Intel spinge l'adozione di RISC-V, ecco un fondo per l'innovazione da 1 miliardo di dollari

Intel spinge l'adozione di RISC-V, ecco un fondo per l'innovazione da 1 miliardo di dollari

Intel vuole diventare il migliore amico dell'ecosistema open source RISC-V. Non solo si candida tramite IFS a produrre i core RISC-V, ma vuole anche sostenere l'innovazione tramite un fondo da 1 miliardo in collaborazione con Intel Capital.

di pubblicata il , alle 06:19 nel canale Mercato
IntelRISC-V
 

Intel ha creato un fondo da 1 miliardo di dollari per supportare startup e aziende tradizionali nello sviluppo di nuove tecnologie per la produzione di semiconduttori basati su architetture x86, ARM o RISC-V o un mix dei diversi set di istruzioni. "Siamo l'unica fonderia a offrire tecnologie ottimizzate per tutte e tre le principali ISA del settore", sottolinea Intel.

Il fondo, frutto della collaborazione tra Intel Capital e Intel Foundry Services (IFS), punta ad accelerare il "time-to-market" delle idee dei propri clienti, ossia il tempo che passa tra la concezione di un prodotto e la sua reale disponibilità. Il fondo punta a sostenere tutti i passaggi fondamentali dello sviluppo di un chip: sviluppo delle proprietà intellettuali, software, architetture innovative e tecnologie di packaging avanzate.

"I clienti delle fonderie stanno rapidamente adottando un approccio modulare alla progettazione per differenziare i loro prodotti e accelerare il time to market. Intel Foundry Services è ben posizionata per guidare questa tendenza nel settore. Con il nostro nuovo fondo d'investimento e la piattaforma di chiplet aperta possiamo contribuire a guidare l'ecosistema verso lo sviluppo di tecnologie innovative per l'intero spettro delle architetture", ha dichiarato Pat Gelsinger, CEO di Intel.

"Intel è una centrale di innovazione, ma sappiamo che non tutte le buone idee provengono dalle nostre quattro mura", ha commentato Randhir Thakur, presidente di Intel Foundry Services. "L'innovazione prospera negli ambienti aperti e collaborativi. Questo fondo da 1 miliardo di dollari in partnership con Intel Capital consentirà di accedere a tutte le risorse di Intel per guidare l'innovazione nell'ecosistema produttivo".

Anziché arroccarsi in difesa del set di istruzioni x86, Intel si apre quindi alla collaborazione più totale con l'industria, in particolare con tutte quelle realtà che stanno abbracciando l'ISA open source RISC-V per i loro progetti. Una scelta di prospettiva, in quanto secondo un'analisi di Semico Research il mercato legato a RISC-V crescerà a oltre 60 miliardi core entro il 2025.


Esempio di progetto modulare basato su differenti chiplet

Intel ha siglato accordi con Andes Technology, Esperanto Technologies, SiFive e Ventana Micro Systems, tutte aziende che sviluppano soluzioni RISC-V, al fine di ottimizzare le proprie tecnologie produttive per i loro core, che siano a bassissimo consumo o votati a maggiori prestazioni. L'obiettivo di Intel, in particolare, è quello di rendere le sue Fab il posto ideale dove produrre progetti RISC-V. Oltre alle partnership, Intel sosterrà la creazione di una piattaforma di sviluppo software aperta per garantire maggiore libertà di sperimentazione a partner, università e consorzi.

Inoltre, Intel si impegna a collaborare nello sviluppo di uno standard aperto per un'interconnessione die-to-die che consenta ai chiplet di comunicare tra loro ad alta velocità. Ultimo ma non meno importante, Intel ha annunciato il suo ingresso nella RISC-V International, l'organizzazione che si occupa di spingere lo sviluppo dell'ISA RISC-V.

7 Commenti
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supertigrotto08 Febbraio 2022, 09:31 #1
Sempre più fermento su riscV,la cosa mi piace
demon7708 Febbraio 2022, 09:43 #2
Non capisco.
Passi il ragionamento che X86 non sarà più la sola e ci sarà concorrenza, ma perchè addirittura promuovere risc-v?

Che poi, X86 è CISC.. è complicata ma sicuramente ha pure un set di istruzioni complesse belle toste che poi quando servono fanno la differenza.
Un RISC ha un set di istruzioni misero e quindi quando c'è qualche cosa complessa saltano fuori pesanti limiti.
Se espandi RISC con istruzioni aggiuntive alla fine lo fai divnetare CISC.

A sto punto non ha più senso cedere anche ad altri la licenza X86?
djfix1308 Febbraio 2022, 09:48 #3
andrebbe compreso se risc-v può diventare mobile...e compatibilità windows in primis; tuttavia credo che Intel non regali nulla ma scelga la strada più fruttuosa contro ARM
CrapaDiLegno08 Febbraio 2022, 10:42 #4
Originariamente inviato da: demon77
Non capisco.
Passi il ragionamento che X86 non sarà più la sola e ci sarà concorrenza, ma perchè addirittura promuovere risc-v?

