Un bug hardware affligge la memoria virtuale delle CPU Intel
Emergono informazioni di un bug presente nei processori Intel che porta a problemi di sicurezza. Un fix software è in rilascio, ma introduce un tangibile impatto prestazionale
di Paolo Corsini pubblicata il 03 Gennaio 2018, alle 08:21 nel canale ProcessoriIntelCoreXeonAMDEPYC










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2683 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoeh, temo anch'io che non abbia letto per bene la news (non qui su HW che fa ridere i polli).
guarda che il problema NON riguarda SOLO chi virtualizza, ma QUALSIASI cosa giri sulla CPU!
Tratto dall'articolo :
[I]Il fix software è richiesto necessariamente in quanto il bug può essere corretto solo a livello hardware, e lo sarà con le future versioni di processore che Intel immetterà in commercio. La soluzione software ha però una evidente controindicazione: secondo le informazioni al momento attuale disponibili introduce un impatto negativo sulle prestazioni quantificato nel 30%. La percentuale effettiva varia molto dal tipo di applicazione e potrebbe essere ben inferiore al 30% preventivato, ma è evidente come l'utilizzo della patch porti a ripercussioni negative in termini di performances.[/I]
Basta semplicemente NON installare questo software fix.
Questo bug quindi afflige tutti, solo che a seconda dell'utilizzo ha un impatto diverso.
Era già stata postata nei messaggi precedenti ma la riposto:
https://www.theregister.co.uk/2018/...pu_design_flaw/
Leggila e vedrai che NON si parma di macchine virtuali ma di memoria virtuale.
Quindi l'articolo non è corretto ?
Ma questo vuol comunque dire che il problema esisteva già da tempo, addirittura da un decennio.
E non mi pare che ci siano state molte lamentele a riguardo.
Alla fine è una vulnerabilità, chi ce l'ha e non vuole penalizzazioni se lo tiene così.
https://www.phoronix.com/scan.php?p...86pti&num=2
I benchmark riguardo operazioni massicce sul file system con i7 8700K
indicano un degrado di prestazioni che supera anche il 50% !!!!
Spero che sia una cosa legata ai differenti patch per i kernel di Ubuntu 16.04 e di 17.10 altrimenti sono cavoli amari per chi si è fatto recentemente un server con quella cpu.
In ogni caso, se le cpu di AMD non hanno vulnerabilità simili sfruttabili a breve, mi sa che i Ryzen andranno letteralmente a ruba.
[I]Il fix software è richiesto necessariamente in quanto il bug può essere corretto solo a livello hardware, e lo sarà con le future versioni di processore che Intel immetterà in commercio. La soluzione software ha però una evidente controindicazione: secondo le informazioni al momento attuale disponibili introduce un impatto negativo sulle prestazioni quantificato nel 30%. La percentuale effettiva varia molto dal tipo di applicazione e potrebbe essere ben inferiore al 30% preventivato, ma è evidente come l'utilizzo della patch porti a ripercussioni negative in termini di performances.[/I]
Basta semplicemente NON installare questo software fix.
te lo stanno dicendo in molti: vai a leggere le fonti "serie" riguardo questa news, e capirai che il problema è molto serio e esteso a qualsiasi ambito.
non applicare la patch non è una soluzione percorribile, pena elevati rischi di sicurezza.
I benchmark riguardo operazioni massicce sul file system con i7 8700K
indicano un degrado di prestazioni che supera anche il 50% !!!!
Spero che sia una cosa legata ai differenti patch per i kernel di Ubuntu 16.04 e di 17.10 altrimenti sono cavoli amari per chi si è fatto recentemente un server con quella cpu.
In ogni caso, se le cpu di AMD non hanno vulnerabilità simili sfruttabili a breve, mi sa che i Ryzen andranno letteralmente a ruba.
se non sbaglio il test è stato fatto con una versione non ancora finale del kernel.
magari le cose miglioreranno un po', e magari a parte la "fretta" di tappare il buco, col tempo potrebbe saltar fuori qualche patch "migliore".
sicuramente cmq in determinati ambiti d'uso l'impatto è decisamente notevole.
Quindi l'articolo non è corretto ?
Ma questo vuol comunque dire che il problema esisteva già da tempo o comunque esisteva di certo quando è uscita la serie 8000 di Intel.
esatto, l'articolo non è corretto.
il baco esiste da 10 anni a quanto pare, e solo ora i ricercatori sono riusciti a riprodurlo e, da quello che si legge, se non patchato anche un semplice javascript in una pagina web potrebbe portare a leggere il contenuto della memoria kernel (che potrebbe contenere dati sensibili come password ecc) senza alcuna possibilità di accorgersene.
insomma, non applicare la patch è praticamente impensabile.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
A parte gli scherzi siamo sicuri che il kernel Linux prenderà 2 "branch" ciò la vecchia versione per AMD e la nuova "lenta e m*rdosa" per Intel?
In questo caso i Microkernel e i "Language Based Operating System" sono davvero la soluzione... li abbiamo trascinati fin troppo sti kernel monolitici dai!
Speriamo sia l'occasione buona per qualcosa di nuovo e scritto finalmente con tecnologie moderne di avere successo...
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