Nvidia, l'acquisizione di ARM si complica? Ecco chi si sta mettendo di traverso

Microsoft, Google e Qualcomm sarebbero preoccupate per l'acquisizione di ARM da parte di Nvidia e avrebbero esposto tutti i loro "dubbi" ai regolatori di mercato che devono dare il lasciapassare all'acquisizione.
di Manolo De Agostini pubblicata il 13 Febbraio 2021, alle 09:31 nel canale MercatoARMNVIDIAMicrosoftGoogleQualcomm
L'anno scorso Nvidia si è lanciata nell'acquisizione di ARM, mettendo scompiglio tra quei produttori che basano il loro business sulle licenze del progettista britannico. Da più parti vi è stata una levata di scudi e la palla è finita nelle mani dei regolatori di Stati Uniti, Europa, Cina e Regno Unito che devono appurare se l'operazione crei uno scompenso alla concorrenza.
Dietro le quinte però gli animi sono agitati e secondo CNBC e Bloomberg realtà come Microsoft, Google e Qualcomm hanno comunicato le loro preoccupazioni ai regolatori, temendo possibili cambiamenti che Nvidia potrebbe apportare sul fronte delle licenze ARM. Non sono quindi bastate le rassicurazioni del CEO Jensen Huang, che nei mesi scorsi ha dichiarato che non ci saranno novità rispetto allo status quo.
Jen-Hsun Huang, CEO di Nvidia
"Mentre proseguiamo nel processo di revisione, siamo fiduciosi che sia i regolatori che i clienti vedranno benefici dal nostro piano di proseguire il modello di licenza aperto di ARM e assicurare una relazione trasparente e collaborativa con i licenziatari di ARM", ha affermato un portavoce di Nvidia alla CNBC. "La nostra visione per ARM aiuterà tutti i licenziatari a far crescere le loro attività e ad espandersi in nuovi mercati".
I rivali di Nvidia sostengono che acquistare ARM per 40 miliardi di dollari e poi mantenerla neutrale, senza usarne la tecnologia a proprio vantaggio, non è quello che la società di Huang sarebbe incentivata a fare.
Le restrizioni alle licenze avrebbero un impatto dirompente sulle tante realtà che vivono sfruttando i progetti ARM in licenza (ve ne sono di vari tipi). Google, Microsoft e Qualcomm sono tra coloro che progettano chip su base ARM, in particolare Qualcomm offre i chip Snapdragon sugli smartphone. Non possiamo dimenticare Apple, con i suoi chip custom su base ARM per dispositivi mobile e ora anche computer, ma la lista completa sarebbe decisamente lunga e ci fermiamo qui.
Per capire meglio cosa vuole dire ARM per il mercato dell'hi-tech, ecco qualche numero freschissimo diffuso proprio dall'azienda: nell'ultimo trimestre i partner hanno consegnato 6,7 miliardi di chip, circa 842 chip al secondo, portando il totale dalla fondazione di ARM a 180 miliardi di chip consegnati.
Nvidia, dal canto suo, ha sempre affermato che l'operazione le consentirà di dare un'ulteriore spinta innovativa al settore dell'intelligenza artificiale, e non ha escluso altri scenari come lo sviluppo di una CPU "proprietaria". È evidente che chi controlla ARM, mette le mani praticamente su tutto il mondo degli smartphone e molti altri settori in crescita come l'Internet of Things, tenendo quindi i tanti "tori" che si combattono nel vasto ecosistema tecnologico "per le corna".
Fanno bene i regolatori ad approfondire e fissare paletti, anche ascoltando le preoccupazioni dei rivali. L'unica certezza, in questo momento, è che il processo di analisi dell'operazione non sarà breve viste le possibili ricadute e gli attori coinvolti.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAnche che nVidia faccia le proprie CPU ARM e le "Virtua Vende" a metà del prezzo, ormai in commercio varranno il Triplo e quindi non ci sarà reale concorrenza. (Tutto quello che è scritto sopra e Sarcastico e se ci sono errori di ortografia, cliccate sul link https://www.youtube.com/watch?v=Z7Rj9mHj79E
Concordo, infatti non capisco visto la centralità tecnologica che ARM rappresenta perché non facciano un consorzio per acquistarla che ne garantisca la neutralità. Tutti i Big messi insieme non credo non abbiano fondi a sufficienza per farlo anche perché risparmierebbero sui soldi dei brevetti.
