parte delle autorità che vigilano sulla concorrenza.
di Manolo De Agostini pubblicata il 08 Febbraio 2022, alle 06:53 nel canale MercatoNVIDIAARM
Se tre indizi fanno una prova, allora siamo alla coincidenza visto che dopo le indiscrezioni di qualche settimana fa riportate da Bloomberg, anche le fonti del Financial Times vedono l'acquisizione di ARM da parte di NVIDIA su un binario morto.
L'operazione per acquisire il progettista britannico, lanciata da NVIDIA nel settembre 2020 mettendo sul piatto 40 miliardi di dollari, aveva convinto subito la giapponese Softbank a cedere ARM, ma allo stesso tempo aveva spaventato l'intera industria hi-tech. ARM è infatti ritenuta la Svizzera dei semiconduttori, un'azienda neutrale che realizza architetture e le concede in licenza, consentendo di usarle così come sono oppure di modificarle a piacimento.
Un modus operandi che l'ha portata a raccogliere consensi presso migliaia di grandi e piccole realtà, a diventare l'architettura di tutti gli smartphone e a guadagnare ampie fette di mercato in altri settori. Google, Amazon, Apple, Microsoft, Facebook e chi più ne ha ne metta, tutti si avvalgono delle architetture di ARM per i loro scopi.
Le voci contrarie all'operazione si sono fatte sempre più insistenti, cosa che ha messo la proverbiale pulce nell'orecchio degli enti preposti alla concorrenza del mercato sul profilo potenziale distorsivo per gli equilibri del settore. Tutte le autorità hanno sollevato quindi forti dubbi sull'operazione, dalla Commissione europea fino alla FTC statunitense, e a distanza di quasi due anni nessuna ha dato il proprio assenso all'unione.
Il tempo però è passato e NVIDIA non sembra essere riuscita a fugare i dubbi delle autorità, quindi l'operazione è giunta al classico punto morto. Secondo la FTC, l'intesa "darebbe a NVIDIA la capacità e l'incentivo a usare il suo controllo sulla tecnologia per indebolire i suoi concorrenti", portando a una qualità e un'innovazione minori nei prodotti, insieme a prezzi più alti e meno scelta "danneggiando i milioni di americani che beneficiano dei prodotti a base ARM". NVIDIA, inoltre, potrebbe avere "accesso alle informazioni sensibili" dei licenziatari di ARM.
Le rassicurazioni di NVIDIA sull'impegno a mantenere il ruolo di ARM e il modello delle licenze, garantendo parallelamente la creazione di veri e propri "firewall" per evitare il ricircolo di dati sensibili che possano minare la concorrenza non hanno convinto le autorità.
Purtroppo per NVIDIA, oltre il danno anche la beffa: l'azienda si ritroverà molto probabilmente a pagare una penale a Softbank per la manca chiusura dell'operazione. Secondo quanto riportava Bloomberg, SoftBank e ARM hanno il diritto di trattenere 1,25 miliardi di dollari per la mancata buona riuscita dell'intesa. Infine, si mormora che anche l'attuale CEO di ARM Simon Segars pagherà dazio: dovrà andarsene, lasciando la carica a Rene Hass.
AGGIORNAMENTO ore 08:30
All'indiscrezione del Financial Times è seguita, qualche ora più tardi, la conferma dell'addio all'operazione da parte di NVIDIA e SoftBank. "Le parti hanno convenuto di risolvere l'accordo a causa di significative sfide normative che impediscono il completamento della transazione, nonostante gli sforzi in buona fede delle parti. ARM inizierà ora i preparativi per un'offerta pubblica", si legge in una nota.
"ARM ha un futuro luminoso e continueremo a supportarli come licenziatari per i decenni a venire", ha affermato Jensen Huang, fondatore e amministratore delegato di NVIDIA. "Arm è al centro di importanti dinamiche informatiche. Anche se non saremo un'unica azienda, collaboreremo in modo stretto con ARM. I significativi investimenti hanno posizionato l'azienda in modo da espanderne la portata oltre il client computing al supercomputer, al cloud, all'IA e alla robotica. Mi aspetto che ARM sia l'architettura legata alle CPU più importante del prossimo decennio".
In conformità con i termini del precedente accordo, Softbank tratterrà 1,25 miliardi di dollari già versati da NVIDIA. Confermata anche la fuoriuscita di Simon Segars dal ruolo di CEO di ARM: il nuovo AD è Rene Haas.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPerche' l'offerta pubblica se la ciulera' una ONG immagino...
Ottima notizia.
CVD, è un matrimonio che non andava fatto e che non verrà fatto.Ovviamente no, ma sicuramente ci sarà una cordata di società e di fondi... Quindi una pluralità di soggetti che potranno sedersi al tavolo dei bottoni in base alla loro percentuale investita.
Cosa ben diversa che mettere tutto in mano ad un soggetto unico che, tra l'altro, opera nello stesso mercato.
Sono sicuro che,nonostante i bei intenti a parole,avrebbe condizionato il mercato dei soc arm.
Questo non vuol dire che ritengo Nvidia una azienda cattiva,solo che non ritengo a mio parere che Nvidia possa mettere le mani su una architettura così strategica per molte aziende.
Se Nvidia vuole, può sviluppare lo stesso il suo soc Arm oppure sviluppare un suo riscV,e ritengo che come azienda possa fare molto bene se si impegna,ha già dimostrato di essere in gamba in questo senso.
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