Che poi, X86 è CISC.. è complicata ma sicuramente ha pure un set di istruzioni complesse belle toste che poi quando servono fanno la differenza.
Un RISC ha un set di istruzioni misero e quindi quando c'è qualche cosa complessa saltano fuori pesanti limiti.
Se espandi RISC con istruzioni aggiuntive alla fine lo fai divnetare CISC.

A sto punto non ha più senso cedere anche ad altri la licenza X86?

La differenza tra RISC e CISC sta in molte più cose che nel numero di istruzioni nell'ISA.
La semplicità di RISC in prima battuta sta nella dimensione fissa delle istruzioni, cosa che invece complica in maniera abnorme le istruzioni CISC, soprattutto x86 che hanno lunghezze diverse e variabili.
Poi ci sta la capacità di indirizzamento delle istruzioni: le istruzioni RISC non fanno accesso diretto alla memoria ma usano solo i registri (abbonanti mica per niente, rispetto ai 4 in croce dell'architettura x86), lasciano l'accesso diretto solo alle istruzioni di load/store. Le istruzioni CISC che permettono l'accesso diretto alla memoria complicano un sacco le unità di elaborazione e creano stalli nell'esecuzione non prevedibili rallentando l'IPC in maniera sensibile.

L'idea che il set di istruzioni RISC non possa essere espanso è sbagliata. ARM infatti prevede l'uso di istruzioni diverse per unità esterne che non sono parte dell'architettura standard. Ma l'estensione è fatta rispettando le linee guida di un set RISC (come detto sopra), e non mettendo istruzioni "a caso" (spesso ridondanti) con lunghezza "a caso" (1, 2, 4, 6, 12 word) che tanto poi ci pensa il decoder a sistemare tutto e questo poi non sa nemmeno se tutta l'istruzione sta nella linea di cache che ha recuperato in memoria fino a quando non la decodifica.

Le istruzioni CISC andavano bene quando il problema era la dimensione del codice e lo spazio di storage era un problema. Che è l'unica contro indicazione delle istruzioni RISC.
Ora non c'è alcuna ragione per creare un set di istruzioni CISC, e infatti tutte le ISA sopravvissute negli anni diverse da x86 e quelle nate dopo sono tutte RISC.
E tutte performano meglio consumando meno a parità di complessità circuitale. Quindi il fatto che le istruzioni CISC vengano poi tradotte in istruzioni RISC internamente non aiuta se non parzialmente a tutti i difetti di queste ISA.

L'unica cosa che tiene in vita x86 è la retro-compatibilità. Ancora rimpiango il giorno in cui AMD ha creato x86-64 facendo sopravvivere quel Frankenstein che non ha fatto che peggiorare ulteriormente. Il tutto ovviamente per mantenere la compatibilità con il passato.

Non sono un fan Apple, ma mi ha fatto piacere che abbia dimostrato senza se e senza ma che x86 è una architettura morta e che è possibile realizzare alternative migliori. La speranza è che altri seguano la stessa strada, ma il fallimento dell'acquisizione di Nvidia osteggiato da tutti i grandi player mi fa pensare che questo non sia l'intenzione di aziende che preferiscono prendere "quello che passa la parrocchia" che tanto va bene così per il mercato in cui operano. Tanti rivoli separati non saranno mai in grado di ottenere quello che possono fare insieme. E tutti questi rivoli arrivano a malapena alle capacità di investimento di Apple.
HW202108 Febbraio 2022, 13:50 #5
@CapraDiLegno

Le istruzioni CISC X86 Sono morte e sepolte con l'avvento dei primi Pentium II di Intel e degli Athlon di AMD che sono di fatto delle CPU RISC a tutti gli effetti ... per mantenere la compatibilità con le istruzioni CISC X86 sia intel che AMD inseriscono nei propri core delle unità di calcolo addette esclusivamente a convertire le istruzioni CISC in istruzioni RISC
demon7708 Febbraio 2022, 16:24 #6
Originariamente inviato da: HW2021
@CapraDiLegno

Le istruzioni CISC X86 Sono morte e sepolte con l'avvento dei primi Pentium II di Intel e degli Athlon di AMD che sono di fatto delle CPU RISC a tutti gli effetti ... per mantenere la compatibilità con le istruzioni CISC X86 sia intel che AMD inseriscono nei propri core delle unità di calcolo addette esclusivamente a convertire le istruzioni CISC in istruzioni RISC


Ah.. quindi in buona sostanza pure gli X86 sono stati alleggeriti e portati al ivello RISC?

E allora ci capisco ancora meno.
A che serve promuovere RISC-V?
LMCH09 Febbraio 2022, 01:36 #7
Originariamente inviato da: demon77
Ah.. quindi in buona sostanza pure gli X86 sono stati alleggeriti e portati al ivello RISC?

E allora ci capisco ancora meno.
A che serve promuovere RISC-V?


Gli x86 recenti hanno un decoder di istruzioni più complesso (rispetto ad una cpu "risc" che "scompone" le istruzioni x86 in un formato interno simil-risc, ma questo non é che risolve magicamente tutti i problemi.

Risc-V non é una singola architettura, ma piuttosto una famiglia di set di istruzioni supportata da compilatori efficienti che ti da molte più opzioni tra cui scegliere e con meno problemi legati a brevetti e licenze.

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