Intel, ora il computer fa davvero anche il caffè

Intel, ora il computer fa davvero anche il caffè

Il promettente settore dell'Internet of Things inizia a fare la propria comparsa nella vita di tutti i giorni, con sviluppi per i futuro molto promettenti. Inserendosi in questo contesto Intel presenta una nuova piattaforma di riferimento nel settore del vending, ovvero quello dei distributori automatici. Vediamo di cosa si tratta

di pubblicato il nel canale Web
Intel
 

Ok, ma a cosa serve?

Preso atto del passaggio alla nuova tecnologia da parte dei distributori automatici, quali sono i benefici che se ne traggono? La risposta è articolata: in questa particolare applicazione dell'Internet of Things l'utente finale non vede in teoria grandi cambiamenti, poiché acquista un caffè esattamente come prima (o quasi, ci arriviamo dopo). Può cambiare, e di molto, la vita di chi è chiamato a gestire sul territorio un gran numero di distributori automatici, grazie a software di gestione che permettono di monitorare un gran numero di parametri e procedere all'approvvigionamento e alla gestione nonché manutenzione in maniera molto più mirata.

Non è un caso che SAP, un colosso nel mondo dei software gestionali, abbia collaborato con Intel in questo particolare settore: l'ecosistema hardware-software messo a punto promette un rifornimento efficiente, monitoraggio della stato operativo in tempo reale (temperatura, potenza, vendite), emissione ed erogazione di scontrini, monitoraggio dei furti e marketing 1:1 ai consumatori attraverso pagamenti da dispositivi mobile, coupon digitali e programmi di fidelizzazione (tanto cari agli americani, c'è una fidelity card per ogni cosa).

[HWUVIDEO="1560"]Intel e Advantech, insieme per l'intelligent vending[/HWUVIDEO]

Detto in parole più semplici: chi gestisce la rete di distributori automatici può sapere in tempo reale e per ogni singolo punto di distribuzione se manca il caffè, se la tal merendina è in esaurimento, se la macchina è stata forzata, se si fulmina una lampadina e molto altro ancora. Se oggi sono previsti operatori che fanno manutenzione ordinaria con controlli a vista, con i distributori intelligenti lo stesso operatore saprà benissimo cosa manca e dove, evitando di passare dove tutto è ok e risparmiando su tempi e costi. Dal lato consumatore qualcosa in verità cambia, poiché una volta che il distributore automatico è connesso alla rete si aprono nuovi scenari di pagamento: non serve più avere moneta o la chiavetta carica, ma basterà acquistare dalla propria scrivania un credito (e pagando in molti modi diversi) da spendere in qualsiasi distributore. Basterà poi avvicinare il proprio smartphone (provvisto di tecnologia NFC) e non servirà altro.

Abbiamo avuto modo di vedere all'opera un modello sperimentale di Advantech (lo trovate nel video), ma sicuramente entro la fine dell'anno in corso saranno molti i distributori automatici che passeranno da "rozzi" a intelligenti. Nella puntata odierna di TGTech, inoltre, potrete vedere all'opera il distributore del brand Costa Express, modello molto particolare che gioca con i nostri sensi. Come detto in precedenza, si tratta di una delle applicazioni pratiche garantite dall'Internet of Things, uno dei molti passi che vedremo nel futuro imminente. Oggi tocca alla macchina del caffè, domani chissà. I progetti che ruotano intorno a questo settore sono numerosissimi e con sviluppi che oggi si fa fatica anche a intuire, ma la notizia più importante è che la tecnologia è pronta e non si tratta più di progetti scappati da un film o da un libro di fantascienza.

Segnaliamo altri esempi fra il serio e il faceto: esistono progetti che prevedono l'integrazione di microcomputer e sensori negli estintori per capire se e quando è il caso di ricaricarli o sostituirli, altri che provvedono al monitoraggio istantaneo di acque e aria; non mancano inoltre all'appello i dispositivi indossabili per... cani:  grazie al GPS e al microcomputer nel collare, un messaggio ci avviserà se il nostro cane ha deciso di farsi un giro fuori dai suoi normali spazi, ovvero scappare (un SMS ce lo dirà in tempo reale, e un pallino lampeggiante in Google Maps ci dirà dove è andato a cacciarsi). In attesa di essere istruiti dal proprio frigorifero e rimproverati dalle piante troppo trascurate, non possiamo che prendere atto di un mondo che cambia prendendola con il giusto spirito.

