Ulteriori tagli, interventi dove serve, ma nessuna rivoluzione: è questa la strategia del nuovo CEO di Intel?

Ulteriori tagli, interventi dove serve, ma nessuna rivoluzione: è questa la strategia del nuovo CEO di Intel?

Secondo Reuters, il nuovo CEO di Intel si concentrerà sul rendere competitiva Intel Foundry e approntare una nuova strategia nel campo dell'IA. Nessuna rivoluzione, ma una riorganizzazione del management che dovrebbe rendere più agile prendere decisioni e avere il polso di cosa avviene in azienda.

di pubblicata il , alle 09:08 nel canale Processori
Intel
 

Qual è la strategia di Lip-Bu Tan per rilanciare Intel? Una domanda che si fanno in molti e che, al momento, dà adito a indiscrezioni in attesa il nuovo CEO esca allo scoperto. Forse se ne saprà di più già nelle prossime ore, quando entrerà ufficialmente in carica.

In base alle fonti di Reuters, il massimo dirigente starebbe lavorando a una nuova strategia nel campo dell'intelligenza artificiale e potrebbe operare ulteriori tagli di personale per risolvere quello che considera "un livello di middle management lento e gonfio". In breve, vi sarebbero troppi livelli di comando e supervisione, e questo non solo non aiuterebbe a prendere decisioni rapidamente, ma impedirebbe anche di avere un polso della situazione di quanto avviene in azienda.

Un altro punto prioritario per Tan sarebbero le fonderie, ovvero l'unità produttiva che il precedente CEO Gelsinger ha rivoluzionato per aprirla alla produzione per conto terzi, cioè ad altre società oltre alla stessa Intel, entrando in rotta di collisione con TSMC e Samsung. Il progetto, oneroso e complesso da mettere a terra, non ha ancora portato i frutti sperati, ma si spera che il processo 18A apra a nuove possibilità.

In occasione di una riunione generale dopo la sua nomina, la settimana scorsa, Tan ha detto ai dipendenti che l'azienda dovrà prendere "decisioni difficili". Le sue prime parole, messe nero su bianco in occasione della sua nomina, hanno allontanato - almeno nell'immediato - le voci sull'addio di Intel alla produzione di chip.

A breve termine, Tan punterebbe a migliorare le prestazioni di Intel Foundry "corteggiando aggressivamente nuovi clienti", sostengono le fonti di Reuters. L'azienda dovrebbe anche rivedere i piani relativi all'IA (l'azienda ha cancellato il progetto Falcon Shores) e guardare a settori diversi dai server, come il software, la robotica e i modelli fondazionali nel campo dell'IA.

Lip-Bu Tan, ecco quanto guadagnerà il nuovo CEO di Intel

L'obiettivo di Intel nell'ambito dell'IA sarebbe quello di passare a un programma di rilascio degli acceleratori con cadenza annuale, simile a quello di NVIDIA e AMD. Il problema è che, prima che Intel possa sviluppare una nuova architettura competitiva, potrebbero passare anni: secondo indiscrezioni, ciò non avverrà prima del 2027.

Non sembra che Tan, almeno inizialmente, attuerà rivoluzioni, ma si limiterà a perfezionare la strategia di Gelsinger, di cui è stato un grande critico prima di lasciare il CdA nell'agosto scorso. Il nuovo CEO ritiene che, sotto il comando di Gelsinger, Intel non sia riuscita a fornire un livello di assistenza pari a quello della rivale TSMC, ed è su quello che si lavorerà fin da subito.

Un'opinione maturata dopo mesi di analisi di Intel Foundry, di cui era stato nominato supervisore a fine 2023 dal CdA. Nella sua valutazione finale, finita in un cassetto, Tan espresse frustrazione per la cultura aziendale, sostenendo si era persa l'etica dei "solo i paranoici sopravvivono" sancita dall'ex CEO Andy Grove. Inoltre, secondo Reuters, riteneva che il processo decisionale fosse rallentato da una forza lavoro troppo numerosa.

Da allora Intel ha sfoltito i ranghi, licenziando oltre 15.000 persone, ma forse non abbastanza. Al di là dei tagli, Tan ha poca scelta se non mettere a punto la divisione produttiva per consentirle di camminare con le sue gambe. Secondo gli analisti, l'operazione potrà avere successo solo se Tan riuscirà a conquistare almeno due grandi clienti per produrre un elevato volume di chip - qualcosa di più dei contratti strappati ad AWS e Microsoft.

Nelle ultime settimane si è vociferato di un interesse di NVIDIA e Broadcom, che avrebbero avviato nuovi test con il processo 18A, e anche AMD starebbe valutando la tecnologia. Il successo dipenderà dalle rese produttive, ovvero da quanti chip funzionanti per wafer i clienti riusciranno a ottenere, e se i chip ottenuti rispetteranno i profili di consumo e prestazioni previsti.

3 Commenti
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supertigrotto18 Marzo 2025, 10:32 #1
Ho più fiducia nelle fonderie Intel che in quelle Samsung,ho letto un articolo su Samsung che ha alzato bandiera bianca sul nodo inferiore ai 2 nanometri (1,4 se non ricordo male) e ha rese produttive del 30%.
Insomma le fonderie Samsung sono messe male.
Un utente nei commenti ha detto che il problema è della gestione di Samsung,loro vogliono solo ingegneri coreani,mentre tsmc e Intel accettano tutti gli ingegneri da qualsiasi parte del mondo,non so se sia vero ma quello che è certo è che le fonderie Samsung sono messe maluccio,al punto che Samsung ha rinunciato a montare il suo exynos sui suoi dispositivi di punta.
Max Power18 Marzo 2025, 12:46 #2
Originariamente inviato da: supertigrotto
Ho più fiducia nelle fonderie Intel che in quelle Samsung,


Auguri
supertigrotto18 Marzo 2025, 13:36 #3
Originariamente inviato da: Max Power
Auguri


Guarda,di articoli in cui si dichiara che Samsung è messa male ce ne sono tanti,invece quelli che parlano di Nvidia e altri che sono interessati al nodo Intel,pure,mi sa che fra i due,come fonderie,Samsung è quella messa peggio.
Perfino AMD è interessata a una eventuale produzione su Intel Foundry,noi non lo sappiamo di sicuro ma quelli che vanno a trattare affari per la produzione di chip, probabilmente ne sanno molto di più dei giornalisti,se grosse aziende "concorrenti" si sono dimostrate interessate,vuole dire che il processo produttivo Intel non è più così male,invece non mi pare di aver letto di qualche big tech interessata a far produrre chip a Samsung.
L'unica che potrebbe dare respiro a Samsung potrebbe essere Huawei ma c'è il ban americano.

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