Torna indietro   Hardware Upgrade Forum > Off Topic > Discussioni Off Topic > Storia, politica e attualità (forum chiuso)

Dreame Aqua10 Ultra Roller, la pulizia di casa con un rullo
Dreame Aqua10 Ultra Roller, la pulizia di casa con un rullo
Il più recente robot per la pulizia domestica di Dreame, modello Aqua10 Ultra Roller, abbina un potente motore di aspirazione della polvere a un sofisticato sistema di lavaggio con rullo integrato. Il tutto governato dalla logica di intelligenza artificiale, per i migliori risultati
Recensione Realme 15 Pro Game Of Thrones: un vero cimelio tech per pochi eletti
Recensione Realme 15 Pro Game Of Thrones: un vero cimelio tech per pochi eletti
Siamo volati fino a Belfast, capitale dell'Irlanda Del Nord, per scoprire il nuovo Realme 15 Pro 5G Game Of Thrones Limited Edition. Una partnership coi fiocchi, quella tra Realme e HBO, un esercizio di stile davvero ben riuscito. Ma vi raccontiamo tutto nel nostro articolo
GIGABYTE GAMING A16, Raptor Lake e RTX 5060 Laptop insieme per giocare al giusto prezzo
GIGABYTE GAMING A16, Raptor Lake e RTX 5060 Laptop insieme per giocare al giusto prezzo
Il Gigabyte Gaming A16 offre un buon equilibrio tra prestazioni e prezzo: con Core i7-13620H e RTX 5060 Laptop garantisce gaming fluido in Full HD/1440p e supporto DLSS 4. Display 165 Hz reattivo, buona autonomia e raffreddamento efficace; peccano però le USB e la qualità cromatica del pannello. Prezzo: circa 1200€.
Tutti gli articoli Tutte le news

Vai al Forum
Rispondi
 
Strumenti
Old 01-02-2010, 19:57   #1
Sheera
Member
 
Iscritto dal: Jul 2009
Messaggi: 58
Perché bisogna impedire lo “sfascio” dell’Eni proposto da Knight Vinke

Perché bisogna impedire lo “sfascio” dell’Eni proposto da Knight Vinke
di Marcello Colitti*
29 gennaio 2010

Continua, fra il silenzio dei politici e del Governo, l’azione di coloro che vogliono distruggere l’Eni. Mi riferisco al piano di smembramento proposto dalla Knight Vinke. Dal denaro che spendono per farsi propaganda sui giornali (italiani e stranieri) si direbbe che si aspettino una remunerazione davvero sontuosa. La cosa non sembrerebbe degna di considerazione, dato che tutti i paesi considerano la loro, o le loro, compagnie petrolifere come la luce dei loro occhi. Basta ricordare come reagì la signora Tatcher, una che di mercato se ne intendeva, alla proposta dei kuwaitiani di entrare nel capitale della British Petroleum. Non solo ai kuwaitiani fu impedito di raggiungere il 30% che sognavano di comperare, ma furono anche costretti a rivendere le azioni che avevano comperato.
L’Italia però, si sa, è sempre diversa. Forse i promotori dello sfascio dell’Eni fanno conto sul proverbiale autolesionismo nazionale. Questi signori propongono, anzitutto, di togliere all’Eni il gas naturale: proprio quello su cui la compagnia è nata, su cui ha creato una delle infrastrutture più efficienti del mondo. Se ciò accadesse, la parte petrolifera internazionale dell’Eni, indebolita dalla mancanza del flusso di cassa del gas, non avrebbe altro da fare che cadere nell’orbita di una qualche multinazionale. Si chiuderebbe così, ignominiosamente, il tentativo dell’Italia di tutelare i propri interessi di importatore di energia.
E il resto dell’Eni – la rete di distribuzione in Italia, la raffinazione e la petrolchimica, la ricerca scientifica, l’ingegneria – che fine farebbe? Non si sa con precisione. Ma certamente senza il gas la compagnia non sarebbe in grado di mantenere una struttura industriale complessa.
Ci sono stati nella storia precedenti molto chiari. Parecchi anni fa, la più grande impresa chimica europea, la famosa Imperial Chemical Industry, cominciò un processo elegantemente chiamato di “demerger” che voleva dire la vendita della parte farmaceutica. Dopo qualche anno, dell’ICI non è rimasto neanche il nome.