Con tutti i soldi che hanno le big in 2 anni avrebbero una alternativa ad Arm molto valida.
Arm è una buona architettura ma non la migliore.
Capisco se si scannassero con la migliore architettura di sempre ma in questo caso, alternative migliori ci sarebbero
Con tutti i soldi che hanno le big in 2 anni avrebbero una alternativa ad Arm molto valida.
Arm è una buona architettura ma non la migliore.
Capisco se si scannassero con la migliore architettura di sempre ma in questo caso, alternative migliori ci sarebbero
Mips non è più open da quando si sono messi in mezzo i cinesi e Mediatek.
Esatto, attualmente le architetture "libere" potenzialmente interessanti sono Risc V e Power (anche se li ci sono stati comportamenti non sempre coerenti da parte di IBM), seguiti a distanza da OpenRISC e dal J2 ("clone" degli Hitachi SH2/3/4 di cui sono scaduti i brevetti).
Ma la cpu da sola non basta, uno dei vantaggi di ARM è che ARM Ltd. vende anche le IP e le macrocelle per bus di collegamento, periferiche seriali, i2c, spi, per GPU e varia altra roba già pronta per essere integrata con tutto il resto.
In pratica al momento la soluzione più sensata in caso di problemi con le licenze ARM è puntare su Risc V.
4Core 64SPE a 5ghz non penso faccia schifo....
Ma la cpu da sola non basta, uno dei vantaggi di ARM è che ARM Ltd. vende anche le IP e le macrocelle per bus di collegamento, periferiche seriali, i2c, spi, per GPU e varia altra roba già pronta per essere integrata con tutto il resto.
In pratica al momento la soluzione più sensata in caso di problemi con le licenze ARM è puntare su Risc V.
O POWER o MIPS, che non hanno ormai alcun tipo di licenza.
Le altre architetture non sono sufficientemente generali da coprire qualunque segmento di mercato.
4Core 64SPE a 5ghz non penso faccia schifo....
Beh, sì: fa proprio schifo, invece.
MIPS é in una situazione complicata, se non sbaglio la sua IP è stata aquisita fa un azienda cinese e non è chiaro cosa implica per chi volesse sviluppare una cpu senza licenze.
IBM aveva prima "aperto" l'architettura Power a chi entrava nel consorzio OpenPower (se ricordo bene) ed ora ha reso libero il set di istruzioni, ma non ricordo se alcune delle soluzioni circuitali per ottenere dei Power con buone prestazioni sono IP ancora saldamente in mano ad IBM.
Che io sappia NXP ed ST (i maggiori produttori di cpu PowerPC) stanno continuando con i loro vecchi core (giusto shrinkandoli quando cambiano pp), mi sarei aspettato che cogliessero l'opportunità al balzo quando (oltre ad aprire l'instruction set) IBM ha rilasciato i sorgenti VHDL (o verilog?) di un paio di cpu Power multicore.
Se Power fosse così "libero" mi sembra strano che proprio loro sembrino ignorare certe opportunità.
Il problema principale è che, sebbene sia un RISC, è un'ISA abbastanza pesante e con una densità di codice molto bassa (c'è un'estensione per un'ISA compressa, ma non ha preso piede, e dovrebbero esserci alcuni problemi di cui adesso non ricordo i dettagli però
Sì, NXP e ST la usano ancora, ma non so per quanto ancora, visto che ormai si sono buttati tutti su ARM o RISC-V
MIPS in effetti è quella di cui si sa di meno rispetto all'utilizzabilità a tutto tondo.
Ha una buona estensione/ISA compressa (a livello di densità di codice), ma non molto supportata.
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