CPU ARM a marchio Nvidia in futuro? Una possibilità da non escludere

L'acquisizione di ARM, se non sarà bloccata, apre scenari inediti per Nvidia e la sua capacità di competere a 360 gradi nel mercato dei server. Il CEO Huang, parlando alla stampa, lascia la porta aperta a qualsiasi sviluppo, anche a una CPU ARM a marchio Nvidia.
di Manolo De Agostini pubblicata il 16 Settembre 2020, alle 19:21 nel canale ProcessoriNVIDIAARM
L'acquisizione di ARM, se non sarà bloccata dagli enti che vigilano sulla concorrenza, metterà nelle mani di Nvidia la capacità di progettare CPU a proprio marchio, rendendola un avversario ancora più temibile per Intel e AMD. Certo, Nvidia era già tra i clienti di ARM per la progettazione di SoC Tegra destinati all'automotive e alla robotica, ma controllare direttamente ARM vuol dire giocare a un altro livello e potenzialmente aprire nuovi scenari inesplorati. D'altronde si parla di accedere non solo al talento ingegneristico del progettista britannico, ma anche di controllare l'ISA (Instruction Set Architecture).
Così, nonostante Nvidia abbia assicurato che il progettista britannico continuerà a coltivare il suo modello di business basato sulla concessione a terzi delle proprie architetture, viene da chiedersi se l'azienda guidata da Jen-Hsun Huang deciderà di entrare con forza nel mercato delle CPU, in particolare quelle per i datacenter, l'unico settore d'interesse citato nella nota sull'acquisizione e che appare sinergico agli altri due business, quello delle GPU e quello delle interconnessioni con Nvidia Networking (ex Mellanox).
Come riportato da Tom's Hardware, Timothy Prickett Morgan di TheNextPlatform, durante un briefing con la stampa statunitense sull'acquisizione, ha chiesto al CEO di Nvidia se intende realizzare una CPU con il proprio marchio e Huang non ha escluso categoricamente questa possibilità, anzi. Sono tre le opzioni sul tavolo per i clienti di ARM: la prima è ottenere la licenza dei core e occuparsi in prima persona della realizzazione della CPU, la seconda è quella di acquisire la licenza dei core e lasciare che della realizzazione se ne occupi Nvidia-ARM, mentre la terza è prendere i progetti di Nvidia-ARM e modificarli.
"Tutte e tre le opzioni sono possibili", ha affermato Huang. "[…] Non è possibile per un'azienda costruirne ogni singola versione", ha continuato il CEO, "ma avremo l'intera rete di partner attorno ad ARM che potranno prendere le architetture che abbiamo realizzato e, a seconda di ciò che è meglio per loro, che sia ottenere la licenza del core, ottenere un chip semi-custom o avere un chip che abbiamo realizzato, ognuna di queste opzioni sarà disponibile. Siamo aperti al business e vorremmo che l'ecosistema sia il più ricco possibile, con quante più opzioni possibili".
Huang ha aggiunto che vuole velocizzare la roadmap di sviluppo di Neoverse - l'architettura ARM ad alte prestazioni per i datacenter - per portare ai licenziatari di ARM innovazioni a un ritmo più sostenuto. Tra l'altro, Nvidia potrebbe integrare nell'architettura ARM ottimizzazioni specifiche per le proprie GPU, come la coerenza della memoria tra CPU e GPU, in modo da incentivare l'uso dei propri acceleratori per l'intelligenza artificiale.
Infine, per l'azienda statunitense si apre una strada verso più chiara nel mondo della realizzazione di server completi grazie alla possibilità di offrire CPU, GPU, componenti di rete e DPU. A fronte di questa acquisizione (sempre se non ci saranno intoppi), lo scenario del settore server sembra destinato a cambiare drasticamente: solo pochi anni fa Intel era l'unico player del mercato, ma recentemente vi è stato un fiorire di nuovi concorrenti tra AMD, Ampere, Marvell, NUVIA e la scelta di alcuni colossi come Amazon di progettarsi in casa CPU ARM per i propri server. Una cosa è certa, prepariamoci a una lotta senza esclusione di colpi.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMi sfugge l'interesse in ambito mobile, le gpu geforce non sono assolutamente progettate per il mercato smartphone e il mercato dei tablet, che potrebbe essere il target piu' indicato, é in continuo declino.
Mi aspetto soluzioni per il cloud gaming con gpu nvidia e cpu arm proprietarie in formato rack, tra microsoft, google e la stessa nvidia di potenziali clienti ce ne sono parecchi.
Anche le prossime console potrebbero essere un target di mercato appetibile per un soc nvidia basato su gpu di nuova generazione e cpu custom, non gli serve neanche la parte cellular.
Allo stesso tempo mi chiedo cosa impediva a nvidia di fare tutto cio senza comprarsi arm, probabilmente cercheranno di riempire le casse e di rientrare della spesa di acquisizione aumentando le attuali royalties.
