GlobalFoundries cambia i vertici, una mossa che potrebbe coinvolgere Intel?

Per ora è una suggestione, ma il cambio al vertice di GlobalFoundries potrebbe preparare il terreno all'approdo del Dr. Thomas Caulfield al vertice di Intel, ancora in cerca di un nuovo CEO da inizio dicembre 2024.
di Manolo De Agostini pubblicata il 06 Febbraio 2025, alle 11:15 nel canale MercatoIntelGlobalfoundries
Nei giorni scorsi GlobalFoundries ha annunciato un cambiamento dei vertici societari. Il Dr. Thomas Caulfield, che ha tenuto le redini del produttore di chip per conto terzi nei ruoli di presidente e CEO dal marzo 2018, lascerà dal 28 aprile la posizione di amministratore delegato a Tim Breen, anche lui in azienda dal 2018 e attuale Chief Operating Officer (COO).
Caulfield rimarrà come Executive Chairman, ovvero guiderà il Consiglio di amministrazione e sarà una sorta di supervisore; questa posizione non dovrebbe precludere un suo impegno diretto in altre società. Inoltre, Niels Anderskouv, attualmente Chief Business Officer di GlobalFoundries, è stato nominato Presidente e COO di GF.
Dr. Thomas Caulfield
Questo rimescolamento dei vertici societari, secondo indiscrezioni, potrebbe preludere a una nomina di Caulfield a CEO di Intel. Nelle scorse settimane si è vociferato di un possibile coinvolgimento di GlobalFoundries in un'operazione sotto la regia di Elon Musk per risollevare il gigante in difficoltà Intel.
La voce di corridoio non appariva molto solida, mentre una possibile nomina di Caulfield al vertice di Intel sembra invece avere più senso. Intel è senza un CEO da inizio dicembre, dopo la brutale interruzione del rapporto con Pat Gelsinger; da allora è guidata ad interim da due co-CEO.
Caulfield conosce bene molte delle aree in cui opera Intel, in particolare il settore produttivo. Come noto, Intel si è imbarcata da qualche anno nella produzione di semiconduttori per conto terzi, con l'obiettivo di fare concorrenza a TSMC e Samsung. Un impegno dispendioso che, per ora, non ha portato grandi frutti e ha appesantito i conti societari.
Entrato a far parte di GlobalFoundries nel 2014 (dopo 17 anni in IBM in varie posizioni), Caulfield ha gestito la Fab 8 di Malta, nello stato di New York. Dopodiché, nel 2018, è diventato CEO in un periodo difficile per la società.
Contestualmente alla sua nomina, GlobalFoundries decise di concentrarsi sulla produzione di chip con processi produttivi maturi, bloccando lo sviluppo dei 7 nanometri per rivolgersi a settori come l'automotive e i chip industriali, dove non sono richieste tecnologie all'avanguardia come quelle di TSMC e Intel.
Caulfield ha mantenuto Globalfoundries in buona forma, l'ha portata in Borsa nel 2021, ed è riuscito a ottenere sovvenzioni nell'ambito del CHIPS Act statunitense per potenziare le operazioni in patria: Globalfoundries è un fornitore del Pentagono. Insomma, Caulfield sa quali sono le problematiche di una Fab che deve operare con vari clienti.
Non tutto è però andato per il meglio sotto la sua guida: il progetto di una mega-fabbrica insieme a STMicroelectronics in Francia, sostenuto dall'Europa, sembra non si farà. Come riportato di recente, si tratta di uno sviluppo legato in parte ai problemi finanziari di STM, con possibili esuberi in vista.
Potrebbe quindi essere il Dr. Thomas Caulfield l'uomo giusto per rimettere in carreggiata Intel? Staremo a vedere, la posizione ufficiale di Intel è che la ricerca del nuovo CEO è ancora in corso.
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