25 Commenti
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Paganetor09 Maggio 2014, 11:38 #1
io sto cercando di capire dove finiscano i dispositivi "smart" e dove cominci questa "Internet of Things".
Per dire, il fatto che un dispositivo tenga monitorato il consumo di un prodotto (la macchinetta delle merendine, o l'estintore) probabilmente esisteva già prima. Alcune macchinette sono connesse alla rete e segnalano alla centrale se manca questo o quello.
L'ideale sarebbe che i dispositivi facessero qualcosa in più... tipo che devo prendere un aereo, punto la sveglia alle 6 ma se il mio navigatore satellitare (connesso ai servizi di verifica del traffico) si accorge che nella strada che dovrò fare c'è un incidente, comunicherà alla sveglia di suonare mezz'ora prima per evitare di farmi perdere il volo...
Cose così, insomma...
3DMark7909 Maggio 2014, 12:08 #2
Io invece sto cercando di capire dove andremo a finire con tutta questa tecnologia!
SharpEdge09 Maggio 2014, 12:11 #3
Finalmente un articolo interessante, scritto in modo coerente e obbiettivo senza fronzoli e frasi incomprensibili.

Unica segnalazione a pag. 2:
Non si può chiedere molto di più a un controller VMC, motivo per cui potenza di elaborazione, connettività, sicurezza, gestibilità e facilità di riprogrammazione necessarie per supportare servizi più avanzati.


Manca qualcosa alla frase.
M@n09 Maggio 2014, 13:13 #4
Originariamente inviato da: Paganetor
io sto cercando di capire dove finiscano i dispositivi "smart" e dove cominci questa "Internet of Things".
Per dire, il fatto che un dispositivo tenga monitorato il consumo di un prodotto (la macchinetta delle merendine, o l'estintore) probabilmente esisteva già prima. Alcune macchinette sono connesse alla rete e segnalano alla centrale se manca questo o quello.
L'ideale sarebbe che i dispositivi facessero qualcosa in più... tipo che devo prendere un aereo, punto la sveglia alle 6 ma se il mio navigatore satellitare (connesso ai servizi di verifica del traffico) si accorge che nella strada che dovrò fare c'è un incidente, comunicherà alla sveglia di suonare mezz'ora prima per evitare di farmi perdere il volo...
Cose così, insomma...


Guarda, a me andrebbe anche piu' che bene una tecnologia che mi dicesse a che ora effettiva parte l'aereo / inizia l'imbarco. Quando si entra in un aeroporto sembra lo facciano apposta a non dare informazioni (che loro ben sanno visto che devono gestire il traffico aereo)
Ora9209 Maggio 2014, 13:54 #5
Secondo me tutta questa tecnologia per delle cose banali come ricordarci cosa c'è in frigo, a lungo andare ci rin**********... una cosa è utilizare software come excel per far calcoli noiosi, un'altra è avere millemila notifiche sullo smartphone che ti dicono che è dare di dare da mangiare al criceto che ha finito i semi di girasole...
Alessandro Bordin09 Maggio 2014, 14:04 #6
Grazie per la segnalazione, ora la frase dovrebbe avere senso compiuto :P
deggial09 Maggio 2014, 14:07 #7
non ho letto l'articolo perchè non ho il tempo ora, ma lo leggerò.
Dall'abstract però mi è venuto in mente che io è da anni (da prima del 2010) che vado in giro dicendo che nei distributori automatici negli uffici ci vorrebbe la presa ethernet e interfacce per pagare il caffè in maniera smart (dal proprio pc, scalando da un conto virtuale) e vengo deriso
E nei distributori non da ufficio ma da luogo pubblico, pagare tramite smartphone
*aLe09 Maggio 2014, 14:23 #8
Il PC che fa il caffè?
Lo sapevo, l'ho sempre saputo che quello lì che esce premendo il tastino era un portatazza/portabicchiere.

A parte gli scherzi, rimango un po' basito da certe cose. Non che non mi interessino (se non fossi appassionato di tecnologia non scriverei qui), ma a volte penso che sia tutto un po' portato all'esagerazione.
Adesso certe persone non sarebbero più nemmeno in grado di prendere un pullman per dire, se non c'è lo smartphone che gli dice dove è la pensilina più vicina a cui fermarsi e che li avvisa quando arriva il pullman giusto...
inited09 Maggio 2014, 14:39 #9
Me ne faccio un cruccio eccome, "vending" è perfettamente traducibile come "distribuzione/distributori automatici" e se a qualcuno pesa la fatica di sputar fuori due parole invece di una può andare in palestra a far sollevamento pesi con la lingua.
PeK09 Maggio 2014, 15:18 #10
Originariamente inviato da: Paganetor
io sto cercando di capire dove finiscano i dispositivi "smart" e dove cominci questa "Internet of Things".
Per dire, il fatto che un dispositivo tenga monitorato il consumo di un prodotto (la macchinetta delle merendine, o l'estintore) probabilmente esisteva già prima. Alcune macchinette sono connesse alla rete e segnalano alla centrale se manca questo o quello.
L'ideale sarebbe che i dispositivi facessero qualcosa in più... tipo che devo prendere un aereo, punto la sveglia alle 6 ma se il mio navigatore satellitare (connesso ai servizi di verifica del traffico) si accorge che nella strada che dovrò fare c'è un incidente, comunicherà alla sveglia di suonare mezz'ora prima per evitare di farmi perdere il volo...
Cose così, insomma...


cortana su windows phone lo fa
non ho testato di persona perché non ho aerei di prendere

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