E' chiaro come il sole che è esattamente quello il piano
molti dubbi
Mi viene un dubbio,soggetti come huawei e altri player del settore potrebbero accordarsi per fare una joint venture per sviluppare Mips o Risc V in modo da eludere Nvidia e, per huawei,il ban americano.Tempo fa,in cina c'erano smartphone e smartwatch che montavano Mips e android (esiste android compilato per mips) e,nonostante un processo produttivo di precedente generazione,riuscivano ad andare più forte dei soc di basso livello o medio livello di mediatek e in qualche caso qualcomm,consumando meno energia.
Arm è stata una scelta commerciale (ricorda la sfida betamax vs vhs) ma di alternative migliori ce ne sono state e potrebbero ancora esserci.
Se Nvidia cominciasse a imporsi sui clienti,mi sa che potrebbe avviare l'ennesima rivoluzione cpu,ovvero la fuga dei clienti verso altre architetture.
E pensare....
...Che ARM, quando nel 1985 l'acronimo stava per "Acorn Risc Machine", è stata di proprietà di Olivetti.Per dirla molto velocemente, il CEO Olivetti di allora, prima aveva comprato ARM che era quasi in fallimento, e dopo averci buttato qualche miliardo di vecchie lire risanandola, per onorare un accordo con AT&T che la obbligava a sviluppare e vendere solo personal computer in architettura X86, poco dopo ha dovuto sbarazzarsene.
Ora, che un CEO di un azienda IT non sappia che differenza passa frà una cpu ed un altra, succede ovviamente solo in italia... e indovinate un pò chi era quel ceo ?
Tempo fa,in cina c'erano smartphone e smartwatch che montavano Mips e android (esiste android compilato per mips) e,nonostante un processo produttivo di precedente generazione,riuscivano ad andare più forte dei soc di basso livello o medio livello di mediatek e in qualche caso qualcomm,consumando meno energia.
Arm è stata una scelta commerciale (ricorda la sfida betamax vs vhs) ma di alternative migliori ce ne sono state e potrebbero ancora esserci.
Se Nvidia cominciasse a imporsi sui clienti,mi sa che potrebbe avviare l'ennesima rivoluzione cpu,ovvero la fuga dei clienti verso altre architetture.
La "rivoluzione CPU" non si fa dalla sera alla mattina. Ne parli come fosse cambiare colore alle pareti.
Una architettura si porta dietro tutto il mondo software a lei dedicato.. e cambiare richiede uno sforzo di un sacco di attori diversi.
Non a caso X86 è saldamente in cima da sempre a scapito di altre architetture.
Ora (FORSE) le cose potrebbero cambiare con la mossa di Apple.. e giustamente Nvidia ha fatto la sua mossa per diventare anche lei un attore principale in questo scenario.
Per dirla molto velocemente, il CEO Olivetti di allora, prima aveva comprato ARM che era quasi in fallimento, e dopo averci buttato qualche miliardo di vecchie lire risanandola, per onorare un accordo con AT&T che la obbligava a sviluppare e vendere solo personal computer in architettura X86, poco dopo ha dovuto sbarazzarsene.
Ora, che un CEO di un azienda IT non sappia che differenza passa frà una cpu ed un altra, succede ovviamente solo in italia... e indovinate un pò chi era quel ceo ?
E con questo?... C'è chi non ha investito in facebook, chi non ha investito in Android, chi poteva assorbire Apple e non l ha fatto, chi si è fatto sfuggire il mouse, chi ha sottovalutato il mobile, e di contro ci sono migliaia di scommesse vinte...
Fincantieri ha appena vinto una commessa per 10 fregate per la marina degli stati uniti più l.opzione di produrne altre 20, e dal consorzio per lo sviluppo di tali fregate qualche anno fa si sono ritirate Spagna e Gran Bretagna per produrre dei loro modelli che non stanno riuscendo a vendere mentre il progetto di Fincantieri ha avuto la meglio sul mercato quindi?
Perlate di investimento sbagliato o strategia industriale sbagliata a 35 anni di distanza è un po' esagerato....
Spiace per Olivetti ma volenti o nolenti è la stessa fine che hanno fatto tutti gli attori nel campo informatico europei
La Jetson AGX Xavier con i suoi 8 core TEGRA, 32GB di RAM e le CUDA units è un mostro in soli 30W.
Inoltre giá sono esistiti prodotti con CPU marchio nvidia: qualche telefono e il computer delle Tesla (automobile) sono due esempi che mi vengono in mente.
Mi pare siano circa 10 anni che Nvidia produce CPU ARM, e non credo nemmeno che gli servisse assimilarla per produrre CPU personalizzate capaci di integrarsi meglio con le proprie GPU, dato che già vari produttori di CPU come qualcomme Samsung ecc.. vendono versioni personalizzate.
Mi pare siano circa 10 anni che Nvidia produce CPU ARM, e non credo nemmeno che gli servisse assimilarla per produrre CPU personalizzate capaci di integrarsi meglio con le proprie GPU, dato che già vari produttori di CPU come qualcomme Samsung ecc.. vendono versioni personalizzate.
In effetti è vero.
Immagino che fare lo sforzo economico di comprarsi l'intera baracca sia un investimento sul futuro visto che con forte probabilità il mercato ARM si espanderà parecchio.
In primis non sarà più lei a pagare per usare architetture ARM ma saranno gli altri a pagare lei, poi potrà avere voce diretta in capitolo per l'evoluzione futura dell'architettura e del set di istruzioni..
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