Tante buone ragioni per dire no
L’assurdità del piano di smembramento dell’Eni proposto dalla Knight Vinke è così visibile che, se l’Italia avesse un sistema politico normale, nessuno lo prenderebbe sul serio. Ma ciò purtroppo non è. E allora bisogna dire con chiarezza che questo progetto è da respingere, in toto. Vi sono parecchie buone ragioni per farlo, riguardanti l’interesse del paese e non quello di un gruppo più o meno largo di azionisti. In primo luogo, il metano è il combustibile del prossimo futuro: lo dice la ripresa della produzione negli Usa; il ruolo che il gas ha conquistato di primario combustibile per la produzione di calore, industriale e domestico; le preoccupazioni sulla sicurezza degli approvvigionamenti europei e le misure proposte per rimediarvi; lo dice lo sviluppo del trasporto di gas via mare, che porta concorrenza sul mercato. Lo dice, infine, l’importanza che al gas danno le grandi multinazionali, che si vanno impegnando a costruire metanodotti internazionali. Cosa che l’Eni fa da quasi trent’anni.
Togliere il gas naturale all’Eni vuol dire tagliare una gamba alla compagnia, toglierle un flusso di cassa rilevante, ridurne l’ampiezza operativa, la capacita’ finanziaria. E con una gamba sola non si puo’ che cadere.
L’integrazione fra settori industriali è la struttura di base delle imprese, e le piu’ grandi e potenti sono proprio quelle che operano in diversi settori, con prodotti diversi anche se complementari, come sono il gas e il petrolio. A chi andrebbe l’impresa del gas che dovrebbe nascere dalla scissione dell’Eni? A quella cosa nebulosa che si chiama mercato, cioè alla Borsa, esposto alla speculazione? O a qualche personaggio accetto ai politici che attende dietro le quinte? L’esperienza dice che quando un processo di sfasciamento comincia è difficile fermarlo ed è normalmente in grado di arrivare alla conclusione, cioè alla scomparsa dell’impresa.
Ci si deve preoccupare dell’economia italiana, della posizione dell’Italia sul mercato internazionale e della capacita’ del paese di riprendere un ritmo di sviluppo che ci permetta di uscire dalla stagnazione. Dopo l’amputazione, l’Eni non avrebbe più ragione di lavorare per il proprio paese. Diventerebbe una compagnia senza patria. Il che, nel campo petrolifero, dove gli accordi per la ricerca e la produzione sono negoziati con l’appoggio fattivo dei Governi, è privo di senso. Il lungo lavoro fatto dall’Italia per diventare un giocatore nell’economia mondiale finirebbe nel nulla.
Il nostro è un paese importatore di energia. E la sicurezza degli approvvigionamenti è in tutto e per tutto basata sulla capacità di muoversi sullo scacchiere mondiale con un minimo di potere e di mezzi finanziari: capacità che oggi risiede nell’Eni e che andrebbe perduta.

Cosa significa per l’Italia restare senza l’Eni
Senza un Eni potente il paese non avrebbe nessuno a rappresentarlo ai tavoli su cui si negoziano gli accordi che regolano il sistema mondiale delle fonti di energia. E’ più importante che gli azionisti comperino ognuno una nuova auto giapponese o un’altra villa al mare oppure che l’impresa sia in grado di sviluppare la propria azione nel campo delle fonti di energia? Una grande impresa è uno strumento che produce occupazione e ricerca, crea nuove tecnologie, sviluppa attività a livello mondiale, perché ha la forza di sedere a quei tavoli dove ogni tanto si definiscono le spartizioni delle risorse naturali. L’Eni è l’unica azienda italiana importante in un settore che non è esagerato definire strategico. Ed è interesse precipuo del paese proteggerla e farla sviluppare. La sua crescita negli anni ha realizzato il sogno degli italiani della mia generazione di costruire una grande impresa petrolifera, adesso minacciata dalle cupidigie di tanti che non l’avrebbero mai saputa costruire.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...lesView=Libero
Sheera è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 01-02-2010, 20:00   #2
LoneRunner
Senior Member
 
L'Avatar di LoneRunner
 
Iscritto dal: Sep 2003
Città: Torino
Messaggi: 1205
Ultimamente i Forum stanno erogando più informazione dei telegiornali.

E con questo ho detto tutto...
__________________
--
LoneRunner è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 01-02-2010, 20:09   #3
Sheera
Member
 
Iscritto dal: Jul 2009
Messaggi: 58
Quote:
Originariamente inviato da LoneRunner Guarda i messaggi
Ultimamente i Forum stanno erogando più informazione dei telegiornali.

