16 core e 24 threads per l'architettura Core ibrida dei sistemi desktop Intel del 2021

Dalla seconda metà del 2021 l'architettura ibrida Intel, con core ad alta potenza affiancati a quelli più attenti al risparmio energetico, debutterà con Alder Lake-S anche nel settore dei sistemi desktop
di Paolo Corsini pubblicata il 30 Dicembre 2020, alle 14:01 nel canale ProcessoriIntelCoreAlder Lake
Nel corso della prima parte del 2021 Intel renderà disponibili i primi processori Core di undicesima generazione per sistemi desktop, costruiti con tecnologia produttiva a 14 nanometri. Questi modelli, meglio noti con il nome in codice di Rocket Lake, saranno proposti quale massimo in versione a 8 core e verranno installati su schede madri dotate di socket LGA 1200.
In seguito, a partire dalla seconda metà del 2021, Intel espanderà la propria gamma di soluzioni per sistemi desktop presentando i processori noti con il nome in codice di Alder Lake-S. Questi rappresenteranno delle novità importanti per l'azienda americana in quanto saranno i primi per sistemi desktop ad adottare tecnologia produttiva a 10 nanometri per la loro produzione.
Non solo: le proposte Alder Lake-S avranno un'architettura di tipo ibrido affiancando due differenti tipologie di core, quelli Golden Cove (ad elevate prestazioni) e quelli Gracemont (a più alto contenimento del consumo). Questo tipo di approccio permetterà, nelle intenzioni di Intel, di ottenere processori che saranno efficienti tanto con livelli di carico molto elevato come con una richiesta di potenza di calcolo contenuta, sfruttando una tipologia di core o l'altra a seconda delle specifiche necessità del momento.
Questi processori arriveranno ad integrate un massimo di 8 core per ciascuna tipologia, per un totale quindi 16 core. Quelli Golden Cove permetteranno inoltre di gestire sino a 16 threads in parallelo, in modo speculare del resto a quanto ottenibile ora con i processori Core in commercio.
Alder Lake-S riproporrà quindi lo stesso tipo di approccio architetturale ibrido visto con le soluzioni Intel Lakefield, queste ultime però destinate ai sistemi notebook più compatti e per questo basati su due differenti tipologie di core (Sunny Cove ad elevata potenza e Tremint a più basso consumo).
Assieme a questi processori, viste le differenze architetturali con quanto in commercio, Intel introdurrà anche il nuovo socket LGA 1700 con quindi anche nuovi chipset e schede madri. La nuova generazione di piattaforma desktop sarà compatibile anche con l'evoluzione successiva, i modelli Raptor Lake-S attesi tra 2022 e 2023 e sempre basati su architettura di tipo ibrido.
Sarà interessante vedere, nel corso dei prossimi anni, se anche AMD opterà per un design di tipo ibrido per i propri processori desktop e mobile affiancando core a più elevate prestazioni ad altri a più basso consumo alternandone l'utilizzo a seconda della specifica necessità di elaborazione.
51 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuindi alcuni core non avranno l'hyperthread, giusto?
E, comunque, mi sembra un ripiego (non riesco a fare tutti i core performanti quindi mi arrabatto).
Windows (ovvero il 95% del mercato di Intel) non è, semplicemente, pronto per utilizzare una architettura ibrida del genere. E nemmeno i programmi che ci girano sopra.
Ma confido che tramite qualche forzatura bios, si possa anche farli funzionare tutti insieme. Rimane appunto il problema di se/come Windows possa supportare sta cosa, che nel mondo embedded/cellulari già funziona da anni.
Ma confido che tramite qualche forzatura bios, si possa anche farli funzionare tutti insieme. Rimane appunto il problema di se/come Windows possa supportare sta cosa, che nel mondo embedded/cellulari già funziona da anni.
quello che non fare il software lo fara l'hardware
i thread sono (8+8)+8=24
si possono usare piu core per volta altrimenti non avrebbe senso di esistere
Tu dici che l'hw sarà in grado di "discriminare" le chiamate a sistema?
In pratica se uso, contemporaneamente il Blocco Note e Autocad 3D 2021 l'hw indirizzerà correttamente le code sui diversi core?
In pratica se uso, contemporaneamente il Blocco Note e Autocad 3D 2021 l'hw indirizzerà correttamente le code sui diversi core?
se lo fa da anni sui cellulari lo può fare anche sul pc
anche su mac vale la stessa cosa non è che con l'm1 hanno riscritto tutto il software da 0 compreso il so ( ci avrebbero messo anni solo per arrivare a una beta)
Comunque sono curioso di vedere come si comporterà in ambito desktop puro.
Arm+Android è "leggermente" diverso da Intel+Windows.
E certo, mi parli di un ambiente software fortemente castrato e controllato...
A naso, male. Ma magari mi sbaglio ed è il futuro.
è sempre un cpu + os
intel ha gia parlato che usera un "hardware-guided OS scheduler" riferendosi all'uso contemporaneo dei core differenti che ha gia usato in una cpu "Lakefield"
esiste gia un implementazione che può fare da base per questa tecnologia
https://www.anandtech.com/show/1587...ou-need-to-know
se intel ci ha puntato evidentemente è certa che funziona altrimenti sarebbe un salto nel vuoto
Ottimo, calcolando che, a 20 anni di distanza da primo dual core cpu, ci sono ancora interi parchi software che funzionano solo ed esclusivamente in single core... :-P
P.S. Nell'articolo che mi hai linkato (grazie, veramente interessante) si nota, per esempio, che non implementano le istruzioni AVX. Nel 2021.
Speriamo bene, ci vuole un pò di innovazione e concorrenza
???
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