Intel depenna il megalab di Hillsboro per risparmiare 700 milioni di dollari

Intel depenna il megalab di Hillsboro per risparmiare 700 milioni di dollari

Intel sta sfoltendo l'organico e riducendo i costi a causa del rallentamento economico, gli alti tassi d'interesse e l'inflazione. L'ultimo investimento a saltare è quello sul megalab di Hillsboro: il nuovo laboratorio non nascerà come anticipato in passato, ma la ricerca andrà avanti.

di pubblicata il , alle 07:41 nel canale Mercato
Intel
 

Non solo il mega campus di Haifa, anche un altro importante investimento annunciato da Intel non si concretizzerà, vittima dei tagli che la società sta operando per contenere i costi. Stiamo parlando del "megalab" che, con un investimento di 700 milioni di dollari, avrebbe dovuto sorgere a Hillsboro.

Nel megalab, la cui costruzione avrebbe dovuto completarsi entro quest'anno, la società statunitense avrebbe dovuto mettere a punto tecnologie per rendere i datacenter più sostenibili, concentrandosi su problemi "di primaria importanza quali il surriscaldamento, il raffreddamento e il consumo di acqua".


Il rendering del megalab che doveva sorgere a Hillsboro in Oregon

"Stiamo cercando di ridurre i costi e aumentare l'efficienza attraverso molteplici iniziative. Ciò include l'esplorazione di opzioni immobiliari più convenienti per continuare il lavoro di ricerca e sviluppo in ambito datacenter in Oregon che è già in corso", ha dichiarato la portavoce di Intel, Penelope Bruce, al sito locale Oregonlive.

Intel continuerà quindi a condurre la ricerca sull'innovazione e l'efficientamento dei datacenter (con particolare focus sul raffreddamento a liquido a immersione) che aveva pianificato avvenisse nella nuova struttura, ma semplicemente avverrà in un altro luogo, sempre in Oregon, e a costi decisamente più contenuti.

Intel prevede per il 2023 di ridurre i costi per una cifra pari a 3 miliardi, salendo a una cifra complessiva di 8-10 miliardi di dollari entro il 2025. La cancellazione del megalab da 700 milioni di dollari, insieme all'accantonamento del progetto del mega campus da 200 milioni di dollari in Israele porta il computo dei tagli a circa 900 milioni di dollari. A questi numeri vanno aggiunti licenziamenti per un numero non precisato di dipendenti e altre manovre ancora a scoprire.

In questa situazione, non possiamo fare a meno di citare lo stallo sull'impianto di back-end e packaging in Italia, con il CEO Pat Gelsinger che ha pronunciato parole non esattamente rassicuranti nei giorni scorsi. Le decisioni dei vertici di Intel sono simili a quelle che stanno operando tutti gli altri colossi della tecnologia USA, da Amazon a Microsoft passando per Google, in seguito al rallentamento dell'economia e l'aumento di inflazione e tassi d'interesse.

4 Commenti
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Notturnia23 Gennaio 2023, 08:18 #1
mi domando che altro succederà quando si potranno iniziare ad usare le IA al posto di molti dipendenti..
so che molta gente osanna le IA dicendo che tanto già oggi sono migliori delle persone e quindi mi domando quanta altra gente verrà licenziata per fare posto a IA con la scusa della riduzione dei costi anche in aziende con ottimi margini di profitto.

come giustamente ricorda Manolo ormai i big della tecnologia stanno licenziando come non ci fosse un domani (per gli umani) e altri (vedi Google) accelerano sulle IA che andranno ovviamente in competizione con altri lavori fatti dagli uomini

Gyammy8523 Gennaio 2023, 09:38 #2
Saranno mica i risultati di due anni di processori venduti con margini negativi?

Originariamente inviato da: Notturnia
mi domando che altro succederà quando si potranno iniziare ad usare le IA al posto di molti dipendenti..
so che molta gente osanna le IA dicendo che tanto già oggi sono migliori delle persone e quindi mi domando quanta altra gente verrà licenziata per fare posto a IA con la scusa della riduzione dei costi anche in aziende con ottimi margini di profitto.

come giustamente ricorda Manolo ormai i big della tecnologia stanno licenziando come non ci fosse un domani (per gli umani) e altri (vedi Google) accelerano sulle IA che andranno ovviamente in competizione con altri lavori fatti dagli uomini


Non sono migliori delle persone bensì delle "altre" persone, io no perché sono imparato e ho le scuole
Comunque non la vedo così nera, semplicemente stanno rientrando di determinati investimenti che evidentemente non hanno reso il dovuto
Sul monte risorse umane è anche poca roba, discorso diverso quando a chiudere sono le piccole realtà imprenditoriali, ma lì nessuno si indigna, al massimo "mah tanto lo prendo su internet peggio per lui che non si è reinventato"
baruk23 Gennaio 2023, 09:46 #3
Come tutte le nuove tecnologie, ci saranno posti persi, è inevitabile. La sfida con l'aumento della popolazione mondiale è persa in partenza. In futuro avremo di nuovo il corrispettivo moderno dei nobili, un numero ristretto di sapienti e gestori delle nuove scienze e una schiera vastissima di affamati e disperati dispostio a lavorare per un tozzo di pane.
Gyammy8523 Gennaio 2023, 09:50 #4
Originariamente inviato da: baruk
Come tutte le nuove tecnologie, ci saranno posti persi, è inevitabile. La sfida con l'aumento della popolazione mondiale è persa in partenza. In futuro avremo di nuovo il corrispettivo moderno dei nobili, un numero ristretto di sapienti e gestori delle nuove scienze e una schiera vastissima di affamati e disperati dispostio a lavorare per un tozzo di pane.


Il problema è che rispetto al passato non siamo più in grado di esprimere una qualsiasi preferenza o giudizio sui servizi offerti, anzi tendiamo a replicare giudizi da comunicato stampa del produttore "ci stiamo muovendo dal medioevo alla nuova era" oppure "eh ma il futuro è segnato", salvo poi dire "non funziona niente bene ma sicuro sono io che non riesco a comprendere una cosa tanto così bella"
Vi ricordate la domotica? come si poteva solo pensare di accendere la luce col dito invece che con la voce? passata la moda ci siamo resi conto che le mani sono fatte anche per accendere la luce

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