E con questo ho detto tutto...
Già, le informazioni bisogna andarsele a cercare, dei tg si può anche fare a meno
Sheera è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 01-02-2010, 20:10   #4
dave4mame
Bannato
 
Iscritto dal: Jan 2007
Città: Verona... finchè non mi buttano fuori :D
Messaggi: 3224
beh, l'eni ha una greeshoe in mano allo stato e un'azionariato pubblico diffuso.
non so a che titolo possano avanzare pretese.
dave4mame è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 01-02-2010, 21:37   #5
mamo139
Senior Member
 
L'Avatar di mamo139
 
Iscritto dal: Sep 2006
Città: Bologna/Milano
Messaggi: 525
Quote:
Originariamente inviato da dave4mame Guarda i messaggi
beh, l'eni ha una greeshoe in mano allo stato e un'azionariato pubblico diffuso.
non so a che titolo possano avanzare pretese.
non solo, è un'impresa certamente rilevante per l'economia nazionale e di conseguenza anche se fosse controllata a piu del 50% da tale fondo (anche al 100%), il governo potrebbe bloccare qualsiasi deliberazione dell'assemblea degli azionisti che reputi danneggiare l'impresa stessa nell'ottica dell'interesse nazionale, come ad esempio una delibera di scissione.


insomma se fanno qualcosa lo fanno con il benestare del governo, indipendentemente dalla quota di proprietà del governo e dalla quota di proprietà di questo fondo!
__________________
http://mamo139.altervista.org
mamo139 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 01-02-2010, 22:32   #6
Fritz!
Bannato
 
L'Avatar di Fritz!
 
Iscritto dal: Aug 2006
Città: Paris
Messaggi: 535
http://www.knightvinke.com/includes/...ian_150110.pdf


qua le cose che dice il fondo.... L'articolo del sole mi pare un po' troppo catastrofico.... poi se l'house organ di confindustria si lancia in questo modo, sotto ci devon essere interessi che han ben poco a vedere con "l'interesse nazionale".... Saro maligno ma non credo che i salotti buoni siano meno voraci dei fondi americani...
Fritz! è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
 Rispondi


Dreame Aqua10 Ultra Roller, la pulizia di casa con un rullo Dreame Aqua10 Ultra Roller, la pulizia di casa c...
Recensione Realme 15 Pro Game Of Thrones: un vero cimelio tech per pochi eletti Recensione Realme 15 Pro Game Of Thrones: un ver...
GIGABYTE GAMING A16, Raptor Lake e RTX 5060 Laptop insieme per giocare al giusto prezzo GIGABYTE GAMING A16, Raptor Lake e RTX 5060 Lapt...
iPhone 17 Pro: più di uno smartphone. È uno studio di produzione in formato tascabile iPhone 17 Pro: più di uno smartphone. &Eg...
Intel Panther Lake: i processori per i notebook del 2026 Intel Panther Lake: i processori per i notebook ...
Final Fantasy 7 Remake Part 3 offrir&agr...
Chery presenta Omoda 4, da benzina a ele...
TSMC alza i prezzi: Qualcomm e MediaTek ...
Una Offline Room per aiutare gli student...
Partnership EOLO-Qualcomm: connettivit&a...
Fanatec senza freni: ufficiali il nuovo ...
Instagram, arriva la classificazione PG-...
Microsoft rimuove il blocco all'aggiorna...
Annunciati i vincitori del Leica Oskar B...
Polemiche per il ritorno della Mad Max M...
Leapmotor non si ferma: nuova ammiraglia...
Impulse Space svilupperà un lande...
I 2 mini aspirapolvere più potent...
The Crew 2 diventa finalmente giocabile ...
Sta succedendo davvero: Assetto Corsa Ra...
Chromium
GPU-Z
OCCT
LibreOffice Portable
Opera One Portable
Opera One 106
CCleaner Portable
CCleaner Standard
Cpu-Z
Driver NVIDIA GeForce 546.65 WHQL
SmartFTP
Trillian
Google Chrome Portable
Google Chrome 120
VirtualBox
Tutti gli articoli Tutte le news Tutti i download

Strumenti

Regole
Non Puoi aprire nuove discussioni
Non Puoi rispondere ai messaggi
Non Puoi allegare file
Non Puoi modificare i tuoi messaggi

Il codice vB è On
Le Faccine sono On
Il codice [IMG] è On
Il codice HTML è Off
Vai al Forum


Tutti gli orari sono GMT +1. Ora sono le: 13:21.


Powered by vBulletin® Version 3.6.4
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Served by www3v