Intel, cosa ci dicono le prime parole del nuovo CEO Lip-Bu Tan

Il nuovo CEO di Intel, Lip-Bu Tan, ha pubblicato una lettera ai dipendenti in cui illustra lo spirito con cui guiderà la società. Tra le righe, si legge anche l'intenzione di non sbarazzarsi dell'attività produttiva.
di Manolo De Agostini pubblicata il 13 Marzo 2025, alle 06:24 nel canale ProcessoriIntel
Nelle scorse ore Intel ha nominato Lip-Bu Tan a ruolo di CEO. Anche se è ancora presto per sapere quali saranno i suoi primi passi e che direzione imprimerà all'azione della società, una lettera pubblicata dal nuovo AD sul sito di Intel, intitolata "Ripensare la nostra azienda per il futuro", sembra fornire alcuni indizi fondamentali sulla sua visione.
Nella sua missiva, Tan mette subito in chiaro di essere conscio della situazione, ma anche pronto alla sfida. Intel nel 2024 ha riportato perdite ingenti e a fronte di ricavi stagnanti, inoltre non è riuscita a salire sul carro dell'intelligenza artificiale con acceleratori in grado di competere con le proposte di NVIDIA e AMD.
"Naturalmente, come tutti sappiamo, i risultati ottenuti in passato non predicono il successo futuro, soprattutto in un settore dinamico come il nostro. […] Voi lo sapete meglio di chiunque altro e so che sono stati anni difficili per tutti voi e per i vostri team. Una delle cose che imparerete su di me è che le sfide non mi scoraggiano mai".
Secondo il nuovo CEO "abbiamo un'opportunità davvero unica di rinnovare la nostra azienda in uno dei momenti più cruciali della sua storia. Questo non vuol dire che sarà facile. Non lo sarà. Ma mi unisco a voi perché credo con ogni fibra del mio essere che abbiamo le carte in regola per vincere".
Il primo passo per riportare Intel "ai fasti di un tempo" sarà riportare il focus sui prodotti. "Sotto la mia guida, Intel sarà un'azienda incentrata sull'ingegneria. Ci spingeremo a sviluppare i prodotti migliori, ascolteremo con attenzione i nostri clienti e ci renderemo responsabili degli impegni presi, in modo da creare fiducia. […] Aderisco a una semplice filosofia: Rimanere umili. Lavorare sodo. Deliziare i nostri clienti".
Tan sostiene che Intel, nelle aree in cui è forte, deve raddoppiare gli sforzi e ampliare il vantaggio, mentre in quelle in cui è in ritardo o avanza lentamente rispetto alla concorrenza, deve assumersi rischi calcolati e accelerare il passo per recuperare il terreno perduto.
"Per molti versi, siamo i fondatori della 'Nuova Intel'. Impareremo dagli errori del passato, useremo le battute d'arresto per rafforzare la nostra determinazione e sceglieremo l'azione piuttosto che la distrazione per raggiungere il nostro pieno potenziale", ha continua Tan.
Il nuovo CEO dà anche un indizio sulla sua visione di Intel come azienda: davvero la società si sbarazzerà della parte produttiva come vociferato dalle indiscrezioni, anche nelle scorse ore? Le parole di Tan non lo lasciano presagire, anzi.
"Insieme, lavoreremo duramente per ripristinare la posizione di Intel come azienda di prodotti di livello mondiale, affermarci come fonderia di livello mondiale e deliziare i nostri clienti come mai prima d'ora. Questo è ciò che ci chiede questo momento, mentre rifacciamo Intel per il futuro".
Parlando esplicitamente della parte produttiva, in quei termini, Lip-Bu Tan allontana qualsiasi voce di corridoio in merito al futuro di Intel Foundry - almeno nell'immediato.
Il nuovo CEO di Intel non sembra avere, apparentemente, una visione per il futuro di Intel diversa da quella del predecessore Pat Gelsinger. Tuttavia, ciò non significa che non ci saranno cambiamenti, anche profondi, nell'azione della società.
Tan, infatti, prima di questo ritorno era parte del CdA di Intel, lasciato nell'agosto del 2024 per differenti vedute rispetto a Gelsinger.
Secondo quanto raccontato da alcune fonti a Reuters, nell'ottobre 2023 fu chiesto a Tan di supervisionare le operazioni produttive. "Nel corso del tempo, Tan si è sentito frustrato dalla grande forza lavoro dell'azienda, dal suo approccio alla produzione a contratto e dalla cultura burocratica e avversa al rischio di Intel".
Da allora Intel ha licenziato migliaia di dipendenti, mentre al resto dovrà pensare proprio Tan imprimendo una nuova cultura del lavoro. Tutto questo processo dovrà essere sostenuto dalla tecnologia, ovvero dai fondamentali: prodotti innovativi e un processo produttivo, quello 18A, pronto a sostenere non solo la creazione di chip Intel all'avanguardia, ma anche di servire le necessità dei clienti delle sue Fab.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDal punto di vista di un CEO dipende da chi sono i tuoi clienti... quelli che comprano i tuoi prodotti o gli azionisti?
Compiacere i secondi non significa necessariamente compiacere i primi.
Credo che vista la sua storia, prosegue davvero un percorso nuovo in Intel già iniziato da Gelsinger, che è quello di riportare l'azienda al concentrarsi sul suo core business e di eliminare tutto il superfluo, compresi strati e strati di dipendenti che non servono ad un kaiser e che inevitabilmente entrano a far parte di aziende così grandi quando alla guida si mettono burocrati e finanzieri come i 2 CEO precedenti a Pat.
P.S: deliziare è davvero un termine fuori luogo. Armatevi si un traduttore migliore se non riuscite a trovare una parola migliore da soli... compiacere forse è meglio di "deliziare". Stiamo mica parlando di biscotti.
Compiacere i secondi non significa necessariamente compiacere i primi.
Credo che vista la sua storia, prosegue davvero un percorso nuovo in Intel già iniziato da Gelsinger, che è quello di riportare l'azienda al concentrarsi sul suo core business e di eliminare tutto il superfluo, compresi strati e strati di dipendenti che non servono ad un kaiser e che inevitabilmente entrano a far parte di aziende così grandi quando alla guida si mettono burocrati e finanzieri come i 2 CEO precedenti a Pat.
P.S: deliziare è davvero un termine fuori luogo. Armatevi si un traduttore migliore se non riuscite a trovare una parola migliore da soli... compiacere forse è meglio di "deliziare". Stiamo mica parlando di biscotti.
Vedremo come andranno le cose e come si comporterà Tan... Non ti piace la parola " deliziare " ( ripresa comunque dall'articolo )? Possiamo usare allora " compiacere " o " rendere felici ", ma il succo del discorso non cambia.
Sinceramente gli intenti mi sembrano gli stessi di Gelsinger e, purtroppo, abbiamo visto com'è andata a finire, anche lato fatturato con un 2024 piatto e con prodotti che non hanno brillato.
Per prima cosa in Intel ci vorrebbe un bel bagno di umiltà, vero, e ripartire sfornando anelli con brillanti per tutta la clientela ( business e consumer ).
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