AMD raggiunge Intel nelle vendite di CPU secondo Mindfactory

Mindfactory, colosso della vendita online tedesco, pubblica nuovi dati relativi alle vendite dei processori: emerge un quadro in cui AMD ha raggiunto Intel nel numero di processori venduti, ma è indietro nel valore
di Riccardo Robecchi pubblicata il 03 Agosto 2018, alle 18:01 nel canale ProcessoriAMDRyzenThreadripperIntelCore
Le vendite dei processori AMD Ryzen starebbero andando particolarmente bene, stando a quanto riportato da Mindfactory. Il rivenditore tedesco, infatti, ha pubblicato un'analisi delle vendite dei processori desktop e AMD avrebbe raggiunto una quota pari al 50%, con un leggero vantaggio in termini di unità vendute ma con un netto svantaggio in termini di valore.
I numeri di maggio vedevano Intel avere ancora una quota di maggioranza, con il 53% delle CPU vendute, ma a distanza di due mesi la situazione si è spostata verso un equilibrio quasi perfetto, con AMD che ha guadagnato il 3% circa. Si tratta chiaramente dei dati di un unico rivenditore, per quanto importante, che però possono comunque fungere da barometro per capire quale sia l'andamento generale del mercato.
Più nel dettaglio, sono i processori Pinnacle Ridge (Ryzen di seconda generazione) ad avere la quota di maggioranza relativa, con il 44% della quota AMD; a seguire sono i Summit Ridge (Ryzen di prima generazione) con il 31% e Raven Ridge (APU) con il 22%. A chiudere la fila sono i processori Threadripper, con il 2% delle vendite. Significativo notare come il processore AMD che vende di più è il Ryzen 5 1600 con quasi 1500 unità vendute.
Nel mondo Intel la fa da padrone la serie Coffee Lake, con l'86% di vendite, seguita da Kaby Lake con l'11% e dai processori HEDT con il 2% del totale. Il processore che ottiene le migliori vendite è l'i7-8700K con circa 2500 unità vendute.
Ciò che appare evidente è che le vendite dei sistemi cosiddetti enthusiast rappresentano davvero una parte minimale delle vendite, ma è curioso notare come nel complesso siano i sistemi AMD a vendere di più, con il 2% delle unità vendute contro l'1% della concorrente Intel.
Chipzilla continua però a essere in grande vantaggio sul fronte del valore, dato che ha in mano il 58% del valore venduto: il prezzo medio delle CPU Intel vendute è infatti di 245,93€, mentre AMD arriva solo a 183,28€. Intel vende quindi a un prezzo medio che è del 34% più elevato rispetto ad AMD.
La situazione continuerà certamente a evolversi nel corso dei prossimi mesi, con i processori Ryzen di seconda generazione che stabiliranno una presenza più salda sul mercato, i processori di nona generazione di Intel in arrivo e le piattaforme HEDT che vedranno i propri aggiornamenti.
14 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoInoltre si tratta di valori su base mensile, molto variabili da mese a mese.
Sarebbe interessante vedere un confronto con il periodo pre-ryzen, giusto per farsi un'idea dell'entità della rinascita AMD sul mercato retail.
@korn
Al contrario, come dicevo lo scorso anno AMD è stata in vantaggio e in modo più marcato rispetto a quest'ultima rilevazione. Relativamente alle sole vendite su Mindfactory naturalmente.
Facile prevedere a breve, se il trend positivo di AMD si manterrà, un sostanzioso abbassamento dei prezzi delle CPU Intel.
1) si parla di cpu desktop; anche se non in termini di valore, in termini numerici sono maggiori le vendite di cpu notebook, ove amd è quasi assente;
2) di fatto si parla di chi si monta un pc o poco più, chi va a comprarsi un pc nei classici retail trova per lo più Intel.
Bene così, comunque
c'è da dire, su questo punto, che i tedeschi sono Intel centrici e che hanno abbastanza soldi da permettersi di guardare anche il marchio del prodotto.
sicuramente in altre regioni AMD ed i suoi prezzi la fanno da padrona, mentre in altri è il blasone Intel a far pendere la bilancia.
anche sul tuo primo punto ci sarebbe da dividere in regioni e poi andare ad analizzare la situazione dei singoli segmenti, perchè è vero che si vendono più note che desktop, ma spesso i mercati che alzano quella quota si riferiscono a mercati emergenti (dove sarebbe anche difficile avere la diffusione di pezzi sfusi) ed in questi mercati la fanno da padrona i sistemi entry livel (ma proprio quelli entry livel, quelli che noi europei nemmeno consideriamo PC).
in quella fascia AMD può contare sulle vecchie CPU serie E, che fanno il loro dovere e che costano meno e rendono meglio dei classici celeron...
in quel caso Intel vende caterbe di ATOM (cina e india), su cui non ha un gran guadagno...
è il punto due quello che conta di più: gli OEM.
Rispetto a 15 anni fa, il mercato RETAIL conta ancora meno.
Il problema più che il marchio, è il fatto che c'è un prodotto Intel in grado di soddisfare qualsiasi esigenza, anche estetica.. Ad esempio, per AMD quanti notebook ci sono con le CPU RYZEN, e quante hanno una gpu discreta?...
1) si parla di cpu desktop; anche se non in termini di valore, in termini numerici sono maggiori le vendite di cpu notebook, ove amd è quasi assente;
2) di fatto si parla di chi si monta un pc o poco più, chi va a comprarsi un pc nei classici retail trova per lo più Intel.
Bene così, comunque
Ma si lo sappiamo
Prima il mercato di riferimento era quello server, poi quello 720p enthusiast bimbopower, ora è quello fondamentale dei notebook e amd è zzeerroo
Strano che non ci sia nessun emissario del futuro a dire "ma i notebook non esistono più solo ipad e tablet e appdroid"
Senza offesa eh...
Sarebbe interessante vedere un [COLOR="Blue"]confronto con il periodo pre-ryzen[/COLOR], giusto per farsi un'idea dell'entità della rinascita AMD sul mercato retail.
Guarda anche senza dati, basta che confronti il grafico di borsa da metà/fine 2016 ad oggi. Ti renderai conto che Intel è aumentata di circa il 50% mentre AMD è triplicata ed oltre. Quindi il numero pre-Ryzen doveva essere ben magro.
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