Microsoft può stappare lo champagne: la gente sta abbandonando in massa Windows 10

Microsoft ha fatto di tutto perché succedesse, e adesso sta finalmente succedendo. Il countdown verso la fine del supporto di Windows 10 sta accelerando il processo di migrazione degli utenti verso nuove piattaforme, anche se non solo Windows 11.

Secondo i più recenti dati forniti da Statcounter, il sistema operativo Microsoft lanciato nel 2015 ha registrato una contrazione della propria quota di mercato che appare particolarmente marcata nel corso degli ultimi mesi. Le statistiche di luglio 2025 evidenziano come Windows 10 abbia perso 4,99 punti percentuali in un singolo mese, passando dal 47,98% al 42,99% della quota di mercato. La contrazione su base annua risulta ancora più evidente: confrontando i dati di luglio 2024 con quelli di luglio 2025, si registra un calo di 22 punti percentuali, da 64,99% a 42,99%.

Windows 11 sta finalmente beneficiando dell'esodo da Windows 10

Contrariamente alle previsioni che ipotizzavano una migrazione massiva verso sistemi operativi alternativi come Linux, la stragrande maggioranza degli utenti che abbandonano Windows 10 sta optando per Windows 11. Il successore ha registrato un incremento di 5,41 punti percentuali nel solo mese di luglio, raggiungendo il 53,39% di quota di mercato. Su base annua, l'incremento si attesta a +22,56 punti percentuali.

Il termine del supporto mainstream per Windows 10 è programmato per il 14 ottobre 2025, data che segna la fine degli aggiornamenti gratuiti per il sistema operativo (anche quelli di sicurezza). Microsoft ha tuttavia predisposto un programma di aggiornamenti di sicurezza estesi che permetterà agli utenti di ottenere un anno aggiuntivo di supporto a pagamento o gratuitamente, anche se con alcuni obblighi.

La distribuzione delle quote di mercato tra le versioni Windows mostra come le edizioni supportate detengano oltre il 96% del mercato complessivo. Le versioni legacy continuano a mantenere una presenza residuale: Windows 7 si attesta al 2,04%, Windows 8 allo 0,88%, Windows XP allo 0,44% e Windows 8.1 allo 0,23%. La pressione verso l'aggiornamento non deriva esclusivamente dalle politiche Microsoft, visto che anche altre aziende stanno iniziando ad abbandonare la nave: NVIDIA, ad esempio, ha già annunciato la cessazione del supporto per i propri driver su Windows 10, decisione che costringerà molti utenti a valutare seriamente l'aggiornamento.