Intel, 80 miliardi di euro per la produzione di chip in Europa nei prossimi 10 anni

Il CEO di Intel, Pat Gelsinger, ha dichiarato che intende investire 80 miliardi di euro nel corso dei prossimi 10 anni per potenziare la produzione di chip in Europa. L'obiettivo è quello di aiutarsi reciprocamente con il settore delll'automotive, ormai sempre più digitale.
di Manolo De Agostini pubblicata il 08 Settembre 2021, alle 16:01 nel canale ProcessoriIntel
Intel potrebbe investire 80 miliardi di euro nella costruzione di impianti per la realizzazione di semiconduttori in Europa nel corso dei prossimi 10 anni al fine di aumentare la propria capacità produttiva. A dirlo è nientemeno che il CEO Pat Gelsinger, a pochi mesi dall'atteso annuncio dei piani di investimento nel Vecchio Continente.
"Un progetto totale da 80 miliardi di euro nel prossimo decennio sarebbe un catalizzatore per l'industria dei semiconduttori", ha dichiarato Gelsinger all'IAA Mobility 2021, ambito dove peraltro ha parlato del rapporto, sempre più forte, tra auto e semiconduttori.
In lizza per accogliere Intel ci sarebbe anche l'Italia, con l'area di Mirafiori a Torino come principale candidata. Gelsinger ha parlato di due nuovi impianti in Europa, ma gli investimenti previsti sul lungo periodo sarebbero più ampi e alla fine dovrebbero riversarsi su diversi Paesi europei per un totale di otto impianti da 10 miliardi di euro ciascuno.
L'obiettivo di Intel è non solo quello di potenziare la propria produzione di chip per soddisfare le richieste del mondo hi-tech, ma anche sfruttare le proprie linee produttive, competenze progettistiche e tecnologie per aprirsi alla produzione di chip per conto di altre realtà.
Oggi più che mai il settore dell'automotive sta soffrendo di una carenza di chip senza precedenti che porta a continui stop della produzione delle autovetture: General Motors, Stellantis e molti altri stanno mordendo il freno e fermano le fabbriche periodicamente.
Al momento, accordi permettendo, Intel potrebbe soddisfare parte della domanda affidandosi al campus Leixlip nella contea di Kildare, in Irlanda. In aprile Intel si disse pronta a partire entro sei-nove mesi. "Le auto stanno diventando computer con le ruote. Avete bisogno di noi e noi di voi... L'obiettivo è creare un centro di innovazione in Europa, per l'Europa", ha aggiunto Gelsinger dopo aver, qualche settimana fa, pronosticato 10 anni di crescita per l'industria dei semiconduttori.
Proprio in Irlanda l'azienda statunitense sta completando un piano di investimento per il biennio 2019-2021 da 7 miliardi di dollari per raddoppiare la capacità produttiva. In terra natia, Intel ha inoltre annunciato la costruzione di due impianti in Arizona per 20 miliardi di dollari e una spesa di altri 3,5 miliardi di dollari nel New Mexico.
9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa Germania potrebbe essere la più favorita.
In ogni caso, è una mossa necessaria per allentare un po' la dipendenza dai cinesi.
Vabbeh ma le variabili chissà quante sono.
Per esempio la situazione politica incerta sia in germania che in italia (ma vabbeh in italia l'incertezza è una certezza, immagino che chi decida di investire da noi calcoli anche questo
Vediamo come va, ma non escluderei l'italia a priori come nuovo sito intel in EU.
Sono soldi di Intel
Intel con i soldi che ha (fatto) si può comprare il mondo.
A me questa sorta di monopolio/dominio non va giù!
Lo sperano in molti.
Se comunque scegliessero l'Italia di sicuro spunterebbero quelli del "no-a-tutto"...
E pure li votano, quelli del R.d.C.
Vabbeh ma le variabili chissà quante sono.
Per esempio la situazione politica incerta sia in germania che in italia (ma vabbeh in italia l'incertezza è una certezza, immagino che chi decida di investire da noi calcoli anche questo
Vediamo come va, ma non escluderei l'italia a priori come nuovo sito intel in EU.
In Germania c'è incertezza però a differenza di paesi come l'Italia non si corre il rischio che un eventuale cambio di governo faccia saltare accordi presi in precedenza.
Comunque se intel punta sulla manodopera a basso costo, ci sono paesi europei che risultano più interessanti dell'Italia.
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