CPU Intel, stop alla garanzia estesa sui danni da overclock

Dopo nove anni, Intel ha staccato la spina al PTPP (Performance Tuning Protection Plan), in Italia noto come "Piano di protezione Intel per l'ottimizzazione delle prestazioni". Si trattava di un'estensione della garanzia delle CPU che permetteva di sostituire (una sola volta) un processore danneggiato da un overclock troppo spinto. Il prezzo del piano variava in base al livello del chip, ma in genere era pari a 20-30 dollari.

La decisione dell'azienda è legata al venir meno della domanda. "I clienti overcloccano con sempre maggiore fiducia", commenta Intel sulla pagina del programma dove spiega che non offrirà più il piano. "Continueremo a concentrarci nella realizzazione di incredibili processori con flessibilità di ottimizzazione e strumenti di overclock come Intel Performance Maximizer e Intel XTU".

Insomma, non si tratta di un addio al mondo dell'overclock, sarebbe una mossa suicida visto che in genere sono proprio le CPU della serie K quelle più vendute. Certo, rispetto al passato la necessità di overcloccare è scemata e il margine delle CPU non è sempre molto elevato. Vi sono poi le funzionalità di boost automatico, che alzano il clock in base al carico, arrivando oltre i 5 GHz in alcuni casi.

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"Tutti i piani esistenti continueranno ad essere rispettati per tutta la durata del periodo di garanzia del processore", aggiunge l'azienda sottolineando come lo Xeon W-3175X sia "automaticamente coperto per l'overclock, non è richiesto alcun piano aggiuntivo o codice di attivazione", conclude Intel.

In generale, la maggior parte dei processori Intel "boxati" ha una garanzia di tre anni, ma l'alterazione della frequenza e/o della tensione al di fuori delle specifiche Intel può invalidare la garanzia. Nulla che già non si sappia, o di differente rispetto alle altre realtà: l'overclock è sempre a vostro rischio e pericolo.

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